Buongiorno, spiego brevemente quanto mi sta succedendo da circa 2 mesi: FINE MAGGIO: dolore zona s

8 risposte
Buongiorno,
spiego brevemente quanto mi sta succedendo da circa 2 mesi:
FINE MAGGIO: dolore zona scapolare dx e fastidio fianco dx ed in occasione di un controllo oculistico riscontrato rossole degli occhi che non causava disturbi e non preso troppo in considerazione dall'oculista (gocce + lacrime artificiali)

INIZIO GIUGNO: preoccupato per la sintomatologia inizio un percorso diagnostico concordato con la dottoressa
- Esami ematici: ESAME EMOCROMOCITOMETRICO + ERITROBLASTI + GLICEMIA + CREATININA + ACIDO URICO + GOT/ AST + GPT / ALT + GGT + FOSFATASI ALCALINA + BILIRUBINA FRAZIONATA + SODIO + POTASSIO + AMILASI PANCREATICA + LIPASI + CK.
nel complesso esami tutto nella norma (unici valori leggermente fuori range RDW CV 11.5 - ACIDO URICO 7.8 - BILIRUBINA DIRETTA 0.35 - LIPASI 76)
- Ecografia addome completo: Tutto nella norma a parte che si evidenzia leggero "fegato grasso" da migliorare con alimentazione

META' GIUGNO: in aumento una sensazione di "giramenti di testa continui durante la giornata" che, a causa di un periodo particolarmente stressante a lavoro e allo spavento per la precedente sintomatologia, si ipotizza possa derivare anche da accumulo ANSIA e STRESS (senza particolare prescrizioni se non Ansioten gocce + Multivitaminico come aiuto per periodo e cambio stagione)
- Esame TSH + FT4 + FT3 con parametri nella norma + Ecografia Tiroide e Paratiroidi dove non si evidenzia nulla di particolare.

- Visita cardiologica di controllo: (da settembre 2023, a seguito picco ipertensivo, scoperta ed in cura ipertensione con 1cp mattino TRIATEC HCT + AMLODIPINA) dove, anche alla luce della mia sintomatologia recente, non si evidenzia nulla di particolare.
Si suggerisce di eliminare AMLODIPINA della sera nel periodo caldo se tendenza pressione in diminuzione eccessiva

FINE GIUGNO:
- Visita Otorinolaringoiatra per escludere causa vestibolare a sensazione di lievi "vertigini/giramenti/senso di stordimento+acufene": nei vari test effettuati non ha evidenziato niente di particolare.

- Ecocolordoppler vasi sovraortici, suggerito da Otorinolaringoiatra: si riscontra tutto nella norma.


INIZIO LUGLIO:
- Visita Neurologica dove vengono effettuati vari test ma non riscontra niente di rilevante (tutto nella norma) e concorda nell'ipotizzare possibile causa STRESS ANSIA.
Non si ritiene necessaria cura farmacologica e si suggerisce di praticare un po' di attività fisica.


In questo periodo, sintomi altalenanti nell'arco della giornata ma più o meno presenti giornalmente (difficoltà concentrazione, lievi giramenti di testa, tensione nella parte posteriore bassa testa/collo, sospiri frequenti soprattutto a durante le ore di lavoro, pensiero sempre focalizzato sulla sintomatologia, niente cefalea)

Tra qualche giorno andrò in vacanza per 2 settimane con la famiglia e, nonostante la preoccupazione, voglio approfittare di questo "stacco" per verificare eventuali miglioramenti o fare valutazioni al rientro.

Non mi capacito del fatto che anche se in alcuni momento non mi sento "stressato", se fosse questa la causa, i sintomi non migliorano. Può essere che non ci si renda realmente conto di quello che succede nella nostra testa? Che nonostante mi aspettassi che con l'avvicinarsi delle ferie i sintomi migliorassero in realtà sembrano costanti, magari a causa della paura?

