Ciao io ho fatto l'amore con tanti uomini e nemmeno io riesco a gemere una volta il mio ragazzo ades
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Ciao io ho fatto l'amore con tanti uomini e nemmeno io riesco a gemere una volta il mio ragazzo adesso ex mi disse durante il rapporto urla non ti vergognare; non mi vergogno non mi escono proprio mi sforzo ma niente sento di essere sbagliata e mi sento a disagio anche a dirlo al mio partner mo adesso il mio ragazzo è vergine e io no ho paura che lui vedendo che non urlo capisce che non mi piace non lo so provo anche imbarazzo a farlo con lui pk era il mio migliore amico ci conosciamo da 6 anni e adesso è scattato l'amore e vorremmo fare l'amore lui dice che la prima volta andrà male poi la cosa che mi preoccupa è che se lui si vergogna che ce l'ha troppo piccolo pk lui è molto magro e alto di poco di me. Poi con gli altri con cui sono stata non sono mai venuta volevo ma non venivo e questa cosa mi blocca spero sia quello giusto col quale arriverò. Gia che vuole fare i preliminari e un passo pk io li facevo ma non ricsmbiavano mai e lui ricambia ed è una cosa stupenda.
Ciao,
quello che racconti è molto più comune di quanto pensi, e non significa affatto che tu sia “sbagliata”. Il fatto di non riuscire a gemere o di non provare l’orgasmo non è necessariamente un segno di disinteresse o di mancanza di piacere. Spesso questi aspetti sono legati a fattori psicologici come l’ansia da prestazione, la difficoltà a lasciarsi andare, la paura di essere giudicata o esperienze passate in cui non ti sei sentita completamente accolta e rispettata nei tuoi tempi e nei tuoi bisogni.
Il corpo reagisce in modo naturale solo quando si sente davvero al sicuro. Non esiste un “modo giusto” di vivere il piacere: ogni persona è diversa. L’importante è che tu ti senta libera di ascoltarti e di comunicare apertamente con il tuo partner, senza dover “dimostrare” nulla. Il fatto che lui sia attento, desideri condividere e dare piacere anche a te, è già un segnale positivo: potete imparare insieme, con calma, conoscendovi passo dopo passo.
Se questa difficoltà ti fa sentire bloccata o in ansia, può essere molto utile parlarne con uno specialista, che possa aiutarti a comprendere meglio il tuo vissuto corporeo ed emotivo, e a vivere la sessualità in modo più sereno e autentico.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
quello che racconti è molto più comune di quanto pensi, e non significa affatto che tu sia “sbagliata”. Il fatto di non riuscire a gemere o di non provare l’orgasmo non è necessariamente un segno di disinteresse o di mancanza di piacere. Spesso questi aspetti sono legati a fattori psicologici come l’ansia da prestazione, la difficoltà a lasciarsi andare, la paura di essere giudicata o esperienze passate in cui non ti sei sentita completamente accolta e rispettata nei tuoi tempi e nei tuoi bisogni.
Il corpo reagisce in modo naturale solo quando si sente davvero al sicuro. Non esiste un “modo giusto” di vivere il piacere: ogni persona è diversa. L’importante è che tu ti senta libera di ascoltarti e di comunicare apertamente con il tuo partner, senza dover “dimostrare” nulla. Il fatto che lui sia attento, desideri condividere e dare piacere anche a te, è già un segnale positivo: potete imparare insieme, con calma, conoscendovi passo dopo passo.
Se questa difficoltà ti fa sentire bloccata o in ansia, può essere molto utile parlarne con uno specialista, che possa aiutarti a comprendere meglio il tuo vissuto corporeo ed emotivo, e a vivere la sessualità in modo più sereno e autentico.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
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Ciao, il prendersi cura l'uno dell'altro, capire cosa piace e cosa no al partner, rispettare i propri confini, sono tutti elementi fondamentali in una relazione. Non c'è scritto quanti anni ha, ma ognuno ha il suo tempo per scoprire il proprio corpo e quello che gli piace nella sessualità. Per quanto riguarda il gemere con un partner, se è una cosa che le piace fare, andrebbe approfondita la tematica della vergogna e perchè lei si sente sbagliata. Il gemere o lasciarsi andare ad una sessualità piacevole non ha nulla di sbagliato, anzi. Se desidera approfondire meglio la questione non esiti a contattarmi.
Gentilissima da come descrive il suoi disagi ,sembra trattarsi di un disturbo dell'orgasmo. Le consiglio innanzitutto una visita ginecologica perche ' le cause possono essere tante (neurologiche ,muscolari, traumatiche, vascolari, dismetaboliche, urologiche ) e poi le patologie associate ( cardiopatie, condizioni pelviche , ecc) . Si consiglia anche una valutazione del pavimento pelvico , visto il ruolo importante che riveste durante l'orgasmo. Dopo queste valutazioni ne possiamo sicuramente riparlare , sarei lieta di seguirla per una consulenza .
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. È importante sapere che non esiste un modo “giusto” di vivere la sessualità: ogni persona ha tempi, modalità e sensibilità diverse. Il piacere non è una performance, e non sempre si manifesta in modo evidente o rumoroso. Non riuscire a gemere o a raggiungere l’orgasmo non significa essere sbagliata.
