Caro Dottore, Da circa quindici giorni avverto un formicolio al braccio sinistro, concentrato sopr
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Caro Dottore,
Da circa quindici giorni avverto un formicolio al braccio sinistro, concentrato soprattutto su pollice e indice. Il disturbo aumenta in alcune posizioni, ad esempio quando mi piego in avanti da seduto o quando eseguo i cosiddetti "chin tucks" (retrazioni del mento), quella posizione è davvero come un grilletto per il sintomo. Si tratta quasi sempre solo di intorpidimento e formicolio, non di dolore. Durante il lockdown avevo già avuto un problema identico. Feci allora sei mesi di tecar-terapia e massaggi dal fisioterapista, ma mi sembrò di buttare via denaro: non cambiò nulla, zero, nemmeno un beneficio. Dopo quei sei mesi, iniziai a muovermi di più, parecchio di piu e nel giro di altri 12 mesi il problema scomparve da solo , anche grazie a un calo di peso. Ora però è ricomparso, e non vorrei ripetere l’errore di iniziare una terapia senza prima una diagnosi mirata. Il problema è che non so nemmeno da dove cominciare: alla fine dal fisioterapista mi aveva rimandato il mio medico di base. Spero davvero che questo tipo di disturbi sia reversibile in modo naturale, senza dover ricorrere alla chirurgia, anche se ammetto di essere seriamente preoccupato.
Grazie Mille
Raffaele
Napoli
Da circa quindici giorni avverto un formicolio al braccio sinistro, concentrato soprattutto su pollice e indice. Il disturbo aumenta in alcune posizioni, ad esempio quando mi piego in avanti da seduto o quando eseguo i cosiddetti "chin tucks" (retrazioni del mento), quella posizione è davvero come un grilletto per il sintomo. Si tratta quasi sempre solo di intorpidimento e formicolio, non di dolore. Durante il lockdown avevo già avuto un problema identico. Feci allora sei mesi di tecar-terapia e massaggi dal fisioterapista, ma mi sembrò di buttare via denaro: non cambiò nulla, zero, nemmeno un beneficio. Dopo quei sei mesi, iniziai a muovermi di più, parecchio di piu e nel giro di altri 12 mesi il problema scomparve da solo , anche grazie a un calo di peso. Ora però è ricomparso, e non vorrei ripetere l’errore di iniziare una terapia senza prima una diagnosi mirata. Il problema è che non so nemmeno da dove cominciare: alla fine dal fisioterapista mi aveva rimandato il mio medico di base. Spero davvero che questo tipo di disturbi sia reversibile in modo naturale, senza dover ricorrere alla chirurgia, anche se ammetto di essere seriamente preoccupato.
Grazie Mille
Raffaele
Napoli
Da quanto descrive, il formicolio a pollice e indice sembra legato a una sofferenza del nervo a partenza cervicale (C6), più che a un problema del polso. Il fatto che peggiori con la flessione o la retrazione del collo lo conferma.
Prima di iniziare qualsiasi terapia è importante identificare la causa: le consiglierei una visita fisiatrica o neurologica, con eventuale elettromiografia (EMG) e, se indicato, risonanza cervicale.
Nella maggior parte dei casi questi disturbi regrediscono con un trattamento conservativo mirato, senza bisogno di chirurgia.
Nel frattempo eviti le posture che scatenano il sintomo e mantenga un’attività fisica moderata.
Prima di iniziare qualsiasi terapia è importante identificare la causa: le consiglierei una visita fisiatrica o neurologica, con eventuale elettromiografia (EMG) e, se indicato, risonanza cervicale.
Nella maggior parte dei casi questi disturbi regrediscono con un trattamento conservativo mirato, senza bisogno di chirurgia.
Nel frattempo eviti le posture che scatenano il sintomo e mantenga un’attività fisica moderata.
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Salve,
come ogni problema medico, prima di effettuare qualsiasi trattamento, è necessaria una diagnosi, meglio se effettuata dallo Specialista.
Per il suo problema le consiglio una visita Fisiatrica che potrà, tramite l'esame clinico e la richiesta di eventuali esami diagnostici (RMN rachide cervicale o dorsale, EMG arti superiori, Rx, ecc), fornire a lei una diagnosi, al fisioterapista un programma di trattamento da seguire, oltre che una terapia mirata, ad esempio, al miglioramento dell'impulso nervoso e del trofismo del nervo coinvolto.
Rimanendo a disposizione,
cordiali saluti.
come ogni problema medico, prima di effettuare qualsiasi trattamento, è necessaria una diagnosi, meglio se effettuata dallo Specialista.
Per il suo problema le consiglio una visita Fisiatrica che potrà, tramite l'esame clinico e la richiesta di eventuali esami diagnostici (RMN rachide cervicale o dorsale, EMG arti superiori, Rx, ecc), fornire a lei una diagnosi, al fisioterapista un programma di trattamento da seguire, oltre che una terapia mirata, ad esempio, al miglioramento dell'impulso nervoso e del trofismo del nervo coinvolto.
Rimanendo a disposizione,
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