Eventuali altri pareri o consigli?
Dott. Lorenzo Costa
Psicologo, Neuropsicologo
Milano
Gent.mo
Comprendo le difficoltà da lei riferite; dato che ha effettuato le visite mediche per escludere le cause organiche dei suoi disagi, potrebbe esserele utile intraprendere un percorso psicologico per approfondire tale situazione.Cordialmente

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Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buongiorno, è evidente che ha intrapreso un percorso diagnostico molto completo per capire l'origine dei suoi sintomi, e posso comprendere la sua frustrazione nel non trovare una risposta chiara.

Da ciò che descrive, i sintomi sembrano essere correlati a uno stato di ansia e stress, confermato anche dai vari specialisti consultati. È importante sottolineare che l'ansia può manifestarsi in molte forme e con sintomi fisici molto reali, anche quando non ci sentiamo consapevolmente stressati.

Il nostro corpo e la nostra mente sono strettamente interconnessi, e a volte possiamo non renderci conto del livello di stress accumulato. Il fatto che i sintomi persistano nonostante lei non si senta particolarmente stressato potrebbe dipendere da una risposta fisiologica del suo corpo allo stress prolungato. Inoltre, l'attenzione costante ai sintomi può contribuire a mantenerli o addirittura a intensificarli.

Le consiglio di approfittare delle vacanze per dedicarsi al riposo e al rilassamento. Cerchi di praticare attività che la rilassano e che le piacciono, come passeggiate all'aria aperta, meditazione o semplicemente del tempo di qualità con la famiglia.

Al suo rientro, potrebbe essere utile continuare a esplorare tecniche di gestione dello stress e dell'ansia, magari attraverso un percorso psicologico il quale può aiutarla a capire meglio le cause sottostanti del suo stress e a sviluppare strategie efficaci per gestirlo. Inoltre, praticare regolarmente attività fisica e tecniche di rilassamento può fare una grande differenza nel migliorare il suo benessere generale.

Se ha ulteriori domande o ha bisogno di supporto, non esiti a contattarmi.

Le auguro una serena vacanza e un pronto miglioramento.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Camilla Persico
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Buongiorno, ciò che descrive sembra indicare una forte componente di ansia e stress, che possono manifestarsi anche a livello fisico senza che ne siamo completamente consapevoli. Nella terapia breve strategica, si lavora per interrompere il ciclo dei pensieri focalizzati sui sintomi fisici, spesso alimentati dalla paura. Un suggerimento pratico potrebbe essere provare a distogliere l'attenzione dai sintomi attraverso brevi azioni che interrompano il pensiero ricorrente, come tecniche di rilassamento o piccole attività piacevoli. Durante la vacanza, provi a osservare se il cambiamento di ambiente e abitudini allevia i sintomi. Al rientro, potrebbe essere utile esplorare con uno specialista se vi è una modalità più profonda per gestire lo stress non riconosciuto.
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Dott. Ivan De lucia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ovada
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione e la complessità della situazione che sta vivendo. I sintomi che descrive, come i giramenti di testa, la tensione muscolare e la difficoltà di concentrazione, possono essere legati a un accumulo di stress e ansia. È comune che lo stress cronico si manifesti con sintomi fisici, anche quando non ci si sente consapevolmente stressati.
Il corpo e la mente sono strettamente interconnessi. L'ansia può attivare il sistema nervoso simpatico, causando una serie di reazioni fisiologiche come l'aumento della tensione muscolare, i giramenti di testa e i disturbi del sonno. Anche se i suoi esami medici non hanno rilevato nulla di preoccupante, i sintomi che sta sperimentando sono reali e meritano attenzione.
La sua decisione di prendersi una pausa e andare in vacanza è un ottimo passo per ridurre lo stress. Tuttavia, è importante considerare che il solo riposo potrebbe non essere sufficiente per risolvere completamente i sintomi. Potrebbe essere utile esplorare tecniche di gestione dello stress, come la mindfulness, la respirazione profonda e l'attività fisica regolare, che possono aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il benessere generale.
Le suggerisco anche di considerare una consultazione psicologica per approfondire le sue preoccupazioni e sviluppare strategie personalizzate per gestire l'ansia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace nel trattare i disturbi d'ansia, aiutando a identificare e modificare i pensieri negativi e le reazioni emotive.
Se desidera fissare un appuntamento, anche online, sarò lieto di aiutarla a esplorare queste opzioni e a trovare un percorso di benessere che funzioni per lei. Non esiti a contattarmi per ulteriori domande o per prenotare una consultazione.
Cordialmente,

Dott. Ivan De Lucia
Dott.ssa Manuela Munafò
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Catania
Capisco la frustrazione che stai vivendo nel cercare di comprendere l’origine dei tuoi sintomi, soprattutto dopo aver seguito un lungo percorso diagnostico con esami e visite specialistiche senza riscontri significativi.

