Da 3 anni soffro di sbandamenti, disequilibrio, testa in piena confusione e spesso tensione . Il col

11 risposte
Da 3 anni soffro di sbandamenti, disequilibrio, testa in piena confusione e spesso tensione . Il collo non mi fa male ma è sempre stanco. Facevo nuoto e pilates con molta costanza ma ho smesso perché i sintomi peggioravano. Ernia cervicale. Rmg collo e testa nulla da rilevare a sentire neurologi, fisiatri. Fatti tutti gli esami ovviamente otorino e altri specialisti. Oggi cammino quasi tutti i giorni, faccio sempre esercizi posturali e di mobilità. Meditazione. Ho seguito uno specifico protocollo cervicale che cerca fornire una guida un a 360 gradi dal lato fisico e psichico ma zero benefici. Ho provato molteplici terapie manuali: osteopatia, kinesiologia, fisioterapia, agopuntura, ma appena mi toccano il collo i sintomi peggiorano. Ora sto provando i cerotti tapatch da 3 settimane ma nessun miglioramento. Mi mancano solo i farmaci, uso al max la tachipirina quando sono al limite. Qualche consiglio? Grazie di cuore a chi deciderà di dedicarmi attenzione. Metto davvero a dura prova i fisioterapisti perché la mia condotta è sempre molto costante.
Dott.ssa Monica De Giovanni
Fisioterapista, Posturologo, Chinesiologo
Roma
Gentile utente,
tra i vari trattamenti cui si è sottoposta ha provato anche con la posturale secondo la metodica Mézières?

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Dott.ssa Barbara Abrignani
Fisioterapista, Osteopata
San Lazzaro di Savena
Salve, dal momento che i trattamenti a livello della cervicale non hanno portato benefici probabilmente anche se il sintomo è localizzato in quella sede la causa è altrove. Le consiglio di farsi valutare da qualcuno a 360° in modo da discriminare anche tra situazioni posturali, cause occlusali, visive, viscerali ecc che possono essere tranquillamente responsabilidella sua sitnomatologia. Per qualsiasi chiarimento sono a disposizione.
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buongiorno, da tutto quanto ha già provato di specifico sulla regione cervicale è probabile che il problema sia stato affrontato in modo troppo circoscritto al collo.
Sarebbe utile una visita da un Osteopata della sua zona che possa approfondire tutti i distretti corporei, così da capire se la cervicale stia solo facendo le spese di limitazioni di altre regioni del corpo.
Saluti!
Dott. Luca Baleani
Fisioterapista
Osimo
Buongiorno, da ciò che scrive è probabile che la causa della sua sintomatologia non sia localizzata nella regione cervicale. Le consiglio di provare con un ciclo di sedute di rieducazione posturale Mézières che si basa su un approccio globale e non segmentato.
Per qualsiasi necessità resto a disposizione.
Dott.ssa Chiara Mancini
Fisioterapista
Chiusi
Buongiorno,
Le consiglio un'accurata valutazione da un Fisioterapista specilizzato nei disturbi muscolo-scheletrici e, al contempo, anche da uno Specialista (quale potrebbe essere un neurologo) per una gestione della sua condizione a 360.
A disposizione per eventuali chiarimenti
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere altre info,
Mi contatti telefonicamente, senza impegno.
Grazie
Dott.ssa Rita Ciaravola
Fisioterapista, Posturologo
Lainate
buongiorno, le suggerirei una visita da un fisioterapista posturologo per capire se c'è qualche alterazione di un recettore alla base della sua problematica. qualora fosse inquadrato il recettore verrebbe demandato allo specialista di competenza (es gnatologo per il bite)
saluti
Dott. Davide Procario
Osteopata, Fisioterapista, Chinesiologo
Roma
Salve gentile utente.
Spesso la causa dei fatidi non è là dove i medesimi si manifestano.
A giudicare dalla sua descrizione della sindrome consiglierei comunque di rivolgersi ad un osteopata esperto in grado di fare un’anamnesi puntuale e scrupolosa, una valutazione funzionale precisa, dopodiché il caso va inquadrato a livello olistico e multidisciplinare.
Se fossi in lei diffiderei degli esercizi “fai da te” e delle terapie di gruppo.
Spero possa risolvere in fretta.
Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve, molte volte essere messi a dura prova dai pazienti è una cosa molto piacevole, perché questo vuol dire cercare il più possibile di andare fino in fondo, senza fermarsi in superficie, al sintomo. Quando c'è sintonia di intenti tra fisioterapista e paziente, ed entrambi intraprendono attivamente un percorso insieme, allora è possibile raggiungere il traguardo desiderato e condiviso. La sua descrizione è al tempo stesso ricca, ma poco dettagliata. Afferma di sentire il collo "stanco", personificando così una parte del corpo. Forse, lei stessa come persona è stanca da tre anni a questa parte? Sarebbe interessante approfondire determinati tratti del suo racconto. Se lo desidera possiamo farlo insieme in un consulto online a titolo gratuito. Spero di poterle fornire qualche riferimento in più sulla possibile strada da intraprendere, anche attraverso il semplice colloquio. Se desidera, può contattarmi tramite messaggio, oppure procedere alla prenotazione (trova sul mio profilo le istruzioni).
Cordialità,
Alessia C
Dr. Riccardo Bianucci
Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologo
Roma
Gentile utente,
La tua situazione, con sbandamenti, disequilibrio, confusione mentale e una costante sensazione di tensione e stanchezza al collo, nonostante numerosi accertamenti e trattamenti, evidenzia un quadro complesso che potrebbe avere diverse componenti interagenti. Le ipotesi più probabili sono:

Disfunzione cervicovestibolare (cervicogenic dizziness):
L'ernia cervicale, seppur di grado lieve, potrebbe alterare la propriocezione cervicale e influenzare l’equilibrio, contribuendo a sbandamenti e disequilibrio.

