Buongiorno dottore e da qualche mese che assumo xantral e sono un po preoccupato per gli effetti ho
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Buongiorno dottore e da qualche mese che assumo xantral e sono un po preoccupato per gli effetti ho 58 anni chiedevo se era possibile risolvere il problema in modo definitivo con la tecnica di embolizzazione ?mi hanno riscontrato la i.p.b e volevo risolverlo defintivamente e questa tecnica sembra la meno invasiva ;dottore non sono un esperto ma vorrei un consiglio ,vorrei evitare di iniziare lunghe cure con medicine con tutti gli effetti collaterali per poi arrivare alla stessa soluzione l'intervento !!dottore la ringrazio anticipatamente
E' una questione che deve discutere con l'urologo/andrologo che la segue e che deve aver accuratamente valutato le condizioni della sua prostata e della sua area pelvica. Ci sono diverse alternative di trattamento anche di tipo chirurgico mininvasivo (per esempio il I-tind o farmacologico non sintmatologico come sono gli alfa-litici.
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L'embolizzazione della prostata o piu precisamente l'embolizzazione delle arterie prostatiche è una tecnica mininvasiva, sicura ed efficace. Rispetto a tutte le opzioni terapeutiche è l'unica tecnica che non comporta MAI eiaculazione retrograda mantenendo normalmente la funzionalità erettile. E' tecnica che tuttavia esegue solo il radiologo interventista e per questo motivo non trova grande riscontro da parte dello specialista urologo che non eseguendola può sottovalutare a volte la sua reale efficacia oltre che i grandi vantaggi che comporta.
Raramente gravata da complicanze, può essere eseguita anche senza l'introduzione del catetere vescicale. La permanenza in clinica è di sole 24 ore e viene eseguita con una semplice anestesia locale all'inguine o al polso. Tuttavia è tecnica che fatica a diffondersi perché può presentare diverse difficoltà tecniche e pertanto richiede una grande esperienza del radiologo che la esegue. In mani esperte tuttavia è procedura molto efficace, sicura e con recidive sicuramente limitate.
Raramente gravata da complicanze, può essere eseguita anche senza l'introduzione del catetere vescicale. La permanenza in clinica è di sole 24 ore e viene eseguita con una semplice anestesia locale all'inguine o al polso. Tuttavia è tecnica che fatica a diffondersi perché può presentare diverse difficoltà tecniche e pertanto richiede una grande esperienza del radiologo che la esegue. In mani esperte tuttavia è procedura molto efficace, sicura e con recidive sicuramente limitate.
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