Buongiorno, ho 36 anni e due anni fa mi è stato diagnosticato erroneamente il diabete tipo 2 trattat

4 risposte
Buongiorno, ho 36 anni e due anni fa mi è stato diagnosticato erroneamente il diabete tipo 2 trattato con Glucophage. Da 50 chili il mio peso è sceso fino a 38. Poi mi è stato diagnosticato il diabete Lada, trattato con insulina ed una dieta chetogenica nonostante pesassi 38 chili. Il peptide C è a 1,04 e la produzione di insulina a 11,3. La glicata però è a 7. Ho avuto la PCR alta: è arrivata fino a 38. L'aumento di glicemia potrebbe essere dovuto ad un'intolleranza ai carboidrati? Potrebbe essere dovuto ad una carenza di amilasi, gli enzimi che permettono la corretta digestione dei carboidrati complessi? Oppure potrebbe essere dovuto ad uno stato infiammatorio cronico? Con gli zuccheri semplici non ho problemi ma con quelli complessi sì. Ho difficoltà a prendere peso, ho sempre fame, stitichezza cronica. Come posso risolvere questo mio problema glicemico che non è dovuto a diabete? Grazie mille a tutti i dottori che risponderanno.
Dott.ssa Maria Pedone
Nutrizionista, Dietologo
Bisceglie
Provi a incrementare il consumo di fibra, 15 gr al giorno, disinfiamma tantissimo e abbassa l'indice glicemico dei carboidrati, quindi carboidrati complessi ma integrali, pasta, pane e riso integrali . Incrementi il consumo dei legumi , fagiolini e lenticchie hanno bassissimo indice glicemico e consumi frutta acerba piuttosto che matura con kefir bianco naturale che va a disinfiammare l'intestino. Avrà giovamento ne sono certa.

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Dott.ssa Maria Luz Viloria
Dietista, Nutrizionista
Reggio Emilia
Salve, personalmente penso sia utile l'analisi accurata della storia clinica, dei sintomi e della sua storia dietetica (le abitudini alimentari degli ultimi anni e in particolare ultimi mesi). Solo così si potrà agire nella maniera più consona. Lo specialista che si occupa dell'alimentazione è il Dietista per questo la invito, se desidera a prenotare una consulenza online con me, in cui analizzeremo insieme la situazione attuale e passata. Le auguro una buona giornata, Maria Luz
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 Giovanni Orlando
Dietologo
Taranto
Buonasera, visto che non ha problemi con gli zuccheri semplici mentre ne ha con i complessi, probabilmente assume un eccesso di semplici con alterazione della glicemia e emoglobina glicosilata. Ha fatto una valutazione per l'eventuale presenza di un glucagonoma? Altra valutazione che farei è quella della eventuale celiachia.
Dott.ssa Lucia Chierchia
Nutrizionista, Dietologo, Dietista
Milano
Da quello che descrivi, la tua situazione è complessa e va valutata attentamente da un team medico specializzato. Alcuni punti importanti:
1. Diabete LADA e gestione → Il LADA è una forma di diabete autoimmune con progressiva perdita della funzione beta-cellulare. Il tuo peptide C e insulinemia sembrano ancora discreti, ma la glicata a 7 indica che il controllo glicemico non è ottimale. La dieta chetogenica a 38 kg non era probabilmente adatta.
2. Intolleranza ai carboidrati → Il fatto che tolleri gli zuccheri semplici ma non gli amidi potrebbe indicare una disbiosi intestinale o un problema enzimatico (come la carenza di amilasi pancreatica). Tuttavia, un intestino infiammato potrebbe peggiorare questa situazione.
3. Infiammazione cronica e PCR alta → Una PCR a 38 è un valore molto alto, tipico di infezioni gravi o malattie autoimmuni. Sarebbe importante capire la causa (infezione? malattia autoimmune sistemica?). L’infiammazione cronica può peggiorare la resistenza insulinica e alterare l’assorbimento dei nutrienti.
4. Difficoltà a prendere peso e stitichezza → Potrebbero indicare problemi di malassorbimento (celiachia? insufficienza pancreatica? SIBO?), ipermotilità intestinale dovuta a stress o disautonomia, o anche uno squilibrio della flora intestinale.

Cosa potresti fare:
• Indagini approfondite → Test per malassorbimento (amilasi, lipasi, elastasi pancreatica, test per SIBO, calprotectina fecale).
• Dieta più bilanciata → Evitare di eliminare del tutto i carboidrati, ma testarli gradualmente e in combinazione con proteine e grassi per ridurre i picchi glicemici.
• Supporto digestivo → Se sospetti un deficit di enzimi, potresti valutare con il medico un’integrazione di enzimi digestivi.
• Gestione dell’infiammazione → Lavorare su alimentazione antinfiammatoria e valutare il supporto con probiotici/microbiota.

È essenziale che tu sia seguito da un endocrinologo e un gastroenterologo, perché il tuo caso richiede un approccio personalizzato.

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