Buongiorno. Sono una ragazza di 25 anni. Dal 2012 (quindi da almeno 7 anni..) sono presenti al tatto

7 risposte
Buongiorno. Sono una ragazza di 25 anni. Dal 2012 (quindi da almeno 7 anni..) sono presenti al tatto dei linfonodi ingrossati sul lato destro del collo, uno in particolare è facilmente individuabile al tatto e mobile. Non ho particolari dolori ( a volte un po’ fastidio) e non accuso altri sintomi. Mi sono rivolta al medico di base ancora anni fa per poi fare varie ecografie al collo, ne ho fatta più di una per “monitorare” l’andamento dei linfonodi.
Nell’ultima il medico scrive:
“In sede laterocervicale bilateralmente sono presenti alcuni linfonodi ingranditi con morfologia di tipo reattivo, i maggiori a destra di 11-15mm (II livello), il maggiore a sinistra di 20 mm (II livello). Diagnosi linfoadenopatia reattiva.”
Quindi capisco che insomma ho dei linfonodi reattivi, di cui uno palpabile è sicuramente presente da 7 anni (l’unico di cui mi ero accorta).
Il fatto che sia presente da molti anni da una parte è rassicurante, perché immagino che se fosse stato qualcosa di grave sarebbe cambiato di conformazione ingrandito, ci sarebbero stati altri sintomi etc...però dall’altro lato mi chiedo se sia possibile che un linfonodo rimanga reattivo e quindi palpabile per così tanto tempo. Quale potrebbe essere la causa?
Nessun ecografo o medico che ho consultato mi ha consigliato una biopsia. Quindi volevo qualche altro parere, e sapere se in caso sia necessaria una biopsia o altri tipi di esami, più che altro per capirne la causa.

Ringrazio in anticipo chi mi saprà dare qualche parere o consiglio.
buongiorno come dice stesso la terminologia un linfonodo reattivo reagisce ad un insulto di origine infiammatoria (batterica? virale? autoimmune?). quindi razionalmente se persistono come tali sarebbe opportuno ricercare la causa di tale reattività in sede loco regionale. indaghi la tiroide perche' i processi infiammatori autoimmuni e non di tale ghiandola provocano esattamente quello che lei denuncia

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Buongiorno
Può capitare che dei linfonodi reattivi rimangano presenti anche per molti anni...se chi ha eseguito l’ecografia ha ritenuto fosse chiaramente reattivo non mi preoccuperei della natura della formazione piuttosto di stabilire se c’è una causa alla base di questa “reazione” del sistema immunitario.
Io non mi preoccuperei, proprio perché lamenta il fatto da molto tempo e nulla si è modificato nel frattempo. Immagino anche che il suo curante abbia escluso eventuali altre cause alla base della "reattività" al di là di una tireopatia e quindi resti solo da eseguire una visita endocrinologica (se non lo ha fatto già) per esplorare la funzione tiroidea e l'eventuale presenza di autoimmunità che può spiegare in effetti ampiamente il fenomeno..... Fare una biopsia per risolvere definitivamente il dubbio, poi, non sarebbe comunque un problema ma chi la ha esaminata finora voleva forse evitarle, essendo donna, un'incisione locale con eventuale piccola cicatrice residua.
Per la sua età e una linfopatia datata è difficilissimo pensare ad una neoplasia, per cui le consiglio di far asportare un linfonodo ingrossato che tra l'altro è una cosa semplicissima e non lascia tracce( deturpanti-cicatrice1-2 cm.).Una diagnosi esatta isto-citologica la può tranquillizzare definitivamente.
Difficile risalire, soprattutto a distanza di anni, alla causa che ha provocato la "giusta" reazione linfonodale che lei descrive (un banale ascesso dentario, una tonsillite, una tiroidite.....) Se peraltro ecografisti e medici che hanno valutato di persona il problema non le hanno mai suggerito una biopsia dormirei sonni tranquilli, il suggerimento però è quello di trasmettere al medico curante questi suoi dubbi perché possa darle tutte le rassicurazioni del caso
Nella pratica quotidiana è molto frequente leggere nei referti ecografici del collo la descrizione di linfonodi reattivi, che sono delle sentinelle con il compito di difendere la gola (tonsille, faringe, laringe) dagli agenti infettanti , sempre molto attivi sopratutto nei mesi invernali. A volte, a causa del "carico di lavoro" a cui sono sottoposti possono ingrandirsi (linfonodi ipertrofici) e diventare palpabili o visibili, ma stanno solo facendo il loro lavoro.
Buonasera. Il quadro di stabilita' dei linfonodi negli anni depone sicuramente per un ingrossamento benigno anche in relazione al fatto che sicuramente saranno stati controllati in precedenza gli indici di flogosi e di patologia autoimmunitaria con specifiche indagini di laboratorio. Inoltre gia' le ecografie e l'anamnesi personale avrebbero sicuramente spinto i colleghi che la seguono ad ulteriori approfondimenti. Deve solo monitorare nel tempo le caratteristiche ecografiche dei linfonodi e rapportarli a quelle precedenti. saluti

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