Buongiorno, Sono un uomo di 50 anni e da circa un anno e mezzo soffro di ansia, depressione, reflus

9 risposte
Buongiorno,
Sono un uomo di 50 anni e da circa un anno e mezzo soffro di ansia, depressione, reflusso esofageo e da una pressione alla tempia destra. L’anno scorso, una risonanza magnetica e tanti esami neurologici ma senza risultati. Sono seguito da una psicologa una volta alla settimana. Ci tengo a precisare che non ho dolore alla tempia ma pressione. Ho preso diversi analgesici e pillole per emicrania ma senza risultati. Volevo chiedere come posso tornare a stare bene e non avere più questa pressione. Cosa mi suggerite? Grazie e cordiali saluti.
Dr. Alessio Fogliamanzillo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Casagiove
Il quadro che descrive è piuttosto generico, non è possibile aiutarla online adeguatamente. Posso dirle che i sintomi sono spiegabili come risultato di una sindrome ansiosa, quindi, dati i risultati neurologici che indica, direi che il percorso con la psicologa è adeguato

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Dott.ssa Sabrina Ulivi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pistoia
Il percorso psicologico è sicuramente una valida strada. Affiancare a questo un intervento legato a Tecniche di Neuroimmunomodulazione potrebbe facilitare la gestione dei sintomi che lei descrive.
Dott. Pietro Trisciuzzi
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Fasano
Se i risultati diagnostici risultano tutti negativi, direi che ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa, sarebbe meglio se fosse uno psicoterapeuta adeguatamente formato sul problema lamentato.
Dott.ssa Emanuela Inguscio
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Milano
Gentile, rispetto alle problematiche che descrive e considerando che dagli esami neurologici non è stato riscontrato nulla e non le hanno indicato ipotesi diagnostiche di natura organica, un percorso psicoterapeutico è sicuramente una strada utile.
È importante che si senta a proprio agio all’interno della relazione terapeutica e che si senta libero di parlare col suo terapeuta del percorso che state percorrendo insieme. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
gli esami sono andati bene e questa è una buona notizia.
La cattiva è che le cause sono psicologiche, dico cattiva perchè ciò implica molto più impegno rispetto ad una terapia farmacologica o un piccolo intervento.
Ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa e le chiedo.. è anche psicoterapeuta?
C'è una bella differenza, la invito ad informarsi, il terapeuta ha acquisito strumenti idonei per fare "terapia" lo psicologo per legge può supportare, formare, etc etc ma non può fare terapia. Penso che a lei serva una terapia.
Le consiglio quindi un terapeuta (psicoterapeuta) specializzato in ipocondria e somatizzazioni con il quale con metodiche idonee iniziare una terapia.

Spero di esserle stata utile.
Cordiali saluti.
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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Capisco che lei stia attraversando un periodo difficile a causa di ansia, depressione, reflusso esofageo e pressione alla tempia destra. In una terapia breve strategica, potremmo lavorare insieme per identificare le cause di queste condizioni e sviluppare strategie pratiche per affrontarle. Potremmo concentrarci sulla gestione dello stress e sull'apprendimento di tecniche di rilassamento per ridurre l'ansia e alleviare la pressione alla tempia. Inoltre, potremmo esplorare modelli di pensiero negativo che potrebbero contribuire alla sua depressione e lavorare su nuove prospettive e abitudini mentali più positive. Collaboreremo per trovare soluzioni efficaci e personalizzate per aiutarla a tornare al benessere emotivo e fisico.
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buongiorno, comprendo quanto questa situazione possa essere per lei difficile e faticosa. Le suggerirei di proseguire con motivazione e costanza il percorso psicologico iniziato, è la strada più corretta per i sintomi che descrive avendo giustamente escluso una possibile causa organica. Se ne avesse la necessità in futuro sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott. Dario Papa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ferrara
Gentilissimo/a, la pressione alla tempia che descrive, soprattutto in assenza di riscontri neurologici, potrebbe essere legata alla tensione muscolare, spesso associata a stati d’ansia e stress cronico. Quando il sistema nervoso è sotto pressione per lungo tempo, può generare sintomi fisici persistenti, come la sensazione di oppressione alla testa (non raramente cefalea tensiva).
Il fatto che gli analgesici e i farmaci per l’emicrania non abbiano funzionato rafforza l’ipotesi che non si tratti di un problema puramente fisico, ma di una manifestazione psicosomatica. Questo non significa che il sintomo “sia nella sua testa”, ma che il corpo sta reagendo a uno stato di tensione costante.
Oltre ad un sostegno psicologico, potrebbe valutare approcci complementari come:
- Tecniche di rilassamento (training autogeno, meditazione, biofeedback) per ridurre la tensione muscolare.
- Fisioterapia o osteopatia per sciogliere eventuali contratture a livello cervicale e temporale.
- Attività fisica regolare per scaricare lo stress e migliorare il tono dell’umore.
- Anche una corretta alimentazione ricca in vegetali è certamente essenziale per motivi che risulterebbero pleonastici dover spiegare.
Se sente che la terapia attuale non sta dando i risultati sperati, potrebbe essere utile integrare il percorso con un supporto medico specializzato, come un neuropsichiatra o uno psichiatra, per valutare eventuali opzioni farmacologiche mirate. Non deve convivere con questo disagio: con il giusto approccio, il sintomo può migliorare.
Augurandole una risoluzione del problema, rimango a sua disposizione per un eventuale supporto psicologico.

Dott. Dario Papa.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buongiorno,

la sensazione di pressione alla tempia che descrive, insieme a ansia, depressione e reflusso, può avere diverse componenti. Il fatto che gli esami neurologici siano risultati nella norma e che non ci sia dolore intenso fa pensare che una parte del sintomo possa essere collegata a tensione muscolare e stress cronico. La pressione localizzata spesso deriva da tensioni nei muscoli del collo, delle spalle o del cranio, e può essere amplificata dall’ansia e dalla costante attenzione al sintomo.

Il percorso più efficace in questi casi è integrato: continuare il sostegno psicologico che già segue, con tecniche mirate alla gestione dell’ansia e della percezione corporea, può aiutare a ridurre la tensione interna che genera il sintomo. Parallelamente, attività di rilassamento muscolare, stretching, esercizi di respirazione e tecniche di mindfulness possono alleviare la sensazione di pressione. Anche una valutazione fisioterapica o osteopatica mirata al collo e alle spalle può essere utile per sciogliere tensioni croniche.

Saluti, resto a disposizione per un percorso neuropsicologico integrato e personalizzato, volto a ridurre ansia, tensione muscolare e migliorare il benessere generale, aiutandola a recuperare una sensazione di leggerezza e benessere quotidiano.

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