buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni che ad inizio marzo durante una lezione all'università ho inc
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buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni che ad inizio marzo durante una lezione all'università ho incominciato ad avvertire una sensazione stranissima, tipo come delle fortissimi vertigini, infatti sono uscito e sono tornato a casa, da li in poi è iniziato l inferno che ancora non è terminato purtroppo, ho fatto varie visite (vestibolari,oculista,fisiatrica in cui l unica cosa che hanno verificato è che ho un deficit posturale che pero non penso giustifichi questi sintomi anche perchè dopo delle sedute di rieducazione posturale la situazione era cambiata di pochissimo ), una radiografia in cui viene detto:
"RX DELLA COLONNA VERTEBRALE E DEL BACINO SOTTO CARICO
Esame eseguito con proiezioni sotto carico.
Scoliosi strutturata ‘ad S’ del rachide dorso-lombare.
Sul piano sagittale è raddrizzata la fisiologica lordosi cervicale, accentuate la cifosi dorsale e la lordosi lombare.
Non significativa asimmetria del bacino.
Conservata l’altezza dei metameri in esame e la densità ossea."
e una risonanza magnetica al rachide cervicale il cui referto recita:
"Lo studio è stato eseguito con tomografo ad alto campo da 1.5 Tesla con sequenze, acquisite in piani multipli, TSE dipendenti dal T1 e dal T2, anche con saturazione del segnale del grasso.
Si documenta, pur nei limiti dell’acquisizione clinostatica, relativa deformazione asimmetrica dei forami di coniugazione, come da deviazione scoliotica dx convessa dorsale prossimale con curva controlaterale, a parziale compenso cervicale.
Regolare la morfo-volumetria dei somi e dei dischi.
Non alterazioni di segnale nel loro contesto.
Contenuti lunghi e margini somatici i dischi in esame.
Non focali stenosi del canale vertebrale cervicale.
Regolare la morfo-volumetria i margini ed il segnale della corda neurale prossimale."
Ad oggi la situazione è migliorata di poco, la sensazione più fastidiosa è quella di non essere lucido ed avere la testa confusa, questi sintomi non passano mai e variano da momenti in cui questa sensazione è molto forte a momenti in cui è più lieve ma di esserci c è sempre e non mi da mai pace, oltre a questo non riesco a concentrarmi e applicarmi infatti non riesco più a studiare perchè è come se vedessi ma non riuscissi a comprendere(come se la mia testa fosse tra le nuvole ). questo mi ha portato a perdere la mia quotidianità perchè avendo costantemente questa sensazione non mi fa stare tranquillo quando esco(infatti esco poco e niente e sto sempre a casa ) . inoltre oltre a questa sensazione ho il collo completamente bloccato e quando lo inclino di pochissimo verso destra mi tira tantissimo nonostante abbia fatto dei massaggi cervicali in cui mi veniva detto che muscolarmente ero più sciolto.
Cosa posso fare adesso dato che ho già ho perso un anno di università e ad ottobre inizia il nuovo anno accademico e in queste condizioni non posso fare niente.
p.s. a marzo ho avvertito questi sintomi ma a inizio febbraio mi sono svegliato un giorno col collo completamente bloccato verso destra senza che potessi muoverlo completamente, poi piano piano con delle creme sono riuscito ad alleviare questo fastidio che comunque è durato una decina di giorni e sempre a marzo ho avuto un importante momento di stress e ansia a causa di un esame (esame che ho svolto con questo fastidio al collo non passato del tutto). non so se potesse centrare però ho provato ad essere più chiaro e preciso possibile.
"RX DELLA COLONNA VERTEBRALE E DEL BACINO SOTTO CARICO
Esame eseguito con proiezioni sotto carico.
Scoliosi strutturata ‘ad S’ del rachide dorso-lombare.
Sul piano sagittale è raddrizzata la fisiologica lordosi cervicale, accentuate la cifosi dorsale e la lordosi lombare.
Non significativa asimmetria del bacino.
Conservata l’altezza dei metameri in esame e la densità ossea."
e una risonanza magnetica al rachide cervicale il cui referto recita:
"Lo studio è stato eseguito con tomografo ad alto campo da 1.5 Tesla con sequenze, acquisite in piani multipli, TSE dipendenti dal T1 e dal T2, anche con saturazione del segnale del grasso.
