insufficienza venosa cronica
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Buongiorno,desidererei sapere se i posono fare terme per inufficiena venosa Cronica eri inferiori consitenti in camminamnti in corrioi con acqua tiepida e poi fresca,quindi non solo un'unica teperatura,ho fibrillaione atriale permanente e insufficienza cardiaca permanente,o che occorrono:eco venoso arti inferiori 3 mesi di valiità più ecg,ho inoltre la poriasi anche su entrambi gli arti e sul corpo.Il medico di base sotiene che l'altrenanza caldo-freddo danneggia le venema non ha nesuna speciliaione,le terme invece hanno 2 sistemi:iromassaggio e questi camminamenti a sceltaL'idromasaggio ha acqua temperatura 27 costante .
Grazie.
Grazie.
Buonasera. Nella sua storia emergono 3 dati:
1) Fibrillazione atriale: per questa patologia non sussisterebbero controindicazioni, salvo evitare violenti getti d'acqua che potrebbero creare ematomi cutanei (suppongo che utilizzi anticoagulante).
2) Insufficienza cardiaca cronica: in questo caso sbalzi di temperatura non sono proprio l'ideale, anche se per dare una valutazione corretta bisognerebbe sapere molti altri parametri (pressione, frazione eiezione, valvulopatie, coronaropatia, ecc....).
3) Insufficienza venosa cronica: per questa patologia è sconsigliato il bagno in acqua calda, ma piuttosto andrebbe bene idroterapia e/o linfodrenaggio.
Nel suo caso, considerate l'insieme delle patologie, ritengo che la valutazione debba essere effettuata dal cardiologo con tutti i parametri che le ho accennato, per evitare peggioramento dello stato clinico.
1) Fibrillazione atriale: per questa patologia non sussisterebbero controindicazioni, salvo evitare violenti getti d'acqua che potrebbero creare ematomi cutanei (suppongo che utilizzi anticoagulante).
2) Insufficienza cardiaca cronica: in questo caso sbalzi di temperatura non sono proprio l'ideale, anche se per dare una valutazione corretta bisognerebbe sapere molti altri parametri (pressione, frazione eiezione, valvulopatie, coronaropatia, ecc....).
3) Insufficienza venosa cronica: per questa patologia è sconsigliato il bagno in acqua calda, ma piuttosto andrebbe bene idroterapia e/o linfodrenaggio.
Nel suo caso, considerate l'insieme delle patologie, ritengo che la valutazione debba essere effettuata dal cardiologo con tutti i parametri che le ho accennato, per evitare peggioramento dello stato clinico.
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Non sono un angiologo né un chirurgo vascolare ma l'acqua calda peggiora sicuramente la circolazione venosa in particolare se insufficiente, inoltre l'insufficienza cardiaca andrebbe ben valutata perché anch'essa potrebbe controindicare tali trattamenti.
La terapia con acqua calda e fredda per le vene va bene. Inoltre ricordi di camminare e fare L EcoDoppler venoso di controllo ogni sei mesi. Per la fibrillazione attuale forse assume un anticoagulante che va bene anche per il problema venoso. Beva regolarmente. A presto
Ha ragione il collega: con lo scompenso cardiaco e patologia venosa cronica, non è consigliabile indurre vasodilatazione periferica, seppur venosa. Più opportuno fare a fine doccia, dei getti di acqua fredda sugli arti inferiori. Si consulti col medico di famiglia, invece, per la terapia farmacologica più indicata al suo quadro clinico venoso. Un caro saluto
In linea di massima la temperatura oltre i 30 gradi non è utile nell’insufficienza venosa cronica. Riguardo la situazione cardiaca, se in buon compenso emodinamico e clinico non trova controindicazione assoluta, ma va comunque tenuto in considerazione il parere del suo cardiologo di fiducia. ECG datato tre mesi probabilmente va rifatto. Arrivederla.
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