Buongiorno, Sono un ragazzo di anni 26, a seguito di un incidente stradale ho subito un intervento
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Buongiorno,
Sono un ragazzo di anni 26,
a seguito di un incidente stradale ho subito un intervento di osteosintesi alla caviglia (frattura trimalleolare scomposta) con placca viti e una placca al malleolo posteriore con filo. Il tutto risale al 10/08/2025 con dimissione il 14/08/2025 senza alcuna complicazione. Ho effettuato 4 visite ortopediche sia dal primario che mi ha operato e sia da un altro ortopedico dove ho ricevuto pareri discordanti in merito, chi mi diceva di poter tornare a lavoro l’indomani e chi mi ha detto di dover continuare fisioterapia per la rieducazione del passo perché ancora zoppico leggermente.(effettuate 50 sedute e il fisiatra ed i fisioterapisti mi hanno riferito fossero più che sufficienti + palestra con personal trainer per rinforzo muscolare + piscina + massaggi linfodrenanti). Ad oggi da una settimana sono rientrato a lavoro (ufficiale della marina) con qualche fastidio residuo (zoppia accentuata al mattino e alla sera, leggera durante la giornata, continue fitte ai nervi zona alluce/ collo del piede, piede pesante e stanco - sto assumendo nicetile 2 volte al dì). Vorrei un parere se è normale riscontrare ancora questi fastidi a livello nervoso e soprattutto se è normale questa leggera zoppia e leggere limitazioni a livello di forza ed equilibrio, come ad esempio affondo mono podalico limitato o durante la salita delle scale faccio forza sulla pianta del piede danneggiato anziché sulla punta come col piede buono.
Spero in una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
Sono un ragazzo di anni 26,
a seguito di un incidente stradale ho subito un intervento di osteosintesi alla caviglia (frattura trimalleolare scomposta) con placca viti e una placca al malleolo posteriore con filo. Il tutto risale al 10/08/2025 con dimissione il 14/08/2025 senza alcuna complicazione. Ho effettuato 4 visite ortopediche sia dal primario che mi ha operato e sia da un altro ortopedico dove ho ricevuto pareri discordanti in merito, chi mi diceva di poter tornare a lavoro l’indomani e chi mi ha detto di dover continuare fisioterapia per la rieducazione del passo perché ancora zoppico leggermente.(effettuate 50 sedute e il fisiatra ed i fisioterapisti mi hanno riferito fossero più che sufficienti + palestra con personal trainer per rinforzo muscolare + piscina + massaggi linfodrenanti). Ad oggi da una settimana sono rientrato a lavoro (ufficiale della marina) con qualche fastidio residuo (zoppia accentuata al mattino e alla sera, leggera durante la giornata, continue fitte ai nervi zona alluce/ collo del piede, piede pesante e stanco - sto assumendo nicetile 2 volte al dì). Vorrei un parere se è normale riscontrare ancora questi fastidi a livello nervoso e soprattutto se è normale questa leggera zoppia e leggere limitazioni a livello di forza ed equilibrio, come ad esempio affondo mono podalico limitato o durante la salita delle scale faccio forza sulla pianta del piede danneggiato anziché sulla punta come col piede buono.
Spero in una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
Buonasera, ha fatto molto lavoro, sarebbe interessante sapere se ha fatto anche dei trattamenti con uso di tecniche riarticolatorie per riequilibrare il mortaio tibiale e il medio piede, le sensazioni che riferisce potrebbero essere causate da sublussazioni articolari ancora non risolte che fanno lavorare male il piede e amplificano anche ulteriori lievi esiti di frattura e osteosintesi. Cordiali saluti Massimo Ottonello
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Buonasera,
anzitutto complimenti per il lavoro svolto finora, non è facile essere così costanti. Detto questo, è normalissimo che dopo poco più di 3 mesi ci sia ancora qualche punto su cui dover lavorare: il tempo di guarigione per una frattura si considera effettivo ad 1 anno dall'evento (siamo a 3-4 mesi!). Le consiglio quindi, per ottimizzare il recupero, di proseguire con la fisioterapia, magari con una minor frequenza rispetto al passato, ma in modo tale da continuare a lavorare ed eliminare così completamente questi fastidi residui. In bocca al lupo!
anzitutto complimenti per il lavoro svolto finora, non è facile essere così costanti. Detto questo, è normalissimo che dopo poco più di 3 mesi ci sia ancora qualche punto su cui dover lavorare: il tempo di guarigione per una frattura si considera effettivo ad 1 anno dall'evento (siamo a 3-4 mesi!). Le consiglio quindi, per ottimizzare il recupero, di proseguire con la fisioterapia, magari con una minor frequenza rispetto al passato, ma in modo tale da continuare a lavorare ed eliminare così completamente questi fastidi residui. In bocca al lupo!
