Buongiorno Sono preoccupata per la mia famiglia! Ho mia sorella di 30 anni in cura da una psichiat

23 risposte
Buongiorno
Sono preoccupata per la mia famiglia!
Ho mia sorella di 30 anni in cura da una psichiatra ma non è seguita da psicologo al momento è da’ segni di crisi nervose! Mia madre accumulando i pensieri e problemi inizia ad avere segni di cedimento in casa e litiga con mio padre perché dice di avere tutto sulle sue spalle! io abito lontano da casa ma questa situazione sta degenerando.. perché oltre a mia sorella ora sono preoccupata anche per i miei! Cosa posso fare? Aiutatemi
Dott.ssa Giovanna Vasto
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno :)
la situazione che porti sembra essere complessa ma tu hai avuto il coraggio e la competenza per fartene carico e portarla "oltre" le mura domestiche. Consiglierei una consulenza per un percorso di psicoterapia familiare (anche online, così puoi essere facilitata a parteciparvi). Se credi sia molto difficile per la tua famiglia accedere a questa possibilità, comincia tu a prenderti cura di te con un percorso di psicoterapia e piano piano potrai essere un agente attivo di cambiamento anche per le tue dinamiche familiari (senza sentirti l'unica responsabile della Cura ed essendo sostenuta da una figura specializzata). Coraggio..... :)

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Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, comprendo le preoccupazioni per la situazione familiare. Mi piacerebbe sapere in che modo si preoccupa, di che cosa si preoccupa, che cosa sente, pensa e fa quando si preoccupa. Oltre a questo, mi chiedo come mai si senta lei responsabile di trovare una soluzione a dinamiche familiari che sembrano essere importanti. Ha considerato la possibilità di un percorso psicologico per sostenersi in questa responsabilità? Un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, di fronte ad un escalation di stress dovuti a più situazioni familiari è opportuno fermarsi e riflettere sul proprio ruolo e su quale sia la reale possibilità di aiuto che possiamo dare. Non ci si può mai fare carico di tutti. Per avere una possibilità di essere in qualche modo di sostegno ai propri familiari dobbiamo essere noi in primis ad essere in una situazione di stabilità. Parlane attraverso dei colloqui psicologici le darà sicuramente il giusto sostegno per affrontare la situazione.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott. Camilla Ballerini
Dott. Lamberto Maioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, vedere la propria famiglia in difficoltà è doloroso e suscita molti stati d'animo diversi e in conflitto tra loro a volte.
La sua è in realtà una domanda molto complessa, che apre una finestra sulla sua difficoltà a vivere in questa situazione.
Il colloquio che si svolge durante una seduta con lo psicologo, è sicuramente uno spazio più adeguato per affrontare la questione.

L. Maioli
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione, comprendo quanto possa essere complicato per lei gestire tutto. Credo che sia importante ritagliarsi uno spazio per se stessa dove elaborare il suo vissuto emotivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, la ringrazio per aver scritto sulla piattaforma per cercare risposte perchè questo manifesta oltre che una sua preoccupazione anche il coraggio di potergliene dare voce. Le dinamiche familiari sono sempre molto complesse, il sintomo di uno, in questo caso di sua sorella, in realtà è un qualcosa che a livelli diversi ha ogni membro del nucleo familiare. Sua sorella forse si è presa inconsapevolmente la responsabilità di portare a galla un malessere familiare che ha radici più antiche. Accolgo la sua preoccupazione, legata forse anche a un senso di impotenza che vive, essendo lontana dalla sua famiglia. Le consiglio di contattare un professionista per avere maggiori indicazioni su come muoversi. Rimango a disposizione, anche online.
Cordiali saluti, dott.ssa Flaminia Iafolla
Dott.ssa Alessia Malaguti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Modena
Buonasera, quando parliamo di relazioni interpersonali tocchiamo un tema profondo e complicato, maggiormente se le relazioni sono inerenti al contesto familiare e di difficile gestione cognitiva, emotiva e comportamentale. Potrebbe affidarsi ad un professionista per ritagliarsi un suo spazio protetto di ascolto ed affrontare con supporto la sua preoccupazione. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto Dott.ssa Alessia Malaguti
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, la situazione presenta molte variabili e non è semplice. Prenda appuntamento con uno psicologo e approfondisca.
dott Tealdi
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Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la sua preoccupazione è legittima. Le consiglio di parlarne con lo psichiatra che ha in cura sua sorella per avere chiarimenti sulla situazione e di intraprendere un percorso terapeutico per tutta la famiglia per consentirvi di avere gli strumenti giusti per affrontare questo momento di difficoltà. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Francesca Froiio
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, si sente molto quanto sia preoccupata per la sua famiglia e quanto se ne faccia carico, sentendosi responsabile del loro stare bene.
Il rischio di un eccessivo coinvolgimento è che resti pochissimo spazio se stessi. Se sente che ha bisogno di supporto nel gestire tutta questa complessità, rivolgersi a un professionista è la strada più congrua.
Io sono disponibile su Roma e on-line.
Dott.ssa Francesca Froiio