Si documenta, pur nei limiti dell’acquisizione clinostatica, relativa deformazione asimmetrica dei forami di coniugazione, come da deviazione scoliotica dx convessa dorsale prossimale con curva controlaterale, a parziale compenso cervicale.
Regolare la morfo-volumetria dei somi e dei dischi.
Non alterazioni di segnale nel loro contesto.
Contenuti lunghi e margini somatici i dischi in esame.
Non focali stenosi del canale vertebrale cervicale.
Regolare la morfo-volumetria i margini ed il segnale della corda neurale prossimale."
Ad oggi la situazione è migliorata di poco, la sensazione più fastidiosa è quella di non essere lucido ed avere la testa confusa, questi sintomi non passano mai e variano da momenti in cui questa sensazione è molto forte a momenti in cui è più lieve ma di esserci c è sempre e non mi da mai pace, oltre a questo non riesco a concentrarmi e applicarmi infatti non riesco più a studiare perchè è come se vedessi ma non riuscissi a comprendere(come se la mia testa fosse tra le nuvole ). questo mi ha portato a perdere la mia quotidianità perchè avendo costantemente questa sensazione non mi fa stare tranquillo quando esco(infatti esco poco e niente e sto sempre a casa ) . inoltre oltre a questa sensazione ho il collo completamente bloccato e quando lo inclino di pochissimo verso destra mi tira tantissimo nonostante abbia fatto dei massaggi cervicali in cui mi veniva detto che muscolarmente ero più sciolto.
Cosa posso fare adesso dato che ho già ho perso un anno di università e ad ottobre inizia il nuovo anno accademico e in queste condizioni non posso fare niente.
p.s. a marzo ho avvertito questi sintomi ma a inizio febbraio mi sono svegliato un giorno col collo completamente bloccato verso destra senza che potessi muoverlo completamente, poi piano piano con delle creme sono riuscito ad alleviare questo fastidio che comunque è durato una decina di giorni e sempre a marzo ho avuto un importante momento di stress e ansia a causa di un esame (esame che ho svolto con questo fastidio al collo non passato del tutto). non so se potesse centrare però ho provato ad essere più chiaro e preciso possibile.
Bisogna valutare la capacità di adattamento/movimento della colonna e capire se prima degli episodi di vertigine ci sia stato qualche trauma che abbia portato alla compromissione della mobilità della colonna
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Buongiorno, la scoliosi è una deformità tridimensionale del rachide che altera la sua morfologia. Questa alterazione della struttura cervicale può modificare la posizione e la funzione di vertebre, legamenti e muscoli, influenzando negativamente anche le strutture che regolano l’equilibrio e l’orecchio interno, da cui possono derivare sintomi come vertigini e la sensazione di “testa confusa”. E' un sintomo che spesso a studio vediamo.
In particolare, la scoliosi cervicale, che può presentarsi come curva a C o a S, spesso avviene in compenso a curve dorsali, alterando la lordosi cervicale e creando tensioni muscolari e squilibri posturali. Questi squilibri possono interferire con la circolazione nervosa e sanguigna, influenzando la stabilità posturale e il senso dell’equilibrio.
Per questo motivo mi sento di consigliare un percorso associato che preveda:
a) Ginnastica posturale mirata per la scoliosi, correggendo e prevenendo il peggioramento della deformità vertebrale attraverso esercizi dedicati al riequilibrio muscolare e alla postura;
b) Trattamento osteopatico focalizzato su un riequilibrio preciso delle strutture cervicali e craniche, per alleviare le vertigini e bilanciare le tensioni muscolari e legamentose che possono influire sul sistema vestibolare e nervoso.
Questo approccio integrato, agendo sia sulla correzione posturale a lungo termine sia sul riequilibrio funzionale immediato, può aiutare a ridurre la sensazione di confusione e migliorare la qualità della vita e la funzionalità quotidiana.
In particolare, la scoliosi cervicale, che può presentarsi come curva a C o a S, spesso avviene in compenso a curve dorsali, alterando la lordosi cervicale e creando tensioni muscolari e squilibri posturali. Questi squilibri possono interferire con la circolazione nervosa e sanguigna, influenzando la stabilità posturale e il senso dell’equilibrio.
