Buongiorno, Operato di ernia dx e diretta dx nel 2007. In palestra nel 2011 durante allungamento a
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Buongiorno,
Operato di ernia dx e diretta dx nel 2007. In palestra nel 2011 durante allungamento a corpo libero due improvvisi dolori brucianti sotto la cicatrice, come fossero saltati dei punti. Un anno dopo ulteriore dolore due cm lontano dalla cicatrice, in direzione ombelico. Oggi ho ernia anche a sinistra e il chirurgo che mi visita dice che non non ci sono recidive sono dx ma non sa dirmi origine di tali dolori, però una ecografia aveva già evidenziato insieme alla corretta posizione della rete anche una raccolta di liquido sotto la cicatrice. Più volte ho avuto bruciore inguinale dx. Ci sono punti permanenti che possono essere saltati? Con formazione di liquido o versamento di sangue? Adesso devo essere operato anche a sinistra, mi propongono intervento tradizionale solo a sinistra e di non fare nulla a dx, solo eventualmente una eco di controllo. Con l'ecografia si possono controllare i punti? Io pensavo alla laparoscopia per controllare e risolvere entrambe le situazioni. Grazie.
Operato di ernia dx e diretta dx nel 2007. In palestra nel 2011 durante allungamento a corpo libero due improvvisi dolori brucianti sotto la cicatrice, come fossero saltati dei punti. Un anno dopo ulteriore dolore due cm lontano dalla cicatrice, in direzione ombelico. Oggi ho ernia anche a sinistra e il chirurgo che mi visita dice che non non ci sono recidive sono dx ma non sa dirmi origine di tali dolori, però una ecografia aveva già evidenziato insieme alla corretta posizione della rete anche una raccolta di liquido sotto la cicatrice. Più volte ho avuto bruciore inguinale dx. Ci sono punti permanenti che possono essere saltati? Con formazione di liquido o versamento di sangue? Adesso devo essere operato anche a sinistra, mi propongono intervento tradizionale solo a sinistra e di non fare nulla a dx, solo eventualmente una eco di controllo. Con l'ecografia si possono controllare i punti? Io pensavo alla laparoscopia per controllare e risolvere entrambe le situazioni. Grazie.
Buona sera,
La tecnica chirurgica che è stata eseguita nel suo caso, viene chiamata ernioplastica inguinale sec, Trabucco ( e credo con molta probabilità, sarà la stessa che verrà utilizzata per correggere anche l'altra ernia inguinale sinistra).
Tale tecnica prevede, tramite incisione della parete, isolamento del sacco erniario, riduzione dello stesso mediante apposizione di rete o protesi sintetica biocompatibile.
Per posizionare tale rete (la quale aderirà e si assorbirà completamente alla parete addominale, impedendo la fuoriuscita del sacco erniario) vengo applicati punti di sutura.
Talvolta si può creare versamento ed ematoma inguino-scotale proprio per l'apposizione di questa protesi con punti.
Conseguenza del tutto normale.
Per cui: controlli con una ecografia,il lato destro precedentemente operato per valutare se il versamento si sia ritirato.
Cordialmente.
Dr Pignoli Alessandro.
La tecnica chirurgica che è stata eseguita nel suo caso, viene chiamata ernioplastica inguinale sec, Trabucco ( e credo con molta probabilità, sarà la stessa che verrà utilizzata per correggere anche l'altra ernia inguinale sinistra).
Tale tecnica prevede, tramite incisione della parete, isolamento del sacco erniario, riduzione dello stesso mediante apposizione di rete o protesi sintetica biocompatibile.
Per posizionare tale rete (la quale aderirà e si assorbirà completamente alla parete addominale, impedendo la fuoriuscita del sacco erniario) vengo applicati punti di sutura.
Talvolta si può creare versamento ed ematoma inguino-scotale proprio per l'apposizione di questa protesi con punti.
Conseguenza del tutto normale.
Per cui: controlli con una ecografia,il lato destro precedentemente operato per valutare se il versamento si sia ritirato.
Cordialmente.
Dr Pignoli Alessandro.
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Buona sera,
Se ho capito bene lei è stato operato a dx e a distanza di anni dall’intervento ha avvertito importanti dolori a livello inguinale. Le ecografie eseguite hanno evidenziato una raccolta di modeste dimensioni…ma queste ecografie sono state eseguite a che distanza dall’intervento? Perché trovare una raccolta dopo anni sarebbe abbastanza desueta come cosa…più probabile che si sia verificato qualcosa ex novo.
La tecnica laparoscopica sarebbe fortemente indicata (e pertanto cadente consigliata dalle linee guida) se avesse un’ernia bilaterale o un’ernia recidiva.
Per cui se si escludesse al 100% di essere di fronte a un’ernia recidiva a dx, allora potrebbe eseguire l’intervento per via classica, se invece ci fosse il dubbio di una recidiva a dx, io proporrei un’esplorazione laparoscopica, per eventualmente correggere entrambe le ernie.
Dovrebbe quindi rifare una valutazione chirurgica ed eventualmente un’ecografia ulteriore.
Cordiali saluti
Se ho capito bene lei è stato operato a dx e a distanza di anni dall’intervento ha avvertito importanti dolori a livello inguinale. Le ecografie eseguite hanno evidenziato una raccolta di modeste dimensioni…ma queste ecografie sono state eseguite a che distanza dall’intervento? Perché trovare una raccolta dopo anni sarebbe abbastanza desueta come cosa…più probabile che si sia verificato qualcosa ex novo.
La tecnica laparoscopica sarebbe fortemente indicata (e pertanto cadente consigliata dalle linee guida) se avesse un’ernia bilaterale o un’ernia recidiva.
Per cui se si escludesse al 100% di essere di fronte a un’ernia recidiva a dx, allora potrebbe eseguire l’intervento per via classica, se invece ci fosse il dubbio di una recidiva a dx, io proporrei un’esplorazione laparoscopica, per eventualmente correggere entrambe le ernie.
Dovrebbe quindi rifare una valutazione chirurgica ed eventualmente un’ecografia ulteriore.
Cordiali saluti
Salve, comprendo perfettamente le sue preoccupazioni. Dopo tanto tempo è molto poco probabile che il dolore di nuova insorgenza, peraltro diretta conseguenza di un esercizio fisico, sia legato al precedente intervento in assenza di segni clinici di recidiva erniaria.
Per l'intervento di ernioplastica controlaterale, per la più rapida ripresa postoperatoria ed attività fisica in corso, l'intervento in laparoscopia è una strada che può essere presa in considerazione e non esclusa a priori (potrà essere in questo modo valutata anche la regione inguinale controlaterale).
Cordiali saluti
Giampaolo Formisano
Per l'intervento di ernioplastica controlaterale, per la più rapida ripresa postoperatoria ed attività fisica in corso, l'intervento in laparoscopia è una strada che può essere presa in considerazione e non esclusa a priori (potrà essere in questo modo valutata anche la regione inguinale controlaterale).
Cordiali saluti
Giampaolo Formisano
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