Buongiorno, sicuramente ha avuto un infortunio non di poco conto che richiede quindi un po' di tempo per riprendersi, è importante continuare la sedute di fisioterapia (magari con un collega specializzato nell'esercizio terapeutico) per rinforzare la fascia plantare , estensori e flessori delle dita, i tibiali e peronieri , non con sedute ravvicinate ma diluite (esempio 1 volta a settimana/ 2 settimane) in modo che ad ogni seduta si faccia il punto della situazione e si evolvano gli esercizi o si aumenti il carico degli stessi, la zoppia purtroppo, per questi tipi di interventi, può perdurare per qualche mese perché le placche alterano la biomeccanica dell'articolazione ed il corpo deve abituarsi.
Le fitte ai nervi che sente, sono semplicemente i muscoli deboli che non riescono ad assorbire tutto il peso e devono dare segnale in qualche modo, invece per il piede stanco / rigido è normale prassi per questi tipi di interventi, agli inizi.
Le fitte ai nervi che sente, sono semplicemente i muscoli deboli che non riescono ad assorbire tutto il peso e devono dare segnale in qualche modo, invece per il piede stanco / rigido è normale prassi per questi tipi di interventi, agli inizi.
Buonasera, i colleghi avranno seguito sicuramente i protocolli dedicati dopo attenta valutazione. A 4 mesi dall'intervento è normale che possano esserci ancora dei deficit di forza e sensibilità, il tutto è molto soggettivo e per darle un parere corretto occorrerebbe una valutazione in presenza, ma direi che è tutto nella norma. Continui con la fisioterapia, ma mi raccomando si rivolga a colleghi laureati in fisioterapia.
Saluti
Saluti
Buonasera,
grazie per la domanda.
Personalmente credo che le limitazioni articolari possano tranquillamente essere causate dall'osteosintesi (dipende come sono posizionati gli elementi) ed eventualmente anche da come si sono "risaldati" i frammenti ossei, avendo subito una frattura scomposta.
La zoppia e il deficit di forza potrebbero essere legati alla sintomatologia neurale (ci sono nervi con un compito più motorio e nervi con un compito più sensoriale); il fatto che sia accentuata la mattina/sera potrebbe nascondere una problematica più a carico della circolazione, la sera invece potrebbe essere anche questione di "stanchezza"; magari 50 sedute non erano sufficienti o magari non è stata individuata la vera causa della zoppia
grazie per la domanda.
Personalmente credo che le limitazioni articolari possano tranquillamente essere causate dall'osteosintesi (dipende come sono posizionati gli elementi) ed eventualmente anche da come si sono "risaldati" i frammenti ossei, avendo subito una frattura scomposta.
La zoppia e il deficit di forza potrebbero essere legati alla sintomatologia neurale (ci sono nervi con un compito più motorio e nervi con un compito più sensoriale); il fatto che sia accentuata la mattina/sera potrebbe nascondere una problematica più a carico della circolazione, la sera invece potrebbe essere anche questione di "stanchezza"; magari 50 sedute non erano sufficienti o magari non è stata individuata la vera causa della zoppia
Buongiorno, dopo una frattura trimalleolare scomposta con osteosintesi è del tutto normale avere ancora, a distanza di mesi, una lieve zoppia, rigidità al mattino/sera, fitte nervose all’alluce o al dorso del piede e difficoltà negli esercizi in monopodalico o nella spinta in punta. Il recupero completo richiede spesso 6–12 mesi.
Questi sintomi dipendono da rigidità articolare residua, forza e propriocezione non ancora pienamente recuperate e da una possibile sofferenza nervosa che migliora gradualmente (il Nicetile può essere utile).Continui con Fisioterapia ed esercizi specifici di mobilità, forza e equilibrio; la situazione descritta rientra in un decorso normale, salvo peggioramenti importanti. Rimango a disposizione
Questi sintomi dipendono da rigidità articolare residua, forza e propriocezione non ancora pienamente recuperate e da una possibile sofferenza nervosa che migliora gradualmente (il Nicetile può essere utile).Continui con Fisioterapia ed esercizi specifici di mobilità, forza e equilibrio; la situazione descritta rientra in un decorso normale, salvo peggioramenti importanti. Rimango a disposizione
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