Dal quadro che descrivi, sembra che i sintomi (giramenti di testa, difficoltà di concentrazione, tensione al collo, sospiri frequenti) possano essere collegati a stress e ansia, come ipotizzato dai medici che ti hanno seguito. È importante notare che lo stress psicologico e l’ansia non sempre si manifestano con sintomi che sono immediatamente riconoscibili come "stressati". A volte, il corpo può somatizzare lo stress in modi più sottili, come nel tuo caso, con sintomi fisici persistenti che non sembrano legati a cause fisiche evidenti.

Anche se non ti senti "stressato" nel senso tradizionale, la mente può essere sottoposta a una tensione psicologica che non è sempre consapevole. La paura e l'incertezza che i sintomi non migliorano, così come il pensiero costante alla loro presenza, possono perpetuare il ciclo di ansia. A volte, l'anticipazione del miglioramento (come con l’avvicinarsi delle ferie) può in realtà aumentare la preoccupazione, creando un "circolo vizioso" in cui il corpo continua a rispondere in modo ansioso anche se la causa esterna sembra meno presente.

Cosa puoi fare?

Continuare con le ferie e il "distacco": Le ferie potrebbero aiutarti a ridurre la tensione e a staccare dalla routine quotidiana. Anche se i sintomi non spariscono immediatamente, un cambiamento nell'ambiente e una pausa dal lavoro potrebbero permetterti di rilassarti un po' e osservare se c'è qualche miglioramento nel lungo periodo.

Mindfulness e respirazione profonda: Potresti provare tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione profonda, meditazione o mindfulness per aiutare a gestire meglio l'ansia e "reimparare" ad ascoltare il corpo senza amplificare i sintomi.

Attività fisica regolare: Come suggerito dalla visita neurologica, praticare attività fisica (anche una passeggiata quotidiana) aiuta a ridurre lo stress fisico e psicologico e favorisce il benessere generale.

Rivalutare lo stress psicologico e i pensieri: A volte può essere utile parlare con un terapeuta, specialmente un professionista specializzato in gestione dello stress o psicoterapia, per esplorare più a fondo la causa sottostante dei tuoi sintomi e imparare come interrompere il ciclo di preoccupazione.

Anche se il percorso diagnostico non ha evidenziato nulla di grave, il tuo corpo sta manifestando dei segnali che vanno presi sul serio. A volte i sintomi fisici legati allo stress possono persistere anche quando il carico emotivo sembra minore, ed è importante continuare a monitorare la situazione e consultare regolarmente i medici per eventuali aggiustamenti.

