Cipralex 30 giorni
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Buongiorno dottore, si sono 3 settimane già che vado dalla psicologa una volta alla settimana. Oggi sono 30 giorni di Cipralex. Va meglio sulla concentrazione, ma al mattino ho ancora ansietta appena apro gli occhi, poi se prendo 3 gocce di En durante il mattino va meglio, se non lo prendo ansia e paura del pensiero brutto. Tipo mi viene in mente la parola suicido mi spaventa e mi viene l’ansia. E poi verso sera umore ancora un po’ spento. Cosa posso fare?
imparare a respirare, la consapevolezza del respiro e le pratiche di respirazione sono la medicina più semplice, sempre disponibile e sempre efficace, che possediamo.
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Il cipralex funziona bene come antidepressivo stimolante ma a sua volta può anche aumentare l'ansia, Vedo che ha corretto da sola aggiungendo en
Buongiorno,
mi sembra comunque che qualche miglioramento inizi a vedersi.
A mio parere può attendere con fiducia che la situazione prosegua nel miglioramento.
Cordiali saluti
mi sembra comunque che qualche miglioramento inizi a vedersi.
A mio parere può attendere con fiducia che la situazione prosegua nel miglioramento.
Cordiali saluti
Buongiorno
credo che stante questa situazione sia utile per lei proseguire nella cura farmacologica e soprattutto psicologica. Tre settimane sono poche.
Ovviamente non posso esserle di aiuto circa la farmacoterapia non potendo fornirle alcun parere in quanto non conosco la sua situazione clinica nè la diagnosi che le è stata fatta. In generale posso dire che cipralex è indicato per i disturbi d'ansia e depressivi, meno per i disturbi ossessivi.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
credo che stante questa situazione sia utile per lei proseguire nella cura farmacologica e soprattutto psicologica. Tre settimane sono poche.
Ovviamente non posso esserle di aiuto circa la farmacoterapia non potendo fornirle alcun parere in quanto non conosco la sua situazione clinica nè la diagnosi che le è stata fatta. In generale posso dire che cipralex è indicato per i disturbi d'ansia e depressivi, meno per i disturbi ossessivi.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Potrebbe valer la pena di attendere ancora un po e valutare il dosaggio del cipralex (è a dosaggio pieno?). tenga presente che 3 gtt di EN sono proprio pochine e possono benissimo essere anche un po' aumentate. se la situazione non cambia entro i 60 gg, può essere utile valutare altri farmaci antidepressivi al posto del cipralex.
Saluti
Saluti
Buongiorno a lei,
Per quanto i farmaci in alcuni momenti servono, è importante un lavoro terapeutico combinato tra psicoterapeuta e psichiatra( o chi per lui le ha prescritto i farmaci) ,in modo da scalare il tutto piano piano fino ad eliminarli ed imparare a guidare la sua vita da sola..
Alla base di questa ansia e di questi pensieri sicuramente vi sarà del dolore che nel quale deve entrare , assieme al terapeuta, per poi uscirne vincente..
Per quanto i farmaci in alcuni momenti servono, è importante un lavoro terapeutico combinato tra psicoterapeuta e psichiatra( o chi per lui le ha prescritto i farmaci) ,in modo da scalare il tutto piano piano fino ad eliminarli ed imparare a guidare la sua vita da sola..
Alla base di questa ansia e di questi pensieri sicuramente vi sarà del dolore che nel quale deve entrare , assieme al terapeuta, per poi uscirne vincente..
Ricontatti il suo Psichiatra e prenda in considerazione anche la possibilità di integrare la terapia farmacologica con una Terapia Psicologica.
Buongiorno Sig.ra. Intanto mi sembra di capire che ha iniziatoi da poco una psicoterapia. Il trattamento dei dirurbi d'ansia correlati ai disturbi dell'umore hanno come trattamento d'elezione l'integrazione della terpia farmacologica con la psicoterapia. Il percorso di psicoterapia, per questi disturbi, è mediamente lungo, quindi prima di poter avere dei meglioramenti significativi, dovrà effettuare ancora un pò di incontri di psicoterapia.
Buongiorno,
riguardo i pensieri e le paure che riferisce, si confronti apertamente con la sua psicologa, che di presenza riuscirà sicuramente a darle un supporto più efficace. Da qui, attraverso un monitor, mi sento invece di consigliarle di annotare su un diario le sensazioni che ritiene degne di nota, sia negative che positive. Questo potrebbe aiutarla a fare il punto della situazione durante la seduta con la sua terapeuta e fungere altresì da sfogo.
Cordialmente
riguardo i pensieri e le paure che riferisce, si confronti apertamente con la sua psicologa, che di presenza riuscirà sicuramente a darle un supporto più efficace. Da qui, attraverso un monitor, mi sento invece di consigliarle di annotare su un diario le sensazioni che ritiene degne di nota, sia negative che positive. Questo potrebbe aiutarla a fare il punto della situazione durante la seduta con la sua terapeuta e fungere altresì da sfogo.
Cordialmente
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