Esiti di frattura pertrocanterics con presenza di chiodo endomidollare e vite. Minima riduzione d'am
14
risposte
Esiti di frattura pertrocanterics con presenza di chiodo endomidollare e vite. Minima riduzione d'ampiezza della rima articolare nel quadrante supero -esterno da ambo i lati per incipienti note di coxcartrosi.
Gigante Salvatore anni 60 infortunio 2014 Femore
Gigante Salvatore anni 60 infortunio 2014 Femore
Salve Salvatore, ci spieghi qual è il suo problema
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
In presenza di queste informazioni potrebbe più nel dettaglio mostrarci quali siano i suoi problemi o le eventuali limitazioni nella vita quotidiana?
Salve, sono necessari maggiori dettagli per comprendere a fondo il problema.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, sarebbero utili maggiori informazioni per avere un quadro più chiaro dei suoi problemi per valutare l'ipotesi di un progetto riabilitativo.
Salve non capisco dove sia la problematica, se può fornirci qualche altra indicazione le possiamo essere di maggior aiuto.
Quindi? ))))
Fisioterapia che prevede tanta mobilità rispettando i limiti articolari e ginnastica posturale.
A sua disposizione
Cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
A sua disposizione
Cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
Buongiorno, in base alla situazione da lei descritta, quali sono i suoi problemi? In questi casi solitamente si fa fisioterapia ma il programma riabilitativo viene proposto in base al problema che questa situazione le dà.
Le consiglio una visita fisioterapica per valutare cosa fare.
Un caro saluto
Le consiglio una visita fisioterapica per valutare cosa fare.
Un caro saluto
Salve. Le informazioni da lei fornite non spiegano quale sia il suo problema.
per formulare un programma riabilitativo abbiamo bisogno di sapere quale sia il suo problema. Le consiglio di effettuare una visita dal fisioterapista.
Saluti
per formulare un programma riabilitativo abbiamo bisogno di sapere quale sia il suo problema. Le consiglio di effettuare una visita dal fisioterapista.
Saluti
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, qual è il suo problema ora? Dolore, difficoltà a deambulare?
Quale è la sua richiesta di aiuto?
Buongiorno, il referto indica che il paziente ha avuto una frattura pertrocanterica del femore nel 2014, trattata con un chiodo endomidollare e una vite per favorire la guarigione. L’esito dell'intervento è positivo, ma si osserva una minima riduzione dell’ampiezza della rima articolare nell'area superiore-esterna dell'anca, un segno iniziale di coxartrosi (usura della cartilagine). Questo potrebbe essere collegato all'infortunio e al processo di guarigione, che ha comportato una sollecitazione maggiore sull'articolazione. La coxartrosi in fase incipiente potrebbe causare dolore o rigidità.
Sarebbe utile continuare con una fisioterapia mirata e monitorare l’evoluzione della condizione con il supporto di un ortopedico.
Spero di esserle stato d'aiuto e se ha piacere mi lasci una recensione. Grazie
Sarebbe utile continuare con una fisioterapia mirata e monitorare l’evoluzione della condizione con il supporto di un ortopedico.
Spero di esserle stato d'aiuto e se ha piacere mi lasci una recensione. Grazie
Buonasera, grazie per aver riportato il referto.
La descrizione parla degli esiti di una frattura pertrocanterica del femore, trattata con chiodo endomidollare e vite.
Si tratta di un intervento molto comune per questo tipo di fratture, e a distanza di anni l’impianto è considerato stabile.
La “minima riduzione della rima articolare” in sede supero-esterna indica un inizio di coxartrosi (artrosi dell’anca), un cambiamento degenerativo molto frequente nelle persone che hanno avuto un infortunio importante come il suo e che può dare dolore, rigidità e affaticamento.
Dopo una frattura come quella del 2014, è normale che nel tempo l’articolazione dell’anca subisca più carico e sviluppi gradualmente segni di artrosi.
La gestione migliore in questi casi è conservativa, cioè non chirurgica, e comprende:
• fisioterapia mirata per migliorare mobilità e forza di anca e glutei,
• esercizi personalizzati per distribuire meglio il carico quando si cammina,
• strategie per ridurre il dolore e l’infiammazione,
• controllo del peso e delle attività che irritano l’articolazione,
• eventuali terapie complementari (come magnetoterapia o esercizi in acqua) se indicate.
L’intervento chirurgico viene considerato solo se il dolore diventa molto importante e limita le attività quotidiane, altrimenti si lavora con molto successo sul rinforzo e sulla funzionalità.
Una valutazione fisioterapica completa può aiutarla a capire da dove nasce il dolore attuale e quali strategie possono darle sollievo duraturo.
Resto a disposizione per chiarimenti.