Ti auguro una buona vacanza e spero che tu possa trovare il tempo di rilassarti. Se i sintomi persistono anche dopo la pausa, ti consiglio di continuare a esplorare possibili soluzioni psicologiche, in modo da affrontare anche l’aspetto emotivo sottostante.
Dott.ssa Virginia Maria Borsa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Milano
Buongiorno,
spesso il nostro corpo si fa teatro dei nostri conflitti interni, diventando anche un possibile canale di comunicazione. Il corpo parla un suo linguaggio ma spesso è anche un portavoce di messaggi della nostra psiche. Lei mi sembra in ascolto del corpo e dei messaggi che manda ma forse in certi momenti può essere anche utile cambiare linguaggio e provare ad entrare più in contatto anche con ciò che non è apparentemente corporeo, ovvero la nostra psiche.
Spesso lo stress è uno stato che si origina da una condizione esterna ma riguarda sempre la nostra interiorità e il rapporto tra la nostra interiorità e l’esterno. La vacanza è un ottimo momento per riprendere energie e prendere delle distanze dalla quotidianità che a volte ci attanaglia.
Tuttavia, qualora lo ritenesse utile, consiglio magari di svolgere dei colloqui psicologici ed entrare magari più in relazione con ciò che accade nella “sua testa” come l’ha menzionata lei.
Dott.ssa Serena Grassi
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Milano
Salve,
La sintomatologia che ha riportato, avendo già escluso altre possibili cause, può essere compatibile con una sintomatologia ansiosa. I sintomi da lei descritti, come difficoltà di concentrazione, lievi giramenti di testa, tensione e il pensiero costantemente focalizzato sulla sintomatologia, sono infatti tipici di uno stato ansioso. A mio avviso potrebbe essere utile considerare l'inizio di un percorso di psicoterapia. Questo non solo per dare un senso alla sintomatologia, ma anche, in un’ottica più ampia, per comprendere meglio alcuni suoi modi di essere e affrontare eventuali difficoltà o situazioni di stress in maniera più funzionale.
Un caro saluto

Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buongiorno,

quanto descrivi è una situazione che, pur essendo complessa e preoccupante, trova una spiegazione molto frequente in condizioni legate allo stress e all’ansia. È comprensibile sentirsi spaventati quando compaiono sintomi fisici persistenti e insoliti: i giramenti di testa, la tensione cervicale, la difficoltà di concentrazione e i sospiri frequenti sono tutti segnali che il corpo può produrre in risposta a stress prolungato, anche se apparentemente “non ci si sente stressati”. Questo accade perché il nostro cervello e il sistema nervoso autonomo possono reagire a stimoli psicologici in modo automatico, generando sintomi fisici, senza che la mente cosciente sia pienamente consapevole del livello di tensione accumulato.

Il fatto che i tuoi esami medici – ematici, ecografie, cardiologici, neurologici e vestibolari – risultino nella norma è un elemento molto rassicurante: esclude, almeno sulla base dei controlli finora effettuati, cause organiche gravi. Tuttavia, la persistenza dei sintomi può mantenere uno stato di ipervigilanza e paura, che a sua volta amplifica il disagio: più ci preoccupiamo dei sintomi, più il corpo li manifesta. È un circolo che può sembrare paradossale, perché anche quando ci sentiamo relativamente rilassati o in vacanza, il corpo continua a reagire a questa “memoria dello stress” accumulato.

Prendere coscienza di questo meccanismo è un primo passo fondamentale. Non significa che i sintomi siano “immaginari”, ma che hanno una causa reale nel funzionamento del sistema nervoso, spesso legata a stress, ansia e tensioni muscolari croniche. Strategie come attività fisica regolare, esercizi di respirazione, momenti di pausa consapevole e gestione dello stress possono aiutare a interrompere gradualmente questo circolo. La vacanza imminente è un’opportunità preziosa: il distacco dagli impegni quotidiani, il cambiamento di contesto e la riduzione di stimoli stressanti possono favorire un miglioramento, anche se non sempre immediato o completo.

Se al rientro i sintomi persistono o generano forte disagio, potrebbe essere utile valutare un percorso psicologico mirato alla gestione dell’ansia somatizzata. In questo percorso si lavora non solo sulla consapevolezza dei sintomi e sulla riduzione dello stress, ma anche su come interrompere il circolo di attenzione ossessiva verso il corpo, che spesso mantiene le manifestazioni fisiche.

In sintesi, è del tutto plausibile che i tuoi sintomi siano espressione di stress e ansia accumulata, che il corpo continua a manifestare anche quando la mente razionale percepisce un momento di tranquillità. Prendere una pausa, favorire il rilassamento, osservare i segnali senza giudicarli e, se necessario, ricorrere a un supporto psicologico, sono le strategie più efficaci per affrontare questa situazione.

Se vuoi sono a disposizione per alcuni esercizi pratici di neuropsicologia e mindfulness specifici per ridurre giramenti di testa, tensione cervicale e ipervigilanza, da poter sperimentare durante la vacanza e dopo.
Saluti

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