Buongiorno ho 63 anni maschio..chiedo se c'è qualche rimedio che possa ridurre o " sgonfiare" un gav

6 risposte
Buongiorno ho 63 anni maschio..chiedo se c'è qualche rimedio che possa ridurre o " sgonfiare" un gavocciolo emorroidario che mi fuoriesce in fase di evacuazione e poi rientra a volte spontaneamente a volte con manualità. Non è doloroso ne particolarmente duro. Il medico di base mi suggerisce di prendere Arvenum 500 3 volte al dì e nel caso crema Antrollin.
Pongo questo quesito in quanto non è proprio mia particolare intenzione di sottopormi ad un trattamento di asportazione chirurgica. Grazie
Dott.ssa Maria Maddalena Mulas
Chirurgo generale, Proctologo
Casalecchio di Reno
BUONASERA,
la dovrei visitare per consiglio più appropriato.
la visita consiste in un'eplorazione rettale + anoscopia.
saluti cordiali drssa mulas

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Prof. Giuseppe Occhigrossi
Gastroenterologo, Proctologo, Nutrizionista
Roma
gent.le sig.re
probabilmente si è verificata una trombosi di una vaso emorroidario che può essere risolta in tre modalità:
1-conservativa: da pochi giorni ad alcune settimane con farmaci quali vasoprotettori come i flavonoidi, con misure comportamentali ( dieta ricca di liquidi e di fibre e antidolorifici, bidet tiepidi, ecc)
2- trombectomia emorroidaria (intervento chirurgico o endoscopico-legatura miniinvasivo)
3- emorroidectomia
Si faccia consigliare da uno specialista proctologo
Dott.ssa Debora Cavallo
Proctologo, Chirurgo generale
Milano
Buongiorno,
La terapia con Arvenum può essere utile per far sgonfiare un po' il gavocciolo anche se probabilmente non risolverà del tutto il problema, la terapia con antrolin mi sembra inutile a meno che non abbia delle ragadi anali.
Per avere delle informazioni più precise dovrebbe farsi visitare, così da definire anche il trattamento più corretto.
Tenga presente che essendo questa una patologia benigna non ci sono indicazioni urgenti all'intervento chirurgico, ma si arriva a decidere per l'intervento solo se la qualità di vita del paziente è peggiorata per questo tipo di patologia o se compare per esempio anemizzazione.
Nel frattempo cerchi di evitare cioccolato, alcolici, cibi piccanti e speziati e di idratarsi adeguatamente per tenere morbide le feci.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
Dott.ssa Laura Torselli
Chirurgo generale, Proctologo
Cinisello Balsamo
Buongiorno. E' proprio sicuro che si tratti davvero di un gavocciolo emorroidario?
A volte esistono piccolo polipi o fibromi peduncolati dal canale anale che possono sembrare emorroidi ad un occhio poco esperto, e i sintomi sono simili... ma la terapia è decisamente diversa, e in quel caso le pomate o i farmaci consigliati sarebbero del tutto inutili.
Converrebbe far dare un'occhiata, giusto per essere sicuri della diagnosi.
Cordialità

Dr.ssa Laura Torselli
Dott.ssa Valentina Nola
Chirurgo generale, Proctologo
Monza
Buongiorno,
la sintomatologia che descrive – fuoriuscita di un gavocciolo emorroidario durante l’evacuazione, rientrante spontaneamente o con lieve manualità, in assenza di dolore – è compatibile con una emorroidi di II/III grado, in fase non complicata. In questi casi, un approccio conservativo è assolutamente indicato, almeno come prima linea.

Il trattamento proposto dal suo medico è corretto, ma con alcune precisazioni utili:

Arvenum 500 mg (a base di diosmina) è un buon flebotonico, ma esistono formulazioni più recenti e concentrate, come quelle a base di diosmina micronizzata e flavonoidi purificati, che mostrano maggiore efficacia clinica, soprattutto nelle fasi congestizie acute.

Antrolin crema, contenendo nifedipina e lidocaina, è indicata soprattutto per il trattamento delle ragadi anali e dei casi con ipertono sfinterico. Nel caso di emorroidi non dolorose, potrebbe risultare meno mirata.

Per le emorroidi congestizie risulta più indicato l’uso di pomate specifiche, come Emoflon, che agiscono direttamente sulla componente vascolare e infiammatoria.

In ogni caso, è fondamentale associare sempre correzioni dello stile di vita, in particolare:

evitare la stitichezza e lo sforzo evacuativo,

mantenere un'alimentazione ricca di fibre e una buona idratazione,

ridurre la permanenza sul WC.

Infine, anche in assenza di peggioramento, è consigliabile una rivalutazione clinica specialistica, per confermare il grado esatto della patologia e monitorare l'efficacia del trattamento, così da evitare un’evoluzione verso forme più avanzate.

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Dott.ssa Carlotta La Raja
Proctologo, Chirurgo generale
Lodi
Quello che descrive è compatibile con un prolasso mucoemorroidario ma è necessaria una visita proctologica per escludere altri quadri. Una volta posta diagnosi di patologia emorroidaria se il paziente desidera un approccio conservativo è assolutamente percorribile.

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