Buongiorno, ho 58 anni e negli ultimi due anni sono stato operato prima di emorroidi e, circa sei me

4 risposte
Buongiorno, ho 58 anni e negli ultimi due anni sono stato operato prima di emorroidi e, circa sei mesi fa, di condilomi anali. Purtroppo, al secondo controllo mi è stato diagnosticato una recidiva di condilomi anali e, quindi , la decisione di tornare al più presto ( metà settembre) sotto i ferri, come consigliato dal mio proctologo. Il problema è che soffro anche di stenosi piuttosto accentuata, di qui la decisione, obbligata secondo lo staff del mio proctologo, di effettuare un intervento di anoplastica per consentire sia una migliore pulizia dai condilomi, sia per ovviare alle difficoltà che già ora incontro quando vado in bagno e che non ho migliorato nemmeno usando il dilatan. Sono stato avvisato che potrebbe esserci, per un certo periodo, delle perdite di gas intestinali o anche di feci liquide. La mia domanda è, secondo voi in che percentuale ci sono questi rischi? È anche potrebbero sorgere anche problemi più gravi ( incontinenza)?
Buongiorno,
calcolare una percentuale esatta è difficile ma il rischio è presente, come anche quello che la stenosi puo' tornare ad essere sempre piu serrata ad ogni intervento che va a fare a causa della cicatrizzazione dei tessuti che li rende ogni volta piu rigidi. Si affidi ai proctologi che l'hanno in cura e che hanno il quadro chiaro della situazione e che sceglieranno comunque il percorso migliore per lei
cordialmente
Dr Ascenzi

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Buonasera, purtroppo il rischio di un'incontinenza c'è, ma data la situazione abbastanza complicata, le consiglio di affidarsi ai suoi proctologi di riferimento, in quanto è difficile darle un consiglio senza visitarla. Inoltre i rischi e tutte le possibili complicanze sono correlati anche al tipo di intervento chirurgico che verrà eseguito.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
Dr.ssa Cavallo
Buongiorno. In questo caso non è corretto dare dei consigli senza prima averla visitata. Infatti, alcune stenosi anali migliorano o guariscono con l'intervento, in altri ci può essere il rischio di peggioramento o di recidiva. Dipende dalla situazione locale e da tanti fattori, di cui si può parlare tranquillamente prima dell'intervento stesso, avendo chiara la situazione locale. Il rischio di incontinenza dopo sfinterotomia è decisamente basso, correlato con errori chirurgici. Invece, dopo sfinterotomia esiste quello che si definisce "soiling", cioè un piccolo "percolamento" di materiale fecale liquido e di gas, per uno-due mesi dopo la procedura, legato proprio al processo di guarigione. Questa è una cosa del tutto reversibile, che sul lungo periodo sparisce.
Cordialità dr.ssa Laura Torselli
Approfondirei con ecografia endoanale e manometria prima dell'intervento: poi se necessario si potrebbe proporre una plastica con lembo di avanzamento.

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