ernia addominale

10 risposte
Buonasera, mio fratello nello spazio i due giorni (giovedi e sabato)oggi, viene operato due volte, ernia addominanale,penso non sono sicuro e gli viene messa una protesi al primo intervento,stamattina gli dicono che c'e' un emorragia e operano di nuovo, gli tolgono la protesi e chiudono .mi chiedo ma e possibile,ancora adesso sono perplesso,mi aiutate a capire qualcosa.grazie buona serata
Il sanguinamento è la complicazione più frequente di qualsiasi intervento, dato che, in minore o maggior misura, ogni accesso chirurgico richiede incisioni di tessuti e, di conseguenza, di vasi sanguigni piccoli o grandi. Le tecniche di emostasi sono oggigorno molto efficaci (elettrocoagulazione, legature, ultrasuoni, radiofrequenza, laser, colle biologiche, emostatici locali, ecc., ma il "rischio zero" non esiste, come per quello di infezione del sito operatorio, per il dolore, per l'edema (gonfiore), per le raccolte sierose, per i mancati successi o per le recidive. Prima dell'intervento (qualsiasi intervento) questi concetti dovrebbero essere stati spiegati al paziente che, dopo averne compreso il senso, firma un modulo di consenso a un trattamento chirurgico di cui dichiara di aver capito obbiettivi, limiti e rischi. Le complicanze sono eventi "imprevisti", ma "prevedibili" e ogni operatore, anche il più esperto e scrupoloso, sa che, prima o poi, anche se agisce "a regola d'arte", dovrà fare i conti con una complicanza. In particolare il sanguinamento post-operatorio può essere condizionato, oltre che dalla casualità indicate, anche da predisposizione del paziente, come le alterazioni congenite (emofilia, ecc.) o acquisite (terapia anticoagulante o antiaggregante) della coagulazione ematica. Dispiace per il paziente e per l'imperfetta riuscita dell'intervento con la necessità di revisione, ma fa parte delle possibilità delle conseguenze di un'operazione (mai semplice o banale). Chieda ulteriori e più valide spiegazioni agli Specialisti che hanno trattato il caso. Cordiali saluti

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In caso di emorragia importante è necessario un reintervento con possibile rimozione della protesi
Buonasera, il sanguinamento negli interventi chirurgici è una complicanza relativamente frequente con entità variabile. Ulteriori informazioni sarebbero utili come il tipo d'ernia, la grandezza, se il paziente era in terapia con antiguagulanti, che tipo di protesi e com'era stata posizionata ecc.
Semplice, non tutte le ciambelle escono con il buco! Escludo che ci sia stato un errore tecnico, ma una semplice complicanza che capita nel 2% dei pazienti.
Buonasera, ovviamente nel caso specifico di suo fratello è difficile valutare senza poter esaminare documentazione né il paziente stesso. In genere, però, c'è da dire che le riparazioni delle ernie addominali sono interventi insidiosi con la possibilità di complicanze anche serie. E' importante la preparazione specifica dell'equipe chirurgica la quale da quanto mi scrive sembra che sia intervenuta in tempi rapidi. Grazie a Lei e buona serata
Buonasera ,
sì , è possibile . Potrebbe aver avuto un sanguinamento pre o retro protesico con la comparsa di un ematoma . In questi casi , se si verifica un sanguinamento importante e attivo , si rende necessario intervenire nuovamente per l'emostasi , rimozione di coaguli ed eventuale rimozione della protesi per evitare l'infezione . Il difetto della parete si tratta con la sintesi diretta
Dovrebbe farmi sapere la localizzazione dell'ernia e che tipo di ernia. L'emorragia può essere una possibile complicanza dell'intervento che si può tranquillamente dominare in maniera conservativa o con un" second look". Non capisco perché è stata tolta la rete
Mi scuso per il ritardo, ma vedo adesso la domanda. Purtroppo quando si esegue un intervento la possibilità di complicanze, seppur con una percentuale bassa, possono intercorerre. L' importante è porre in atto quei provvedimenti che permettano di superare la complicanza. Le complicanze più frequento di un intervento chirurgico sono le infezioni e le emorragie, specie se il paziente assume antiaggreganti od anticoagulanti.
la necessità di un reintervento ha messo a rischio il posizionamento e la permanenza della protesi per possibili infezioni post-chirurgiche. Più avanti si potrà probabilmente programmare un reintervento nel caso in cui il difetto erniario dovesse recidivare
buongiorno, sarebbe meglio che parlasse con chi ha operato suo fratello, in modo da farsi spiegare quanto più possibile, in quanto con le informazioni fornite è difficile orientarsi; tuttavia potremmo ipotizzare che suo fratello sia stato trattato per un ernia inguinale oppure per un laparocele ( la dicitura ernia addominale è un po dubbia)
Si tratta comunque di un difetto di parete una sorta di cedimento( un buco per parlare in linguaggio poco tecnico) da questo cedimento potrebbe fuoriuscire grasso, omento ecc ; di solito il chirurgo isola questo cedimento lo richiude e " cementifica il tutto con una rete di rinforzo; ovviamente qualche volta si può verificare un sanguinamento e/o un altro imprevisto per cui si è costretti a riaprire la ferita del paziente e correggere imprevisto verificato;
Ovviamente siamo nel campo della supposizione, con i dati forniti e difficile comprendere benissimo tuttavia questo dovrebbe rendere idea.
Buona fortuna

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