Buongiorno, ho 43 anni e dopo un lunghissimo trascorso di disturbi alimentari di tipo restrittivo e

5 risposte
Buongiorno, ho 43 anni e dopo un lunghissimo trascorso di disturbi alimentari di tipo restrittivo e super attività sportiva compensatoria, sto iniziando ad uscire da questo problema (sono seguita da uno psicoterapeuta). Da quattro mesi ho iniziato a mangiare meglio, più vario, ad aumentare le porzioni, sostituire la corsa con camminate. Non sono comunque in surplus calorico. I miei esami sono perfetti. In poco tempo mi si è accumulato grasso principalmente sull'addome. Ho letto numerose testimonianze di ragazze ex anoressiche a cui è successa la stessa cosa, con difficoltà di redistribuzione. Non ho mai avuto tendenza ad accumulare grasso in quella zona... a cosa è dovuto? Alcuni dicono sia perché il corpo, dopo un periodo in "modalità sopravvivenza", cerca di proteggere gli organi più importanti trattenendo l'adipe sull'addome. È possibile? Ringrazio anticipatamente.
Buongiorno, la situazione andrebbe esaminata in maniera più approfondita anche per assicurarsi che la percezione dell'accumulo adiposo sia oggettiva e non soggettiva. A volte può capitare che persone con un trascorso di disturbi alimentari possano avere una errata percezione corporea proprio a causa della patologia. Potrebbe eventualmente parlare con il suo psicoterapeuta per capire se effettivamente l'attenzione sulle forme del corpo è ancora alta e lavorare su questo o in caso contrario richiedere un colloquio con un dietista esperto in disturbi alimentari per una valutazione più approfondita.

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Buon pomeriggio, mi accodo alla risposta della collega in merito alla percezione corporea, il fatto che sia seguita da uno psicoterapeuta è davvero ottimale! allo stesso tempo però sarebbe ideale affiancare un percorso con un Dietista specializzato in DA. In tal senso, rimango disponibile su Roma o online. Dott.ssa Alessandra Daidone - Dietista -Specializzata nel trattamento dei disturbi alimentari e dell'obesità.
Ciao, una condizione di ipercortisolemia, probabile nella tua situazione, può favorire l'accumulo adiposo in zona addominale. Così come anche una scarsa sensibilità insulinica, in parte generata dall'ipercortisolemia e in parte possibilmente causata da un metabolismo maltrattato e ancora in ripresa. Ti consiglio di non fissartici troppo e dai al tuo corpo il tempo per ripartire, accertati di mangiare a sufficienza e bilanciare l'esercizio fisico e con il tempo troverà da solo il suo equilibrio endocrino.
Cara utente, purtroppo è vero che il corpo umano è "programmato" per difendersi dalle carestie più di quanto lo sia per difendersi dall'eccesso di cibo... Questo significa che se mangiamo troppo poco per periodi di tempo prolungati (basta qualche settimana o mese) il corpo entra, come da lei espresso, in "modalità sopravvivenza", ovvero rallenta tutti i processi metabolici al fine di bruciare il meno possibile e conservare il massimo possibile di calorie. Non succede invece l'inverso (chi mangia in eccesso, ahimè, non accelera il proprio metabolismo, bruciando di più... piacerebbe a tanti, ma non è così!)
Dopo un lungo periodo di restrizione alimentare, il suo corpo si è abituato a trattenere ogni piccola quantità di energia da ciò che ingerisce... Come fare a sbloccare questa situazione?
Con pazienza, con tanta amorevolezza per il suo corpo, che si ricordi è il tempio in cui risiede la sua anima... Senza giudizio, rimproveri, severità o ansia...
Gradualmente continui a fare come sta facendo, mangiando meglio, più vario, aumentando le porzioni, sostituendo la corsa con camminate... Tutti modi di prendersi cura di se stessa in modo meno rigido ed esigente di quanto lo facesse prima...
Vedrà che pian piano, il suo corpo si abituerà ad un nuovo regime e ritroverà un nuovo equilibrio, certamente più sano.
buongiorno, concordo con la collega..continui il suo percorso con tranquillità e dia al suo corpo il tempo necessario per ritrovare un equilibrio che purtroppo era andato perduto. Vedrà che pian piano tutto si normalizzerà.

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