Il fatto che tu stia costruendo un rapporto basato su rispetto, ascolto e reciprocità è già un passo prezioso. Le insicurezze che emergono, sia tue che del tuo partner, sono naturali e possono essere affrontate con delicatezza e fiducia.
Se lo desideri, uno spazio di ascolto professionale può aiutarti a esplorare il tuo vissuto corporeo ed emotivo, liberandoti da pressioni e aspettative esterne. La sessualità può essere riscoperta con serenità, autenticità e piacere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emerilys Martha Delgado García Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. È importante sapere che non esiste un modo “giusto” di vivere la sessualità: ogni persona ha tempi, modalità e sensibilità diverse. Il piacere non è una performance, e non sempre si manifesta in modo evidente o rumoroso. Non riuscire a gemere o a raggiungere l’orgasmo non significa essere sbagliata.
Il fatto che tu stia costruendo un rapporto basato su rispetto, ascolto e reciprocità è già un passo prezioso. Le insicurezze che emergono, sia tue che del tuo partner, sono naturali e possono essere affrontate con delicatezza e fiducia.
Se lo desideri, uno spazio di ascolto professionale può aiutarti a esplorare il tuo vissuto corporeo ed emotivo, liberandoti da pressioni e aspettative esterne. La sessualità può essere riscoperta con serenità, autenticità e piacere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emerilys Martha Delgado García Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
Gentile Utente, quello che descrive è molto più comune di quanto pensi. Non riuscire a gemere o non raggiungere l’orgasmo non significa che ci sia qualcosa che non vada in lei, ma spesso ha a che fare con come ci si sente dentro durante l’intimità o su come si vive il rapporto sessuale.
Molte donne, specialmente se hanno vissuto esperienze in cui si sono sentite giudicate, pressate o poco ascoltate, vivono la sessualità con tensione e un certo bisogno di autocontrollo. È come se una parte della mente restasse sempre “in allerta”, attenta a cosa si prova o a cosa pensa l’altro, e questo impedisce di lasciarsi andare davvero. Quando succede, il corpo può provare piacere ma non esprimerlo apertamente, e l’orgasmo diventa difficile.
I gemiti possono venire spontaneamente quando ci si sente completamente a proprio agio, liberi da aspettative o giudizi. Cercare di “farli uscire” per compiacere l’altro può creare ancora più pressione, quando in realtà il piacere sessuale autentico può scaturire da un clima di sicurezza emotiva e fiducia reciproca.
Da come parla del suo nuovo ragazzo, sembra che tra voi ci sia affetto, tenerezza e rispetto; che voglia occuparsi anche del suo piacere, e non solo del proprio, è un segnale molto positivo. Può provare a vivere questo rapporto con tranquillità, senza l’obiettivo forzato di “riuscire” a gemere o a provare un orgasmo, ma semplicemente per conoscervi e capire cosa vi piace. Può anche spiegargli con semplicità che a volte le è difficile lasciarsi andare, e che non dipende da lui. Se lui è innamorato e la rispetta, lo capirà.
Quanto al suo timore sulle dimensioni, è un pensiero naturale ma non determinante. Il piacere sessuale femminile dipende molto di più dall’intimità emotiva, dai preliminari, dalla stimolazione esterna e dalla comunicazione, non necessariamente dalla grandezza del pene.
Un cordiale saluto.
Molte donne, specialmente se hanno vissuto esperienze in cui si sono sentite giudicate, pressate o poco ascoltate, vivono la sessualità con tensione e un certo bisogno di autocontrollo. È come se una parte della mente restasse sempre “in allerta”, attenta a cosa si prova o a cosa pensa l’altro, e questo impedisce di lasciarsi andare davvero. Quando succede, il corpo può provare piacere ma non esprimerlo apertamente, e l’orgasmo diventa difficile.
I gemiti possono venire spontaneamente quando ci si sente completamente a proprio agio, liberi da aspettative o giudizi. Cercare di “farli uscire” per compiacere l’altro può creare ancora più pressione, quando in realtà il piacere sessuale autentico può scaturire da un clima di sicurezza emotiva e fiducia reciproca.
Da come parla del suo nuovo ragazzo, sembra che tra voi ci sia affetto, tenerezza e rispetto; che voglia occuparsi anche del suo piacere, e non solo del proprio, è un segnale molto positivo. Può provare a vivere questo rapporto con tranquillità, senza l’obiettivo forzato di “riuscire” a gemere o a provare un orgasmo, ma semplicemente per conoscervi e capire cosa vi piace. Può anche spiegargli con semplicità che a volte le è difficile lasciarsi andare, e che non dipende da lui. Se lui è innamorato e la rispetta, lo capirà.
Quanto al suo timore sulle dimensioni, è un pensiero naturale ma non determinante. Il piacere sessuale femminile dipende molto di più dall’intimità emotiva, dai preliminari, dalla stimolazione esterna e dalla comunicazione, non necessariamente dalla grandezza del pene.
Un cordiale saluto.
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