Spero di averle dato uno spunto di riflessione.
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
credo che per sua sorella vivere coi genitori a 30 anni possa già essere motivo di nervosismo, andrebbero approfondite molte aree prima di cimentarsi in indicazioni affrettate. Se vuole consultarmi per un primo colloquio, qui trova tutti i miei riferimenti.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Dott.ssa Alice Mazzara
Psicologo, Psicoterapeuta
Seregno
Buongiorno,
mi dispiace per la sua situazione e capisco il dolore e la frustrazione che si può provare a vedere andar male le cose in casa quando perlopiù si è lontani.
Penso che il vero aiuto che può dare alla sua famiglia parta innanzitutto da sè stessa, si prenda cura di sè, si conceda uno spazio suo dove poter elaborare questa situazione e non solo.
Parallelamente può provare a proporre un supporto piscologico anche per sua sorella e i suoi genitori, individuale o di coppia, l'importante che possano godere come lei del giusto aiuto.
Se vuole oltre che in studio(Lissone e Seregno) può trovarmi online.
Saluti
Dott.ssa Alice Mazzara
Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cagliari
Buongiorno, la sua preoccupazione e la sua richiesta di aiuto per tutta la famiglia e non per un solo componente è fondamentale, ciò che succede ad uno solo, come lei stessa riconosce, cambia tutti. Mi sento di rassicurala sul fatto che questo cambiamento avviene sia nelle situazioni di difficoltà che nelle situazioni di cambiamento positivo. La dinamica è complessa, sarebbe importante, nonostante le distanze e le possibili resistenze dei suoi familiari, iniziare una terapia familiare per poter trovare assieme il giusto spazio nel quale portare il proprio vissuto e dar vita ad un nuovo modo di essere uniti rispettando la vostra unicità.
Spero di esserle stata d'aiuto, un saluto. Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Buongiorno, capisco che sente il peso della situazione familiare, soprattutto perché è lontana da casa. In questi casi è importante che i familiari ricevano il sostegno psicologico da parte di un professionista perché possono arrivare a sentire troppo il peso della situazione e anche per sviluppare delle proprie strategie di resilienza e di fronteggiamento senza "cascare" in prolungati momenti di stress che andrà a interferire con il benessere in generale. Le consiglio di parlare con sua mamma circa la possibilità di iniziare un percorso psicologico. Spero di averle dato uno spunto di riflessione, rimango disponibile per dubbi e domande.
Buona giornata
Dott.ssa Debora Mirarchi
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Marsala
Salve, preoccuparsi per la famiglia è normale, sono persone a cui vuole bene. Ma fino a che punto questa preoccupazione interferisce con la sua vita privata? Può lei essere d'aiuto in qualche modo alla sua famiglia? A volte, più che ascoltare o consigliare, non possiamo fare molto. Dobbiamo cercare di capire il nostro limite e non permettere di far superare alla nostra preoccupazione un confine. Fin dove possiamo aiutare, è lecito farlo, ma per il resto ci sono i professionisti che fanno già questo mestiere. Impari a fare una differenza laddove lei non può farci nulla. Non è una sua responsabilità risolvere le problematiche familiari, può ascoltare, sostenere, certo, ma deve tutelare anche se stessa e le sue emozioni.
Resto a disposizione
Dott.ssa Debora Mirarchi
Dott.ssa Giulia Voghera
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castiglione Torinese
Buonasera e grazie per la condivisione. La situazione che descrive sembra davvero impegnativa dal punto di vista emotivo e sarebbe bene per lei potersi aprire con uno psicologo in modo da concentrarsi innanzitutto su se stessa e sulla sua serenità. Attraverso un percorso psicologico potrebbe approfondire i motivi che stanno causando il disagio che prova in questo periodo e la sua tranquillità potrebbe conseguentemente aiutare la sua famiglia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, sarei felice di poterle insegnare le strategie utili per far fronte a questa situazione. Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Giulia Voghera.
Dott.ssa Adele Trezza
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, la situazione che descrive non è facile e sicuramente la distanza aiuta ancora meno. Ciò che è importante è che lei, oltre ad aiutare come può la sua famiglia, si prenda uno spazio per sé per fare un po' di ordine in questo caos. Vedrà che poi avrà anche più chiara la situazione e capirà da sola come agire con la sua famiglia. Resto a disposizione in presenza e online. In bocca al lupo.
Dott.ssa Trezza
Dott.ssa Sveva Nonni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile Utente, mi dispiace per la sofferenza che sta provando.
Purtroppo è difficile consigliarle cosa fare per aiutare la sua famiglia. Lo stare lontani sicuramente amplifica questi suoi sentimenti di preoccupazione ed impotenza, ma allo stesso tempo magari è anche un bene per lei, dandole una protezione rispetto alle sue problematiche familiari. Visto che ben poco di quello che ha descritto mi sembra sotto il suo controllo, il mio consiglio è di lavorare invece su ciò che lei può controllare, ovvero la sua salute. Un colloquio ed un percorso psicologico potrebbe regalarle uno spazio in cui potersi sfogare liberamente dalle sue ansie e per potersi prendere cura di sé. Per aiutare gli altri, è spesso un bene partire dall'aiutare sè stessi. E non vi è nulla di egoista in questo.
Un caro saluto, le auguro di trovare la serenità che cerca
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Dott.ssa Laura Raco
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione famigliare che riporta. Quello che lei può fare è iniziare a occuparsi di se stessa. Si prenda cura della sua salute mentale, valutando anche un percorso di sostegno psicologico che possa aiutarla a gestire questa preoccupazione che deriva dalla situazione in famiglia. Sarà più facile aiutare la sua famiglia una volta che avrà trovato la sua personale serenità interiore. Un saluto, dott.ssa Laura Raco
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso questa situazione, capisco quanto possa essere difficile sentirsi impotente a distanza. Sua sorella, se sta manifestando segni di crisi nervose, potrebbe aver bisogno di un supporto psicologico oltre alla cura psichiatrica: potrebbe incoraggiarla dolcemente a valutare questa possibilità con il medico che la segue. Quanto ai suoi genitori, la tensione e il senso di sovraccarico che sua madre prova sono comprensibili, e forse potrebbero trarre beneficio da un confronto aperto per distribuire meglio il carico emotivo e pratico. Anche se è lontana, il suo supporto può fare la differenza: essere presente con chiamate frequenti, offrire ascolto senza giudizio e, se possibile, aiutarli a trovare soluzioni concrete, ad esempio coinvolgendo altri familiari o cercando aiuto esterno.
Dott.ssa Carolina Micucci
Psicologo, Psicologo clinico
Ancona
Buongiorno, dalle sue parole emerge quanto questo carico possa risultare pesante e difficile da sostenere per lei. Quello che può fare, se ne sente il bisogno è chiedere un sostegno psicologico per poter stare in questa situazione di difficoltà senza sentirsene eccessivamente sopraffatta. Un saluto, dottoressa Micucci
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