Per questo motivo mi sento di consigliare un percorso associato che preveda:
a) Ginnastica posturale mirata per la scoliosi, correggendo e prevenendo il peggioramento della deformità vertebrale attraverso esercizi dedicati al riequilibrio muscolare e alla postura;
b) Trattamento osteopatico focalizzato su un riequilibrio preciso delle strutture cervicali e craniche, per alleviare le vertigini e bilanciare le tensioni muscolari e legamentose che possono influire sul sistema vestibolare e nervoso.
Questo approccio integrato, agendo sia sulla correzione posturale a lungo termine sia sul riequilibrio funzionale immediato, può aiutare a ridurre la sensazione di confusione e migliorare la qualità della vita e la funzionalità quotidiana.
Buongiorno. A questo punto, dato ciò che riporti, suggerirei di integrare una valutazione osteopatica del cranio e dei visceri. Resto a disposizione, buona giornata
Buongiorno, ha fatto un sacco di visite ed esami. Non vedo particolari controindicazioni. Ho avuto diversi pazienti (anche della sua età) con gli stessi sintomi. In molti casi c'era una somatizzazione di stress/ansia che portava a forte rigidità cervicale ed a blocchi che causavano poi questi sintomi. Io le suggerisco di fare qualche trattamento osteopatico abbinato poi a della leggera attività fisica (ovviamente se il corpo lo permette). Dovrebbe risolvere nell'arco di 4-5 sedute massimo.
Resto a disposizione per chiarimenti.
Buona giornata
Resto a disposizione per chiarimenti.
Buona giornata
Salve, dovresti valutare la possibilità che tu non abbia una sublussazione dell'atlante (la prima vertebra cervicale). Potresti cominciare, come primo accertamento, ad effettuare una radiografia trans-orale di C1 per verificare se la posizione del dente dell'epistrofeo è simmetrica rispetto alle masse laterali dell'atlante. Fammi sapere. Fabrizio
Buongiorno, potrebbe provare delle sedute di osteopatia per migliorare le rigidità muscolari. Sicuramente l'ansia e lo stress provocano contratture muscolari. Sarebbe opportuno valutare anche uno psicologo per diminuire stress ed ansia legate allo studio e agli esami. Inoltre attività come lo yoga possono aiutarla sia per rilassarsi che per fare attività fisica blanda. Il movimento è importante non solo per la muscolatura ma anche per gli stati emotivi. Spero di esserle stata d'aiuto
Oltre alla scoliosi una cosa che può alterare la cervicale è il cuscino usato, io consiglio a tutti un cuscino in piuma d' oca che su Amazon per € 39,90 si può tranquillamente comprare, dopo aver cambiato il cuscino si può procedere con terapie alla cervicale, ma se si usa un cuscino sbaliato tutto quello che si fa viene svalutato da esso.
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi invii il suo numero di telefono su questo sito.
Senza impegno economico.
Grazie
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Grazie
Buongiorno, in base all'insorgenza, all'evoluzione, al carattere dei sintomi e all'assenza di problemi strutturali a livello della colonna cervicale, le percezioni da lei indicate possono essere sinonimo di stati tensivi della muscolatura profonda e medio profonda del rachide su base posturale. Per questo le consiglio vivamente una visita Osteopatica da associare a fisioterapia per limitare la chinesiofobia e ritornare alla sua normale routine.
Buongiorno, grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la tua esperienza. Capisco quanto questi sintomi possano essere invalidanti e difficili da gestire.
Dalla descrizione emerge una situazione complessa, con più fattori in gioco: la scoliosi, la rettilineizzazione cervicale, la rigidità del collo e il periodo di forte stress che hai vissuto possono aver contribuito a creare e mantenere questa condizione.
Hai già fatto bene ad eseguire accertamenti specialistici e radiologici. In casi come il tuo, è importante valutare l’approccio in maniera globale: da un lato con i medici, per escludere cause neurologiche/metaboliche e avere un inquadramento clinico preciso,
dall’altro con un percorso riabilitativo/osteopatico mirato, che possa lavorare sulla mobilità del rachide cervicale e dorsale, sull’equilibrio posturale e sul sistema neurovegetativo, che spesso si associa a sensazioni di “testa confusa” o vertigini.
Ti consiglierei di non fermarti, ma di affidarti a un professionista (osteopata o fisioterapista specializzato in ambito cranio-cervicale e vestibolare) che possa seguirti nel tempo e personalizzare il trattamento.