La descrizione parla degli esiti di una frattura pertrocanterica del femore, trattata con chiodo endomidollare e vite.
Si tratta di un intervento molto comune per questo tipo di fratture, e a distanza di anni l’impianto è considerato stabile.
La “minima riduzione della rima articolare” in sede supero-esterna indica un inizio di coxartrosi (artrosi dell’anca), un cambiamento degenerativo molto frequente nelle persone che hanno avuto un infortunio importante come il suo e che può dare dolore, rigidità e affaticamento.
Dopo una frattura come quella del 2014, è normale che nel tempo l’articolazione dell’anca subisca più carico e sviluppi gradualmente segni di artrosi.
La gestione migliore in questi casi è conservativa, cioè non chirurgica, e comprende:
• fisioterapia mirata per migliorare mobilità e forza di anca e glutei,
• esercizi personalizzati per distribuire meglio il carico quando si cammina,
• strategie per ridurre il dolore e l’infiammazione,
• controllo del peso e delle attività che irritano l’articolazione,
• eventuali terapie complementari (come magnetoterapia o esercizi in acqua) se indicate.
L’intervento chirurgico viene considerato solo se il dolore diventa molto importante e limita le attività quotidiane, altrimenti si lavora con molto successo sul rinforzo e sulla funzionalità.
Una valutazione fisioterapica completa può aiutarla a capire da dove nasce il dolore attuale e quali strategie possono darle sollievo duraturo.
Resto a disposizione per chiarimenti.
Esperti
Domande correlate
- Buongiorno!58 anni maschio e di corporatura normale Son tre anni che ho l’anca dx che dà fastidio per via di artrosi.Fin da subito uno dei Dottori da cui son stato visitato mi voleva fare la protesi!!Gli altri da cui son stato visitato in seguito mi ha consigliato di aspettare ed eseguire i vari step!Non…
- Buongiorno vi mostro il referto di mio figlio eta15 premetto non ha dolore accertamenti dovuti per uno scrocchio all’anca destra : esame TSE e FFE med. Scan. T1eT2 pesate condotte sui piani assiali, A destra areola focale di sfumata iperemia della spongiosa ossea subcondrale del tetto acetabolare, su…
- Buongiorno mi è stato diagnosticato sclerosi dei piatti tibiali con ridotto ampiezza degli spazi articolari piu evidente a sede mediale,ridotto il tono calcico. È una patologia curabile? Ho 61 anni .Grazie
- Buona sera mi è stata diagnosticata coxartrosi all’età di 49 anni per la quale mi è stato suggerito un intervento chirurgico di protesi all’anca con tecnica hip resurfacing essendo uno sportivo… Esiste la possibilità di fare quest’intervento in tempi relativamente brevi presso strutture ospedaliere…
- Ho eseguito un'rx anche e bacino, e non capisco questo: Disomogeneità strutturale dei capi articolari alla sinfisi pubica, maggiormente estesi a sinistra, con area disomogeneamente rx opaca e circoscritta con irregolarità del profilo corticale di aspetto erosivo
- Buongiorno ho 36 anni, 20 giorni prima di partorire avverto dolore inguinale che via via si sposta fino alla gamba.Dopo aver partorito la gamba è completamente bloccata dal dolore, 12 giorni di terapia endovena cortisonica, magnetoterapia, tecar, rinforzo e stretching la situazione migliore ma il fastidio…
- Buongiorno per dolore all'inguine destro ho fotto rx bacino con referto iniziali segni di coxartrosi ed artrosi sacroiliaca bilateralmente. Segni di entesopatia della bilaterale. A sinistra sull'ala iliaca si proietta immagine con parziale orletto sclerotico di verosimile pertinenza ossea. Fleboliti…
- Millimetriche isole di compatta ossea nel collo femorale sinistro possono causare dolore acuto e impossibilità di movimento gamba sinistra?
- Buongiorno, da un pò di tempo avverto dolore alla spalla dx e anca dx con difficoltà di movimento;di seguito riporto i risultati delle rx: RX ANCA DESTRA Motivo dell'esame: coxalgia dx. Alterazioni degenerative artrosiche coxo-femorale dx con sclerosi del tetto acetabolare. Formazione ovalare con…
- Buonasera ho 46 anni appena compiuti, dopo tanti mesi di dolore al.bacino ed una precedente radiografia fatta nel 2011 con referto di accenni osteofitosi bilaterale e rm con referto di trascurabile falda di liquido, lunedì ho fatto rx per dolori persistenti anche di notte e dolore a scendere a salire…
Vuoi inviare una domanda?
I nostri esperti hanno risposto a 691 domande su Coxartrosi (artrosi dell'anca)
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.