Ernia iatale

5 risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni e da qualche mese soffro di continui fastidi allo stomaco. Nel mese di giugno ho effettuato una gastroscopia che ha evidenziato la presenza di un'ernia iatale da scivolamento. Da quel giorno in poi ho iniziato la cura con Lansoprazolo che ha dato qualche risultato, ma non continuativo. Non appena consumo un pasto leggermente più abbondante, ho difficoltà a digerire ed avverto un costante senso di nausea che dura per 5-6 giorni per poi affievolirsi di nuovo. Quello che è più fastidioso è che ho notato che in corrispondenza di questi eventi, avverto anche una debolezza diffusa, in particolare agli arti superiori e inferiori. Mi chiedevo se questo sintomo può essere in qualche modo collegato all'ernia e se il solo Lansoprazolo può bastare come cura.
Grazie
Buon pomeriggio la sintomatologia da lei descritta, considerato il fatto che è stato sottoposto ad indagine endoscopica (EGDfs) merita valutazione clinica, per eventuali altri esami di laboratorio/strumentali da implementare. Il Lansoparazolo è un potente inibitore a lunga durata d'azione, della secrezione gastracida solitamente indicato per trattare la sintomatologia legata a pirosi, acidità... Un caro saluto

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questi sintomi non sono correlati alla ernia iatale. sarebbe opportuno fare ulteriori controlli.
La presenza di ernia jatale spesso si correla a dispepsia -disturbi digestivi- e comporta la necessità a lungo termine di effettuare pasti non abbondanti.
Di per se' la sintomatologia dovuta alla sola presenza di ernia jatale potrebbe anche essere risolta con corrette abitudini alimentari -evitare cibi reflussogeni- e posturali -es: non sdraiarsi sul divano subito dopo i pasti- e con L aiuto di prodotti a base di alginato.
Il gastroprotettore (lansoprazolo), se assunto correttamente, bisogna valutarlo nella posologia ed eventualmente associarlo all alginato.
Ritengo poco probabile attribuire la stanchezza agli arti al gastroprotettore.
I sintomi extradigestivi sono poco correlabili all'ernia jatale, andrebbero approfonditi, come pure eventuali intolleranze. Per l'ernia può essere indicato eseguire pHmetria e manometria esofagea e valutale anche terapia con procinetici.Da verificare anche eventuale componente "funzionale" da stress. Cordialità
A.Ferrari
Buonasera,
Sarebbe importante avere in visione almeno il referto della gastroscopia e l'esame istologico (è stata fatta una biopsia? L'HP era negativo? Immagino di si ma non è specificato). Rispondendo alle sue domande il sintomo è certamente associabile all'ernia. Per quanto riguarda il farmaco: da quanti mg lo sta assumendo? Le hanno consigliato di prenderlo a stomaco vuoto? La mattina appena sveglio o la sera prima di dormire? Il suo dolore, invece, aumenta nelle ore notturne o dipende dal pasto? Le hanno consigliato di fare almeno 5 pasti (piccoli) al giorno?
Cordiali Saluti
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