In parallelo, vista la persistenza dei sintomi, può essere utile anche confrontarsi nuovamente con un neurologo per completare l’iter diagnostico ed escludere altre possibili cause.
Con il giusto percorso spesso si riesce a migliorare la qualità della vita e recuperare gradualmente concentrazione e quotidianità. Non scoraggiarti: anche se il miglioramento finora è stato lento, con un approccio integrato si può ancora lavorare molto.
Dalla descrizione emerge una situazione complessa, con più fattori in gioco: la scoliosi, la rettilineizzazione cervicale, la rigidità del collo e il periodo di forte stress che hai vissuto possono aver contribuito a creare e mantenere questa condizione.
Hai già fatto bene ad eseguire accertamenti specialistici e radiologici. In casi come il tuo, è importante valutare l’approccio in maniera globale: da un lato con i medici, per escludere cause neurologiche/metaboliche e avere un inquadramento clinico preciso,
dall’altro con un percorso riabilitativo/osteopatico mirato, che possa lavorare sulla mobilità del rachide cervicale e dorsale, sull’equilibrio posturale e sul sistema neurovegetativo, che spesso si associa a sensazioni di “testa confusa” o vertigini.
Ti consiglierei di non fermarti, ma di affidarti a un professionista (osteopata o fisioterapista specializzato in ambito cranio-cervicale e vestibolare) che possa seguirti nel tempo e personalizzare il trattamento.
In parallelo, vista la persistenza dei sintomi, può essere utile anche confrontarsi nuovamente con un neurologo per completare l’iter diagnostico ed escludere altre possibili cause.
Con il giusto percorso spesso si riesce a migliorare la qualità della vita e recuperare gradualmente concentrazione e quotidianità. Non scoraggiarti: anche se il miglioramento finora è stato lento, con un approccio integrato si può ancora lavorare molto.
Buongiorno,
Avendo già fatto diversi esami soecilistiche con risultati negativi le consiglierei di provare a fare dei trattamenti osteopatici che possono aiutarla per questa sua sensazione di vertigini e dolore al collo. Cordiali saluti
Avendo già fatto diversi esami soecilistiche con risultati negativi le consiglierei di provare a fare dei trattamenti osteopatici che possono aiutarla per questa sua sensazione di vertigini e dolore al collo. Cordiali saluti
buongiorno, hai provato a farti valutare l'articolazione temporo mandibolare da un osteopata/fisioterapista? la qualità del sonno è sufficiente a sostenere il carico emotivo? ti svegli alle 3 di notte?
Ciao,
ho letto attentamente ciò che hai scritto. Adesso non so se hai risolto, tuttavia provo a darti delle informazioni di carattere generale, nulla da prendere in modo assoluto ovviamente, con la premessa che il punto di riferimento è sempre un medico o una figura sanitaria competente, empatica e soprattutto di cui ti puoi fidare.
Considerando che l'aspetto più meccanico della tua schiena è coerente con la sintomatologia che riferisci prova a continuare su questa strada, ad esempio con un percorso osteopatico in cui non ci siano solo manovre "scrocchio", ma che abbia una visione più globale della persona (che valuti gli annessi e i connessi del corpo). Nel frattempo accertati se c'è qualche altro esame che puoi fare, sempre con il tuo medico.
Trovo sia interessante anche l'ultima parte del tuo scritto, in cui fai riferimento allo stress, all'ansia e agli esami. Se ti sei sentito di condividere queste informazioni prendile in considerazione, non scartarle. Ho notato un collegamento temporale con le vertigini (Marzo) e il momento di stress che hai affrontato (sempre marzo, se parliamo dello stesso anno). Può esserti utile indagare meglio il periodo che stavi vivendo: dinamiche famigliari, aspetti emotivi, e soprattutto come stai vivendo l'università, se hai scelto una facoltà che ti piace, se la vivi con molta pesantezza, ecc.
Ricordati sempre che l'aspetto emotivo non è mai slegato da quello fisico. Puoi prenderti cura di entrambi. Spero che tu possa riprenderti al più presto. Un caro saluto.
ho letto attentamente ciò che hai scritto. Adesso non so se hai risolto, tuttavia provo a darti delle informazioni di carattere generale, nulla da prendere in modo assoluto ovviamente, con la premessa che il punto di riferimento è sempre un medico o una figura sanitaria competente, empatica e soprattutto di cui ti puoi fidare.
