di solito da quando ti cade il dente, entro quanto tempo avviene il riassorbimento osseo? dipende an
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di solito da quando ti cade il dente, entro quanto tempo avviene il riassorbimento osseo? dipende anche dall'età della persona ?
Buongiorno, il riassorbimento osseo comincia subito dopo l’estrazione del dente e continua nei mesi e anni successivi con velocità che dipendono anche dalla sede dell’estrazione è da come questa è avvenuta (più o meno traumatica). Di base ,attuando un percorso “standard” ,si inserisce l’impianto dentale dopo circa tre mesi dall’estrazione , dopo aver valutato la presenza di opportuni volumi ossei e gengivali residui. Cordiali saluti. Dr Luca Baucia.
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Concordo con li collega che mi ha preceduto.A volte conviene inserire l'impianto dopo circa 1,5 mesi,a volte si deve aspettare di più. Va valutato caso per caso.
Inizia subito e continua per tutta la vita a velocità più lenta.
Un modo per bloccarlo (quasi del tutto) è inserire impianti.
SE POSSO li inserisco contestualmente all'estrazione, se NON POSSO 3 settimane dopo, a volte anche 3-4 mesi dopo.
Dipende da caso a caso.
Un modo per bloccarlo (quasi del tutto) è inserire impianti.
SE POSSO li inserisco contestualmente all'estrazione, se NON POSSO 3 settimane dopo, a volte anche 3-4 mesi dopo.
Dipende da caso a caso.
Generalmente per ovviare al processo fisiologico del riassorbimento della porzione dell’osso alveolare che avviene sempre dopo un’estrazione , io applico ( ( quando possibile ) la tecnica dell’impianto post estrattivo che puó essere nei casi adatti anche con il carico
Immediato . Cioè si toglie il dente ( con molta attenzione ed utilizzando tecniche e strumenti mininvasivi per non danneggialr l’osso e la gengiva) e nell’ambito della strssa seduta si utilizza la stessa anestesia Per sostituite la rafice del dente con un impianto ed una corona provvisoria . Questa trcnica non impedisce un normale rimodellamento/riassorbimento dell’osso alveolare ma lo minimizza . Queste tecniche peró necessitano di un esame 3d e di un attenta pianinificazione da parte di operatori molto esperti. Mi occupo con successo di questo argomento da decenni ed ho pubblicato diversi articoli e centinaia di casi così risolti e stabili negli anni .Questo perché la minima invasività delle terapie che è la nostra forza , sempre coincide con le esigenze dei pazienti e le loro aspettative più alte. Cordialmente
Immediato . Cioè si toglie il dente ( con molta attenzione ed utilizzando tecniche e strumenti mininvasivi per non danneggialr l’osso e la gengiva) e nell’ambito della strssa seduta si utilizza la stessa anestesia Per sostituite la rafice del dente con un impianto ed una corona provvisoria . Questa trcnica non impedisce un normale rimodellamento/riassorbimento dell’osso alveolare ma lo minimizza . Queste tecniche peró necessitano di un esame 3d e di un attenta pianinificazione da parte di operatori molto esperti. Mi occupo con successo di questo argomento da decenni ed ho pubblicato diversi articoli e centinaia di casi così risolti e stabili negli anni .Questo perché la minima invasività delle terapie che è la nostra forza , sempre coincide con le esigenze dei pazienti e le loro aspettative più alte. Cordialmente
Il rimodellamento osseo (sarebbe meglio definirlo così) inizia subito dopo la perdita del dente ma è possibile "guidarlo" inserendo (quando possibile) un impianto post estrattivo Immediato, in caso contrario l impianto si definirà post estrattivo differito.
Buongiorno, si calcola che entro 6 mesi avviene il rimodellamento completo dell'osso con perdita pero' di una quota importante di questo.Per cui e' importante non aspettare troppo se si desidera mettere un impianto per non perdere prezioso volume osseo disponibile.L'ideale quando ci sono le indicazioni e' mettere un impianto immediato postestrattivo cioe' nella stessa seduta della estrazione.Ci sono poi situazioni di infezione acuta che causano un notevole e accellerato riassorbimento osseo in tempi moto piu' brevi.
Gentile paziente, per rispondere correttamente alla sua domanda dovrebbero essere chiariti meglio alcuni aspetti... Proverò a farle comprendere le varie problematiche e darle una risposta esaustiva. Per quanto l’età possa avere un suo peso, c’è da dire che a parità di età sono tante le variabili che giocano un ruolo chiave nel fenomeno di riassorbimento osseo.
Innanzitutto bisogna chiarire con esattezza la causa della perdita del dente: è caduto spontaneamente o è stato estratto? Ovviamente, se un dente cade spontaneamente, è fuori discussione la presenza già in partenza di importanti problematiche parodontali, ossia il riassorbimento osseo è avvenuto ancor prima di perdere il dente o addirittura in alcuni casi è il riassorbimento osseo stesso a determinarne la perdita. Ben diversa invece è la situazione se il dente cade per cause traumatiche... In questo caso bisogna considerare anche il tipo di trauma, se c’è stata o meno contaminazione dell’alveolare e se si sono verificate o meno fratture con o senza perdita di volumi ossei. Va precisato che ciascuno di questi singoli aspetti può interferire in maniera significativa sull’evoluzione del riassorbimento osseo.
Diversamente se il dente viene estratto, vanno considerate tutta un’altra serie di variabili... Il dente perché è stato estratto? Presentava una frattura? Il dente era vitale o era devitalizzato? Presentava fenomeni ascessuali, granulamotosi o cistici? Vi erano recessioni o deiscenze? Erano già presenti difetti ossei orizzontali, verticali o angolari? Ciascuna di queste variabili è in grado di condizionare significativamente l’evoluzione dello ferita e di conseguenza del rimodellamento e riassorbimento osseo stesso. Non da ultimo andrebbe considerato anche la variabile del fenotipo gengivale, ma che in questa risposta diamo solo come accenno onde evitare una eccessiva complicazione...
