Buongiorno, Uomo 60 anni 65kg non presenti patologie oltre la fap in cuore sano Ho avuto episodi

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Buongiorno,
Uomo 60 anni 65kg non presenti patologie oltre la fap in cuore sano
Ho avuto episodi di Fap 6 anni fa e nonostante gli antiaritmici di 3 cardiologi ho continuato ad averli x un mese anche se molto brevi fortunatamente il 4 cardiologo dopo accurata visita , mi prescrisse antireflusso inibitore di pompa e Almarytm 100 x 2
Non ho più bevuto più alcolici né tutto ciò che fosse gassato ho iniziato a mangiare sano e dopo 5 mesi
Sospeso anti reflusso e inibitore di pmp
Tre anni fa concordato con il cardiologo decidemmo di abbassare la dose serale a 50mg
Mai più avuto episodi fino a 3 gg fa quando decisi da circa una settimana di ridurre anche la dose mattutina a 50mg
Alle 6 di mattina iniziato con exstrasistole e accenni di FA mentre ero in tachicardia sicuramente innescata dall ansia
alle 6.30 prendo 100 mg di’ Almarytm
e mi reco al Ps dove mi riscontrano in flutter atriale
Che si risolve spontaneamente dopo 2 h
Anche se la risposta è più che logica
Volevo chiedervi cortesemente se effettivamente la FA sia stata causata dal minor dosaggio oppure se la sera prima ( soffrendo di reflusso e cattiva digestione) ho mangiato in tarda serata un po’ pesante e una banana mettendomi subito a dormire
Mentre ero al Ps avevo necessità di urinare frequentemente e cosa strana la FA è terminata immediatamente dopo aver effettuato una serie di eruttazioni
Faccio presente che soffro di aerofagia
Mi scuso per la lungaggine del racconto.
Grazie
Un cordiale saluto
Dott. Roberto Formisano
Cardiologo, Geriatra
Telese Terme
Buongiorno. Comprendo perfettamente la sua preoccupazione e la ricerca di una spiegazione per questo recente episodio di flutter atriale, soprattutto dopo un periodo così lungo di stabilità. Analizziamo i punti che ha sollevato.

Riduzione del dosaggio di Almarytm
La sua ipotesi riguardo al minor dosaggio di Almarytm (flecainide) è, come ha intuito, la più logica e probabile. L'Almarytm è un farmaco antiaritmico di classe Ic, estremamente efficace nel mantenimento del ritmo sinusale in pazienti con fibrillazione atriale (FA) o flutter atriale. La decisione di abbassare il dosaggio, anche se concordata precedentemente per la dose serale, ha modificato l'equilibrio farmacologico che la teneva protetto da episodi di aritmia.

Una riduzione, soprattutto se effettuata su entrambe le dosi giornaliere, può portare a una concentrazione ematica del farmaco non più sufficiente a sopprimere l'attività elettrica anomala che può scatenare le aritmie. Il fatto che l'episodio si sia verificato pochi giorni dopo la riduzione della dose mattutina rafforza notevolmente questa ipotesi.

Fattori gastrointestinali e l'asse cuore-stomaco
Lei menziona il reflusso, la cattiva digestione, il pasto serale pesante e l'aerofagia. Nonostante la riduzione del dosaggio sia il fattore più probabile, non possiamo escludere del tutto il ruolo di questi elementi. Esiste un'interazione nota tra l'apparato digerente e il cuore, talvolta definita "asse cuore-stomaco" o sindrome gastro-cardiaca di Roemheld.

In persone predisposte, come chi soffre di reflusso gastroesofageo, ernia iatale o disturbi digestivi, la distensione gastrica, l'aerofagia o l'irritazione esofagea possono stimolare il nervo vago. Questa stimolazione vagale può, in alcuni individui, innescare o favorire l'insorgenza di aritmie atriali come la FA o il flutter, specialmente se c'è una sottostante predisposizione o una protezione farmacologica ridotta.

Le eruttazioni frequenti che hanno preceduto la risoluzione spontanea dell'aritmia, e la sua storia di aerofagia, sono elementi che supportano la possibilità di un coinvolgimento gastrointestinale nell'innesco dell'episodia. L'espulsione di gas può ridurre la distensione gastrica e la stimolazione vagale, favorendo il ripristino del ritmo sinusale.

Ansia e altri fattori
L'ansia che ha percepito alle 6 del mattino è stata probabilmente un sintomo della tachicardia e non la causa principale, ma può aver contribuito a sostenere l'aritmia. Il corpo e la mente sono strettamente connessi, e lo stress può influenzare il sistema nervoso autonomo, che a sua volta modula l'attività cardiaca.

Conclusioni e raccomandazioni
In sintesi, la riduzione del dosaggio di Almarytm sembra essere il fattore scatenante principale e più diretto per il ritorno della sua aritmia. Il suo sistema cardiaco, dopo anni di protezione, potrebbe aver avuto bisogno di quel dosaggio pieno per mantenere la stabilità.

Tuttavia, i fattori gastrointestinali come il pasto pesante, il reflusso e l'aerofagia potrebbero aver agito da co-fattori o "trigger" addizionali, innescando l'episodio in un contesto di protezione farmacologica ridotta. Non è raro che in pazienti con FA si identifichino specifici trigger (come pasti pesanti, alcol, stress) che, in presenza di una predisposizione, possano scatenare l'aritmia.

Le consiglio vivamente di consultare nuovamente il suo cardiologo per discutere quanto accaduto. Potrebbe essere necessario rivalutare il dosaggio di Almarytm e, se del caso, tornare al dosaggio precedente. Inoltre, è opportuno discutere strategie per gestire al meglio il suo reflusso e l'aerofagia, specialmente in relazione ai pasti serali, per minimizzare potenziali trigger gastrointestinali.

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