quello che sta vivendo è un carico emotivo importante: si trova a distanza, ma sente il peso di una famiglia in difficoltà e il bisogno di fare qualcosa per tutti. È comprensibile che si senta preoccupata e impotente, ma ci sono alcuni passi che possono aiutarla a ritrovare un senso di direzione in questa situazione.

Può iniziare da qui:

Parli con la psichiatra di sua sorella, se possibile con il consenso di lei. Conoscere il quadro generale può aiutarla a capire se è opportuno inserire anche un percorso psicologico di sostegno o un intervento più strutturato.

Incoraggi sua madre a chiedere aiuto, magari con uno spazio di ascolto personale o familiare. Spesso chi si sente “il pilastro” finisce per crollare perché non si concede di essere fragile: farle capire che non deve affrontare tutto da sola è già un grande passo.

Mantenga il contatto regolare con loro, anche a distanza. Brevi telefonate o videochiamate quotidiane possono essere un punto di riferimento stabile, utile a contenere la tensione e a farli sentire meno soli.

Si protegga emotivamente. È naturale voler aiutare tutti, ma non può sostituirsi a un sistema di cura: prendersi cura anche di sé, magari con un supporto psicologico, la aiuterà a mantenere lucidità e forza.

La sua presenza affettuosa, anche se non fisica, può essere una risorsa preziosa per la famiglia. Mostrare calma, comprensione e continuità nei contatti è già un modo concreto per aiutare.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni

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