Iperstimolazione e sensibilizzazione del sistema nervoso centrale:
Una tensione muscolare cronica e uno stress persistente possono portare a una sensibilizzazione centrale, manifestandosi con confusione mentale, senso di pressione e disagio generale.

Componenti psicofisiologiche e disfunzioni posturali croniche:
L'approccio costante e multidirezionale che hai intrapreso, seppur valido, potrebbe indicare una componente psicosomatica. A volte, il forte impegno nei protocolli riabilitativi senza risultati evidenti può suggerire la necessità di integrare il percorso con tecniche di gestione dello stress e supporto psicologico.

Quali esami fare e a chi rivolgersi?

Riabilitazione vestibolare e valutazione otorinolaringoiatrica approfondita:
Anche se hai già effettuato vari accertamenti, una valutazione specifica della funzione vestibolare può aiutare a chiarire il contributo di eventuali disfunzioni alla perdita di equilibrio.

Clinica multidisciplinare del dolore:
Un team integrato, che includa neurologi, fisiatri e psicologi, può coordinare un approccio mirato per la gestione del dolore cronico e delle tensioni muscolari.

Consulto psicologico o psichiatrico:
Una valutazione mirata dei fattori psicofisiologici può essere utile per identificare ed eventualmente trattare una componente di stress o ansia che amplifica i sintomi.

Rivalutazione dell’ernia cervicale:
Un secondo parere, magari in un centro specializzato in disfunzioni cervicovestibolari, potrebbe confermare la diagnosi e individuare eventuali trattamenti specifici per migliorare la propriocezione cervicale.

Cosa fare nel frattempo?

Modifica delle terapie manuali:
Se il contatto diretto sul collo peggiora i sintomi, potrebbe essere utile orientarsi verso tecniche non invasive, come esercizi di propriocezione e specifici protocolli di riabilitazione vestibolare, che possano rinforzare il controllo posturale senza esacerbare la tensione.

Esercizi di stabilizzazione e rafforzamento posturale:
Continua con esercizi posturali e di mobilità in modo graduale, assicurandoti di non sovraccaricare il sistema e di integrare esercizi mirati alla propriocezione.

Gestione dello stress e tecniche di rilassamento:
Tecniche come la meditazione, il training autogeno e altre forme di rilassamento possono aiutare a ridurre la tensione cronica e migliorare il benessere generale.

Monitoraggio dei sintomi:
Tieni un diario dettagliato per individuare eventuali trigger specifici e monitorare l’evoluzione dei sintomi, informazioni che saranno utili ai vari specialisti per un approccio più mirato.

Sono il Dott. Riccardo Bianucci, fisioterapista e osteopata, e posso aiutarti a individuare le cause dei tuoi disturbi e a impostare un trattamento mirato. Ti consiglio di proseguire con un percorso multidisciplinare e personalizzato, così da poter intervenire tempestivamente e prevenire ulteriori complicazioni.
Cordiali saluti.
Dr. Tiziano Morrocchi
Fisioterapista, Osteopata
Roma
Buongiorno,
dal quadro che descrive sembra trattarsi di sintomi multifattoriali di instabilità e tensione cervicale/posturale con possibile componente di iper-vigilanza neurosensoriale. Nonostante la presenza di un’ernia cervicale, la normale RMN e la valutazione neurologica indicano assenza di compressioni nervose significative, il che è un dato rassicurante.
In questi casi, spesso i sintomi non derivano solo dalla struttura del collo, ma da alterazioni funzionali, squilibri muscolari e integrazione sensoriale tra collo, vestibolo e corpo. Alcuni punti chiave da considerare:
• Attività graduale e sicura: camminata, mobilità controllata, esercizi posturali a basso carico continuano a essere indicati; evitare manovre dolorose o manipolazioni che peggiorano i sintomi.
• Rinforzo e coordinazione cervicale e scapolare tramite esercizi di stabilizzazione dolce, senza forzare il dolore.
• Valutazione multidisciplinare: fisioterapia vestibolare o rieducazione propriocettiva può aiutare a migliorare equilibrio e percezione corporea.
• Gestione dello stress e strategie di autoregolazione: meditazione, respirazione, biofeedback possono contribuire a ridurre ipersensibilità muscolare e nervosa.
In sintesi, i sintomi non indicano danni gravi, ma richiedono un percorso lento, graduale e personalizzato, con attenzione a non aggravare la tensione cervicale. La costanza è importante, ma altrettanto lo è la modulazione del carico e l’approccio integrato tra corpo e sistema sensoriale.
Cordiali saluti,
Tiziano Morrocchi
Fisioterapista – Osteopata

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