Considerando che l'aspetto più meccanico della tua schiena è coerente con la sintomatologia che riferisci prova a continuare su questa strada, ad esempio con un percorso osteopatico in cui non ci siano solo manovre "scrocchio", ma che abbia una visione più globale della persona (che valuti gli annessi e i connessi del corpo). Nel frattempo accertati se c'è qualche altro esame che puoi fare, sempre con il tuo medico.
Trovo sia interessante anche l'ultima parte del tuo scritto, in cui fai riferimento allo stress, all'ansia e agli esami. Se ti sei sentito di condividere queste informazioni prendile in considerazione, non scartarle. Ho notato un collegamento temporale con le vertigini (Marzo) e il momento di stress che hai affrontato (sempre marzo, se parliamo dello stesso anno). Può esserti utile indagare meglio il periodo che stavi vivendo: dinamiche famigliari, aspetti emotivi, e soprattutto come stai vivendo l'università, se hai scelto una facoltà che ti piace, se la vivi con molta pesantezza, ecc.
Ricordati sempre che l'aspetto emotivo non è mai slegato da quello fisico. Puoi prenderti cura di entrambi. Spero che tu possa riprenderti al più presto. Un caro saluto.
Buongiorno. I sintomi che racconti (testa “ovattata”, instabilità, difficoltà a concentrarti) dopo il collo bloccato e un periodo di stress fanno pensare più a un problema funzionale dell’equilibrio che a “postura/bacino storto”. Gli esami fatti sono rassicuranti. Il passo utile è una visita per l’equilibrio (otoneurologia) e, se indicato, riabilitazione dell’equilibrio con lavoro dolce sul collo.
Urgenza solo con nuova debolezza, vista/linguaggio alterati o cefalea improvvisa e forte.
Urgenza solo con nuova debolezza, vista/linguaggio alterati o cefalea improvvisa e forte.
Buongiorno, il caso da te esposto è piuttosto interessante, visti gli esami e le visite specialistiche effettuate, siamo sicuri di poter escludere delle patologie più gravi. L'ipotesi più plausibile è che questo tuo atteggiamento scoliotico e non scoliosi conclamata dalla nascita, ti abbia portato ad una postura effettivamente scorretta, ma che questa sia mantenuta anche dall'aumentare dello stress, facendoti entrare in un circolo vizioso che si auto alimenta. Il mio consiglio spassionato è di trovare un terapista manuale che sappia quel che fa, per poter eliminare fino in fondo le tensioni che ti si stanno accentuando in zona cervicale, ma anche per correggere quella scoliosi che sicuramente ha influito il corretto movimento della parte più alta del rachide. Inoltre consiglio un consulto con uno specialista tipo psicologo, per poter avere in mano delle tecniche più mirate e personali per affrontare periodi di stress che possono avere su di te effetti importanti a livello fisico, per quello che viene chiamato riflesso psico-somatico, quindi il tuo corpo prende degli atteggiamenti posturali in base a quelli che ti accade emotivamente.
Se sei interessato sono disponibile per qualsiasi altro chiarimento e possiamo organizzare un buon piano terapeutico assieme. Altrimenti non mi resta che augurarti una buona ricerca di un terapista e buona fortuna per la soluzione dei tuoi sintomi.
Se sei interessato sono disponibile per qualsiasi altro chiarimento e possiamo organizzare un buon piano terapeutico assieme. Altrimenti non mi resta che augurarti una buona ricerca di un terapista e buona fortuna per la soluzione dei tuoi sintomi.
Salve, Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni anche sulla sua storia clinica. La invito per tanto a prendere un appuntamento per un consulto gratuito presso uno degli studi indicati nel calendario, in base ai giorni disponibili. Nel messaggio inserisca questa dicitura "RICHIESTA DI CONSULTO GRATUITO". Buona giornata Debora Moschillo
Dalla descrizione che mi hai fatto emergono diversi elementi che possono essere correlati tra loro: la rigidità cervicale comparsa a febbraio, la scoliosi con le alterazioni delle curve fisiologiche della colonna, lo stato di tensione muscolare che riferisci e il periodo di forte stress che hai vissuto. Tutti questi fattori possono aver creato una condizione di sovraccarico sia a livello del rachide cervicale sia a livello del sistema nervoso autonomo, influenzando così la tua percezione di equilibrio, lucidità e benessere generale.
