Dopo 6 mesi di utilizzo di due stampelle a seguito di frattura comminuta di piatto tibiale osteosint

15 risposte
Dopo 6 mesi di utilizzo di due stampelle a seguito di frattura comminuta di piatto tibiale osteosintetizzato mi è stata posta l'indicazione dall'ortopedico di utilizzare una sola stampella. Dopo una settimana faccio ancora molta fatica. Cosa mi consigliate di fare ? Dovrei tornare a lavorare tra un paio di settimane. Grazie
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono? Senza impegno economico
Grazie

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Buongiorno, è stato seguito in questi 6 mesi anche da un fisioterapista? Se così non fosse consideri la possibilità di effettuare una valutazione fisioterapica, in modo tale da poter intervenire con un trattamento ed esercizi adeguati alla condizione. Cordiali saluti
Dott.ssa Roberta Mele
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
San Giuseppe Vesuviano
Salve, dovrebbe parlarne con il suo fisioterapista .
La causa di questa sua '' fatica'' potrebbero essere molteplici e mancano dettagli clinici per darle un reale parere .
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Monica De Giovanni
Fisioterapista, Posturologo, Chinesiologo
Roma
Gentile utente,
il passaggio da 2 a 1 stampella , normalmente, si effettua su prescrizione ortopedica e supervisione del fisioterapista : è un momento delicato quello della riduzione degli ausili, soprattutto nelle fratture "importanti" come la sua.
Il fatto che avverta la fatica può essere del tutto normale ma bisogna valutare come sta utilizzando la stampella, come tollera il carico, se c'è una buona coordinazione degli arti superiori, etc.
Si affidi al fisioterapista di fiducia.
Buon recupero!
Dott. Alessio Stranges
Fisioterapista, Posturologo
Firenze
Buongiorno, fare fisioterapia! Spero che l’ortopedico le abbia consigliato soprattutto questo, oltre allo svezzamento delle stampelle.
Cordiali saluti
Prof. Carmine De Napoli
Fisioterapista, Massofisioterapista, Terapeuta
Perugia
Salve, le possibili cause possono essere molteplici (anche le più semplici) come non tenere la stampella sul lato corretto o eseguire male lo schema del passo; necessita di una valutazione fisioterapica. Cordiali saluti.
Dott.ssa Monica Consolo
Fisioterapista, Posturologo, Osteopata
Gorgonzola
Buongiorno, prima di tutto fare una buona fisioterapia per recuperare il tono muscolare e il giusto passo, verificare che l'altezza delle stampelle sia corretta e infine togliere le disfunzioni che si sono create durante l'infortunio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Eleonora Turri
Fisioterapista
Milano
Buonasera, la fatica è del tutto normale perché sta aumentando il carico sull'arto che si è fratturato dopo tanti mesi di "protezione". Oltre a fattori fisici come la forza muscolare, l'equilibrio e lo schema del passo, ci possono essere anche fattori psicologici che fanno aumentare la fatica percepita come la paura a mettere più peso su quell'arto per timore di sentire dolore oppure che l'arto ceda, la paura di cadere ecc ecc. Per questi motivi è importante essere seguiti da un fisioterapista anche in questo passaggio di riduzione degli ausili, proprio per evitare che la paura possa creare e mantenere atteggiamenti posturali o schemi del passo errati.
Cordiali saluti
Dr. Andrea Guzzardi
Fisioterapista
San Giovanni la Punta
Salve, dovrebbe inserire più dettagli riguardanti il percorso di riabilitazione che sta facendo. Un iniziale fatica dopo il cambio di fase riabilitativa è normale, per qualunque cosa può chiedere al fisioterapista che la sta seguendo o se non ha iniziato un percorso riabilitativo le consiglio vivamente di farlo al più presto.
 Alessio Marini
Fisioterapista
Noventa Padovana
Buongiorno, è fondamentale essere seguiti da un fisioterapista in questo percorso e anche in questo cambiamento di ausilio. Quando si va dal fisioterapista bisogna aspettarsi una prima valutazione/visita completa e non per forza la prescrizione di un pacchetto di 5/10/15 sedute. Quindi si rivolga ad un professionista per dei consigli giusti.
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi a un fisioterapista per effettuare un percorso fisioterapico atto al recupero del carico completo e l'abbandono delle stampelle.
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Deve affidarsi ad un fisioterapista che la guiderà verso la progressione di carico. Mi contatti se ha bisogno di chiarimenti.
Il ritorno alla messa in carico di un arto che ha subito una frattura di un piatto tibiale tende ad essere sempre molto dolorosa, posso consigliare un passaggio graduale, tramite esercizi propriocettivi, ad utilizzare una sola stampella. In casi del genere nei periodi iniziali bisogna avere pazienza ed una buona dose di ghiaccio
Salve, è normale dopo 6 mesi di utilizzo di due bastoni canadesi avere difficoltà nel cambio ad una sola canadese: cambia l'attivazione muscolare, cambia la quantità di peso che viene posta sull'arto operato (avendo un braccio in meno su cui scaricare il peso) e cambia lo schema del passo. Le consiglio di recarsi da un fisiatra per una valutazione funzionale della deambulazione: presumibilmente le prescriverà un ciclo di fisioterapia.
Buongiorno, grazie per la sua domanda.
Dopo una frattura comminuta del piatto tibiale trattata chirurgicamente, è assolutamente normale che il passaggio da due stampelle a una sia difficile, soprattutto se ha camminato per molti mesi con carico ridotto.

Anche quando la radiografia mostra buona guarigione, i muscoli della coscia e del bacino, così come l’equilibrio, necessitano di tempo per riadattarsi al nuovo modo di camminare.
Quindi il fatto che dopo una settimana faccia ancora fatica non è un segnale negativo, ma la normale fase di adattamento.

Generalmente è utile:
• fare il passaggio a una stampella in modo graduale,
• usarla sempre sul lato opposto alla gamba operata,
• evitare camminate lunghe o veloci all’inizio,
• concentrarsi su un appoggio controllato e su passi corti.

In parallelo è fondamentale iniziare un percorso fisioterapico mirato a:
• rinforzo del quadricipite e dei glutei,
• controllo del bacino durante la camminata,
• recupero dell’estensione completa del ginocchio,
• lavoro sull’equilibrio e sulla propriocezione.

Senza questa fase di “riabilitazione del cammino” è normale sentire di non avere sicurezza e di affaticarsi molto velocemente.

Per quanto riguarda il ritorno al lavoro, dipende molto da che tipo di attività svolge: se è un lavoro in piedi o che richiede spostamenti, potrebbe essere necessario un periodo graduale o una breve proroga.

Il consiglio migliore è fare una valutazione fisioterapica in questi giorni, così da impostare esercizi e progressioni che le permettano di arrivare pronta e più sicura al rientro.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

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