Egregi Dottori, per un problema di contratture al pavimento pelvico, ho assunto per circa due anni i
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Egregi Dottori, per un problema di contratture al pavimento pelvico, ho assunto per circa due anni il Laroxyl. La dose è sempre stata piuttosto bassa, max 5 gtt la sera. In accordo col medico, ora l’ho sospeso molto gradualmente, arrivando ad assumere anche una sola goccia la sera per varie settimane, fino a sospendere del tutto. Purtroppo a ogni tentativo di sospensione (è capitato anche in passato) sviluppo un sintomo molto spiacevole, cioè i risvegli precoci. Talvolta mi capita di svegliarmi alle 4.00, se non addirittura alle 3, e non riuscire più a dormire, con conseguenze negative sull’andamento dell’intera giornata. È come se senza assumere il farmaco fossi ipervigile e quando mi sveglio avverto quasi un irrigidimento a livello muscolare della fronte, non riuscendo più a rilassarmi per riprendere sonno. Premetto che prima del Laroxyl non ho mai sofferto di insonnia o risvegli precoci, ma questa situazione è molto stressante e influisce sull’umore e la produttività dell’intera giornata. Cosa mi consigliate di fare? Ci sarebbe anche qualcosa di naturale che potrebbe aiutarmi o dovrei farmi aiutare da un neurologo o uno psichiatra?
Gentile utente,
se la problematica dell'insonnia non va gradualmente migliorando dopo la sospensione del Laroxyl, e attuando tutti i ragionevoli consigli per una corretta igiene del sonno, esistono molte possibilità di aiuto, sia nel campo della medicina tradizionale che di quella complementare.
Si tratta comunque di prescrizioni che vanno effettuate solo dopo una visita di persona presso un medico di sua fiducia, che, in rapporto al suo quadro clinico globale possa indicarle con ragionevole certezza il rimedio più adatto al suo caso specifico.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
se la problematica dell'insonnia non va gradualmente migliorando dopo la sospensione del Laroxyl, e attuando tutti i ragionevoli consigli per una corretta igiene del sonno, esistono molte possibilità di aiuto, sia nel campo della medicina tradizionale che di quella complementare.
Si tratta comunque di prescrizioni che vanno effettuate solo dopo una visita di persona presso un medico di sua fiducia, che, in rapporto al suo quadro clinico globale possa indicarle con ragionevole certezza il rimedio più adatto al suo caso specifico.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
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Buongiorno, è verosimile che alla base di tale sintomatologia ci sia la stessa problematica che l'ha portata ad assumere il farmaco suddetto per 2 anni (contratture e rigiditá muscolare). Le consiglio di eseguire una valutazione psichiatrica per un corretto inquadramento diagnostico e impostazione di una terapia farmacologica adeguata. Cordiali saluti
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