Quello che noto è che, oltre alla componente muscolo-scheletrica (collo rigido, alterazioni posturali), c’è anche un forte coinvolgimento del sistema neurovegetativo: quando il corpo è in uno stato di allerta costante, i sintomi come “testa confusa”, difficoltà di concentrazione e sensazione di vertigine possono essere amplificati e mantenuti nel tempo.
Dal punto di vista osteopatico, il lavoro si focalizza proprio su questi aspetti: ridare mobilità alla colonna cervicale e al cranio, migliorare la funzione del diaframma e della gabbia toracica (che spesso sono influenzati dallo stress e possono mantenere tensioni sul rachide), e regolare il sistema nervoso autonomo attraverso tecniche specifiche che favoriscono un riequilibrio. Spesso quando il collo è rigido e non riesce a muoversi liberamente, non è solo un discorso di “muscoli contratti”, ma c’è un’interazione complessa tra articolazioni, tessuti molli e sistema nervoso.
Non esiste una “soluzione rapida”, ma con un percorso personalizzato si può lavorare per ridurre progressivamente queste sensazioni e restituirti una migliore qualità di vita, così che tu possa riprendere le tue attività quotidiane e lo studio. Il consiglio che ti do è di non fermarti ai soli massaggi o alla rieducazione posturale, ma valutare un approccio globale che tenga conto della tua storia clinica, del tuo vissuto emotivo e della postura.
Quello che noto è che, oltre alla componente muscolo-scheletrica (collo rigido, alterazioni posturali), c’è anche un forte coinvolgimento del sistema neurovegetativo: quando il corpo è in uno stato di allerta costante, i sintomi come “testa confusa”, difficoltà di concentrazione e sensazione di vertigine possono essere amplificati e mantenuti nel tempo.
Dal punto di vista osteopatico, il lavoro si focalizza proprio su questi aspetti: ridare mobilità alla colonna cervicale e al cranio, migliorare la funzione del diaframma e della gabbia toracica (che spesso sono influenzati dallo stress e possono mantenere tensioni sul rachide), e regolare il sistema nervoso autonomo attraverso tecniche specifiche che favoriscono un riequilibrio. Spesso quando il collo è rigido e non riesce a muoversi liberamente, non è solo un discorso di “muscoli contratti”, ma c’è un’interazione complessa tra articolazioni, tessuti molli e sistema nervoso.
Non esiste una “soluzione rapida”, ma con un percorso personalizzato si può lavorare per ridurre progressivamente queste sensazioni e restituirti una migliore qualità di vita, così che tu possa riprendere le tue attività quotidiane e lo studio. Il consiglio che ti do è di non fermarti ai soli massaggi o alla rieducazione posturale, ma valutare un approccio globale che tenga conto della tua storia clinica, del tuo vissuto emotivo e della postura.
Buongiorno, una volta stabilito che dal punto di vista medico non ci sono patologie cardiovascolari, neurologiche e vestibolari che vanno ad inficiare la normale funzione, i trattamenti osteopatici possono essere un valido aiuto per aiutare il sistema a ripristinare un corretta integrazione neuro-posturale e ridurre le tensioni fasciali. Le cause di questi deficit possono essere problematiche miotensive di origine psicosomatiche o posturali, tensioni durameriche o un sistema nervoso non bilanciato.
Innanzitutto è fondamentale comprendere che avere un "deficit posturale" non è una patologia ma una condizione nella quasi quasi tutti gli esseri umani si ritrovano per diversi motivi genetici, congeniti ma soprattutto legati allo stile di vita. Da qui è facile dedurre che effettuare delle sedute di ginnastica posturale non può risolvere questa situazione intanto perchè non è una "cura farmacologica", bisognerebbe perseverare nel tempo a maggior ragione se si ha già certezza di avere delle alterazioni morfo-strutturali diagnosticate e poi perchè se le posture che si acquisiscono nella giornata restano sempre le stesse, lavorare in maniera specifica a lungo termine è l'unico modo per compensare nel miglior modo possibile e per evitare peggioramenti, ovviamente includendo esercizio fisico personalizzato e seguito da professionisti esperti. Per quanto riguarda i "massaggi al collo", sarebbero potuti essere efficaci solo se il problema fosse stato esclusivamente di origine muscolare eppure bisogna sempre valutare il corpo come unica UNITA' e spesso il sintomo è lontano dall'origine del problema quindi trattando esclusivamente il punto del dolore, l'efficacia si riduce drasticamente. Infine, non sapere cosa si ha ovviamente preoccupa e attraversare momenti di forte stress sicuramente non aiuta, bisognerebbe sicuramente valutare la situazione a 360° e non esclusivamente dal punto di vista muscolo scheletrico.