Premesso ciò, possiamo comunque affermare che fisiologicamente il turnover osseo di rimodellamento di un sito post-estrattivo avviene normalmente per l’80% in pochi mesi (circa 6 mesi). Il restante rimodellamento procede molto più lentamente nei mesi ed anni successivi...
Tuttavia, per minimizzare al massimo la perdita di volumi ossei di in un sito post estrattivo, normalmente nel nostro studio pratichiamo quasi sempre una implantologia post estrattiva immediata, abbinando contestualmente se necessario anche una terapia rigenerativa mediante innesto osseo e apposite membrane che fungono da barriera dei tessuti a rapida proliferazione... Qualora invece le condizioni cliniche non siamo favorevoli all’inserimento dell’impianto contestuale all’estrazione (vuoi ad esempio perché in presenza di flogosi), nel nostro studio attuiamo una implantologia post-estrattiva così detta “differita”, aspettando cioè dapprima la risoluzione del processo infettivo del sito post-estrattivo e procedendo con l’inserimento dell’impianto solamente in un secondo momento e comunque a distanza di pochi mesi dall’estrazione stessa.
In conclusione possiamo dunque affermare che la perdita di volumi ossei di un sito post-estrattivo è un evoluzione naturale del tutto normale e sempre presente seppur condizionato da moltissime variabili. Per ridurre al massimo tale riassorbimento osseo, personalmente prediligo ove possibile, una implantologia post-estrattiva immediata. Inoltre, nel nostro studio ci avvaliamo ormai da tanti anni anche di esami diagnostici supplementari come una rx tac cone-beam che quando necessaria è in grado di fornirci una fedele riproduzione volumetrica 3D della situazione ossea di partenza consentendoci di attuare così la migliore terapia possibile per quel caso specifico, mirando in ogni caso all’ottenimento del successo clinico.
Sperando di aver risposto alla sua domanda e aver chiarito i suoi dubbi, la saluto cordialmente. Dr. Prosperi Gianni.
Innanzitutto bisogna chiarire con esattezza la causa della perdita del dente: è caduto spontaneamente o è stato estratto? Ovviamente, se un dente cade spontaneamente, è fuori discussione la presenza già in partenza di importanti problematiche parodontali, ossia il riassorbimento osseo è avvenuto ancor prima di perdere il dente o addirittura in alcuni casi è il riassorbimento osseo stesso a determinarne la perdita. Ben diversa invece è la situazione se il dente cade per cause traumatiche... In questo caso bisogna considerare anche il tipo di trauma, se c’è stata o meno contaminazione dell’alveolare e se si sono verificate o meno fratture con o senza perdita di volumi ossei. Va precisato che ciascuno di questi singoli aspetti può interferire in maniera significativa sull’evoluzione del riassorbimento osseo.
Diversamente se il dente viene estratto, vanno considerate tutta un’altra serie di variabili... Il dente perché è stato estratto? Presentava una frattura? Il dente era vitale o era devitalizzato? Presentava fenomeni ascessuali, granulamotosi o cistici? Vi erano recessioni o deiscenze? Erano già presenti difetti ossei orizzontali, verticali o angolari? Ciascuna di queste variabili è in grado di condizionare significativamente l’evoluzione dello ferita e di conseguenza del rimodellamento e riassorbimento osseo stesso. Non da ultimo andrebbe considerato anche la variabile del fenotipo gengivale, ma che in questa risposta diamo solo come accenno onde evitare una eccessiva complicazione...
Premesso ciò, possiamo comunque affermare che fisiologicamente il turnover osseo di rimodellamento di un sito post-estrattivo avviene normalmente per l’80% in pochi mesi (circa 6 mesi). Il restante rimodellamento procede molto più lentamente nei mesi ed anni successivi...
Tuttavia, per minimizzare al massimo la perdita di volumi ossei di in un sito post estrattivo, normalmente nel nostro studio pratichiamo quasi sempre una implantologia post estrattiva immediata, abbinando contestualmente se necessario anche una terapia rigenerativa mediante innesto osseo e apposite membrane che fungono da barriera dei tessuti a rapida proliferazione... Qualora invece le condizioni cliniche non siamo favorevoli all’inserimento dell’impianto contestuale all’estrazione (vuoi ad esempio perché in presenza di flogosi), nel nostro studio attuiamo una implantologia post-estrattiva così detta “differita”, aspettando cioè dapprima la risoluzione del processo infettivo del sito post-estrattivo e procedendo con l’inserimento dell’impianto solamente in un secondo momento e comunque a distanza di pochi mesi dall’estrazione stessa.
In conclusione possiamo dunque affermare che la perdita di volumi ossei di un sito post-estrattivo è un evoluzione naturale del tutto normale e sempre presente seppur condizionato da moltissime variabili. Per ridurre al massimo tale riassorbimento osseo, personalmente prediligo ove possibile, una implantologia post-estrattiva immediata. Inoltre, nel nostro studio ci avvaliamo ormai da tanti anni anche di esami diagnostici supplementari come una rx tac cone-beam che quando necessaria è in grado di fornirci una fedele riproduzione volumetrica 3D della situazione ossea di partenza consentendoci di attuare così la migliore terapia possibile per quel caso specifico, mirando in ogni caso all’ottenimento del successo clinico.
Sperando di aver risposto alla sua domanda e aver chiarito i suoi dubbi, la saluto cordialmente. Dr. Prosperi Gianni.
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