Ernia L5-S1 da dodici anni e c6-c7 più fresca, mi consigliano di intervenire prima sulla cervicale e

4 risposte
Ernia L5-S1 da dodici anni e c6-c7 più fresca, mi consigliano di intervenire prima sulla cervicale e poi eventualmente la lombosacrale che però a dir mio è quella che mi fa più sofferenza e problemi posturali, quindi non secondaria, sarebbe pensabile operarle insieme?
Dott. Pier Francesco Eugeni
Neurochirurgo, Chirurgo vertebrale
Teramo
Dubito che possa essere l'ernia a dover essere curata, che sia quella lombare o quella cervicale. E' sempre e solo il paziente che deve essere curato. Una cervicobrachialgia (ovvero un dolore al braccio che derivi da un problema cervicale), tanto più se si associa a un disturbo di forza progressivo, merita attenzione chirurgica e eventualmente l'intervento. Una sindrome midollare spondilogena (sofferenza del midollo dovuta a un problema vertebrale, ad esempio una ernia del disco cervicale) è quasi sicuramente da operare. Una "ernia", dovunque essa sia, se non dà problemi correlati con il quadro clinico è da lasciare lì dove è il più delle volte. Cerchi di capire quale è il motivo per il quale le hanno proposto l'intervento. E' suo diritto saperlo, è dovere del chirurgo illustrarglielo in dettaglio.

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Prof. Giovanni Grasso
Neurochirurgo
Palermo
L opportunità dell'intervento va valutata con attenzione e comunque gli interventi non possono essere eseguiti contestualmente.
Dr. Giuseppe Maida
Neurochirurgo
Occhiobello
Intanto va ricordato che le ernie fiscali vanno trattate chirurgicamente in caso di fallimento di tutti i trattamenti farmacologici e riabilitativi o, a prescindere da questi, e' presente un danno neurologico recente. Se, sulla base di questi criteri, entrambe le sue ernie sono da trattare chirurgicamente, sarebbe meglio iniziare da quella che, nella sua situazione clinica, risulta più instabile neurologicamente.
Dr. Giovanni Migliaccio
Neurochirurgo, Medico legale
Gerace
Si possono operare nella stessa seduta operatoria, ma la scelta va fatta dando precedenza a quella che clinicamente è più a rischio.
Cordiali saluti

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