Salve. Ha fatto bene a svolgere esami strumentali e visite mediche specialistiche. Cosi ha escluso cause patologiche come ernie discali, sindromi vestibolari, masse occupanti spazio...leggendo ciò che ha scritto mi viene da pensare, ma dovrei chiederglielo, a un disordine della articolazione temporomandibolare, causato molto spesso da un serramento dentale surdimensionato indotto da stress. Mi pare di intuire che lei sia una persona emotiva. L'articolazione in questione ha collegamenti nervosi con orecchio e vertebre cervicali alte e spesso può causare sbandamenti atipici, non vestibolari. Il serramento spesso viene mal interpretato e sottovalutato. Anche uno scompenso del diaframma può causare cervicalgie importanti. Alla sua età un disturbo posturale che causa tutti questi scompensi è molto raro. Prende farmaci abitualmente? sta seduto tante ore su pc, tablet, cell?
Buongiorno, premettendo che il disagio che la affligge è del tutto comprensibilie, certamente ha proceduto a eseguire gli esami necessari a escludere una qualunque patologia. Potrebbe, dunque, trattarsi di un problema di natura funzionale. La invito a rivolgersi a un osteopata nella sua zona perchè possa offrirle supporto, dal momento che è necessario che la visiti. A disposizione
Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Da quello che descrivi sembra che ci sia una combinazione di rigidità cervicale, squilibri posturali dovuti alla scoliosi e tensione muscolare che può influenzare la percezione di equilibrio e la concentrazione. La sensazione di testa confusa e “tra le nuvole” può essere legata a un costante stato di tensione nei muscoli del collo e delle spalle che influenza anche la circolazione e la propriocezione.
Un approccio utile è lavorare sulla mobilità cervicale e del rachide superiore, ridurre le tensioni profonde e migliorare la coordinazione tra collo, tronco e equilibrio. Anche piccoli esercizi di respirazione e rilassamento possono aiutare a ridurre la sensazione di confusione. Camminare regolarmente e muoversi in maniera controllata favorisce la stabilizzazione posturale.
Se il problema persiste è importante continuare il confronto con i medici per escludere altre cause neurologiche o vestibolari.
Grazie dell'attenzione e buona giornata
Andrea Galliani, osteopata e MCB
Un approccio utile è lavorare sulla mobilità cervicale e del rachide superiore, ridurre le tensioni profonde e migliorare la coordinazione tra collo, tronco e equilibrio. Anche piccoli esercizi di respirazione e rilassamento possono aiutare a ridurre la sensazione di confusione. Camminare regolarmente e muoversi in maniera controllata favorisce la stabilizzazione posturale.
Se il problema persiste è importante continuare il confronto con i medici per escludere altre cause neurologiche o vestibolari.
Grazie dell'attenzione e buona giornata
Andrea Galliani, osteopata e MCB
Buongiorno, sono Francesca e sono un'osteopata. Riguardo alla sua descrizione del dolore è possibile che ci sia un interessamento della base del cranio che avendo poca libertà di movimento va a influire sul passaggio del nervo vago, il quale potrebbe essere responsabile della sua sintomatologia. Inoltre non è sempre detto che una rigidità e un dolore cervicale sia dato da un problematica muscolare, potrebbe anche essere dato da una problematica masticatoria (es bruxismo) o da un deficit visivo. Leggendo il suo referto della risonanza magnetica non si riscontrano delle effettive possibili cause dei suoi sintomi; per cui, se non l'ha ancora fatto, le consiglio una visita osteopatica in modo tale che il professionista la possa osservare nel suo insieme, prendendo in considerazione tutti i sistemi integrativi (quali vista, apparato stomatognatico ...) e non solo la componente muscolo-scheletrica, così che, se possibile, si può delineare un piano per agire e alleviare i suoi sintomi
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