Da più di due settimane ho un costante bruciore interno alla vagina. Non è un bruciore insopportabil
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Da più di due settimane ho un costante bruciore interno alla vagina. Non è un bruciore insopportabile ma è fastidioso e sto cominciando ad esserne provata. Premessa: Mi sono sottoposta a fine gennaio un intervento di tonsillectomia, a seguito del quale per 3 settimane ho dovuto prendere diversi farmaci (contemporaneamente ma con tempistiche diverse) antibiotico, cortisone, antidolorifico tachidol... anche prima dell'intervento purtroppo ho dovuto assumere spesso farmaci, tra cui antibiotico augumentin più volte, per via delle frequenti tonsilliti, a causa quali appunto mi sono dovuta sottoporre a intervento. Verso la fine della terza settimana post intervento, mi sveglio una notte e comincia questo bruciore vaginale, unito alla sensazione di dover costantemente urinare e a quella di avere la vagina come dire ... molto sensibile.
La mia dottoressa mi dice che presumibilmente si tratta di cistite e visto il periodo gia' faticoso che stavo attraversando mi prescrive subito un antibiotico, bactrim, che prendo per 8 giorni. Durante questi giorni assumo anche del dmannoisio e un probiotico. La situazione migliora ma non passa del tutto. Mi sottopongo a visita ginecologica con ecografia transvaginale dal mio ginecologo (in quel momento stavo un po meglio mi sembrava che i sintomi fossero quasi passati del tutto, ero verso la fine della cura antibiotica) e il dottore mi dice che dal punto di vista ginecologico va tutto bene. Mi sottopongo x due volte a distanza di 10 gg l'una dall'altra ad esame urine e urinocoltura. Le urine vanno bene e l'urinocoltura è negativa entrambe le volte. Tuttavia la mia urina alla vista è torbida e alcune volte mi sembra avere uno strano odore. Inutile dire che sto cercando di bere il più possibile. Io non ho bruciore nell'atto di urinare e mi sembra di urinare bene. A volte il bruciore sembra attenuarsi. Altre volte peggiora. La sera è sempre più intenso. Per tutto questo tempo ho continuato a prendere dmannosio e il probiotico. Non ho più preso antibiotico o altri farmaci. Non ho miglioramenti. Domani mi sottoporrò a un ecografia addome chiesta dalla mia dottoressa a completamento degli esami urine e urinocoltura che mi ha fatto fare. Non capisco cosa mi succede. In passato mi era capitato qualche volta di avere delle cistiti, con sintomi anche ben più importanti. Prendevo, su consiglio del medico in seguito a urinocoltura, un antibiotico , generalmente levofloxacina , e il problema si risolveva. In questo caso non saprei nemmeno se considerarla cistite perché come già esposto non ho bruciore nell'atto di urinare. I sintomi che avverto sono un costante bruciore interno ma non troppo forte e la sensazione di dover urinare anche se non è così. Se l'eco addome che farò domani non mostrasse particolari problemi, quale sarebbe il prossimo passo da fare per escludere man mano eventuali patologie e capire di cosa si tratta? Tamponi vaginali? Visita urologica? Cistoscopia? Il mio pensiero è che i molti farmaci presi prima e post intervento mi possano aver danneggiato i reni o la vescica... possibile invece che si tratti di una semplice cistite curata con l'antibiotico sbagliato? Ma allora perché le urinocolture risultano negative? Cerco un consiglio. Grazie
La mia dottoressa mi dice che presumibilmente si tratta di cistite e visto il periodo gia' faticoso che stavo attraversando mi prescrive subito un antibiotico, bactrim, che prendo per 8 giorni. Durante questi giorni assumo anche del dmannoisio e un probiotico. La situazione migliora ma non passa del tutto. Mi sottopongo a visita ginecologica con ecografia transvaginale dal mio ginecologo (in quel momento stavo un po meglio mi sembrava che i sintomi fossero quasi passati del tutto, ero verso la fine della cura antibiotica) e il dottore mi dice che dal punto di vista ginecologico va tutto bene. Mi sottopongo x due volte a distanza di 10 gg l'una dall'altra ad esame urine e urinocoltura. Le urine vanno bene e l'urinocoltura è negativa entrambe le volte. Tuttavia la mia urina alla vista è torbida e alcune volte mi sembra avere uno strano odore. Inutile dire che sto cercando di bere il più possibile. Io non ho bruciore nell'atto di urinare e mi sembra di urinare bene. A volte il bruciore sembra attenuarsi. Altre volte peggiora. La sera è sempre più intenso. Per tutto questo tempo ho continuato a prendere dmannosio e il probiotico. Non ho più preso antibiotico o altri farmaci. Non ho miglioramenti. Domani mi sottoporrò a un ecografia addome chiesta dalla mia dottoressa a completamento degli esami urine e urinocoltura che mi ha fatto fare. Non capisco cosa mi succede. In passato mi era capitato qualche volta di avere delle cistiti, con sintomi anche ben più importanti. Prendevo, su consiglio del medico in seguito a urinocoltura, un antibiotico , generalmente levofloxacina , e il problema si risolveva. In questo caso non saprei nemmeno se considerarla cistite perché come già esposto non ho bruciore nell'atto di urinare. I sintomi che avverto sono un costante bruciore interno ma non troppo forte e la sensazione di dover urinare anche se non è così. Se l'eco addome che farò domani non mostrasse particolari problemi, quale sarebbe il prossimo passo da fare per escludere man mano eventuali patologie e capire di cosa si tratta? Tamponi vaginali? Visita urologica? Cistoscopia? Il mio pensiero è che i molti farmaci presi prima e post intervento mi possano aver danneggiato i reni o la vescica... possibile invece che si tratti di una semplice cistite curata con l'antibiotico sbagliato? Ma allora perché le urinocolture risultano negative? Cerco un consiglio. Grazie
In realtà ciò che definisce come cistite non ha alcuna prova di esserlo. Uno stato infiammatorio vescicale lascia dei marcatori nelle urine che dal suo esame sono negative. Aveva poi già assunto una montagna di antibiotici per le tonsille e proprio non era il caso di assumerne un altro, peraltro senza una esistenza di batteri... questo è il modo in cui si scassa l'intero microbiota urinario, intestinale e genitale, innescando e sostenendo stati infiammatori da squilibrio reattivo immunitario. Condizioni che favoriscono uno stato infiammatorio più o meno diffuso che non richiede batteri (o altri tipi di infezioni) per essere sostenuto. E' improbabile che l'eco addome generale dica qualcosa di utile... il classico esame fatto quando non si sa che pesci prendere. Non serve riempirsi di acqua... basta tenere una buona diuresi con acqua, frutta e verdura utile ad emettere circa 1.5 litri di urina al giorno... di più sovraccarica solo il sistema. Poi serve rilassamento, una equilibrata alimentazione e una buona detersione vulvo-vaginale con sola acqua corrente. Nel caso dei lattobacilli da immettere in vagina se e solo se si dimostri la loro carenza.
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