Buongiorno a tutti, un anno fa mi sono operata al ginocchio per la rottura della rotula e ho una cic

Buongiorno
purtroppo la cicatrizzazione è un fenomeno parzialmente soggettivo quindi oltre che dovuto alle caratteristiche dell'insulto chirurgico dipende anche da caratteristiche personali. Essendo già passato un anno la cicatrice è abbastanza stabilizzata quindi scarsamente responsiva ad altre terapia topiche o iniettive ad esempio con trattamenti cortisonici .
In ogni caso alcuni dei trattamenti che si possono eseguire sono , dai meno invasivi ai piu invasivi partendo dal semplice il massaggio ripetuto più volte al giorno o la compressione continua della regione cicatriziale
Esistono poi fogli di gel di silicone o pomate che possono essere applicate sulla zona
Trattamenti maggiormente invasivi sono iniezione di cortisonici, dermoabrasione, trattamenti laser o con basse dosi di radiazioni
Circa la chirurgia questa puo essere eseguita asportando completamente la cicatrice oppure asportando il tessuto al di sotto della cicatrice in base alla condizione piu adatta alla sua situazione
Può sentire un chirurgo plastico della sua zona che le esporrà tutte le possibilità e i risultati attesi.
Cordialmente
Dr. Ascenzi

Salve!
Se la cicatrice è spessa e scura potrebbe essere "solo" una cicatrice ipertrofica e non un cheloide.
Il primo trattamento da fare è in ogni caso il massaggio, soprattutto nel verso della cicatrice premendo forte. Se dovesse far male inizialmente le consiglio di insistere, col tempo il dolore dovrebbe diminuire. Compatibilmente con gli impegni sarebbe consigliabile massaggiare più volte al giorno per 5-10 minuti.
Per il massaggio può utilizzare prodotti specifici, ma anche una normale crema da corpo può andare bene.
In associazione al massaggio si possono utilizzare fogli di silicone (per esempio Dermatix) da tenere sulla cicatrice tra i massaggi ed eventuali iniezioni di cortisone. Se non dovesse migliorare si può passare al laser per poi arrivare, com ultima soluzione, all'asportazione chirurgica.
Dopo un anno la cicatrice può essere ancora rosata o violacea, se è scura come la pelle abbronzata è a causa dell'esposizione solare nel primo anno. In quel caso di norma la soluzione migliore è il trattamento laser o l'asportazione chirurgica.
Cordiali saluti
dr. Mitja Oblak

Buongiorno, prima di pensare ad una revisione chirurgica è sempre preferibile provare con metodi non invasivi tipo massaggi con creme cheratoplastiche, applicazione di lamine in gel di silicone fino ad arrivare ad infiltrazioni con cortisone, cordiali saluti Dr Malloggi

Buongiorno, sono d’accordo con i Colleghi prima di una revisione chirurgica proverei con massaggi e fogli di silicone e poi contatterei uno specialista in chirurgia plastica per un parere esaustivo
Cordialmente
Luca C. Rovati

Buongiorno, non si può fare diagnosi a occhi chiusi sarebbe fondamentale vederla personalmente o tramite una foto ben fatta per poterla consigliare al meglio. Non me la sento di dare un giudizio diagnostico ed un trattamento adeguato semplicemente in base a una descrizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa lidia Perrone

Buongiorno
Per le cicatrici ipertrofiche esistono diversi trattamenti
Sicuramente uno di questi consiste nell’asportazione chirurgica della cicatrice con conseguente sutura estetica per un risultato finale meno evidente di quello attuale.
In caso condizioni locali meno gravi si potrebbe ricorrere ad infiltrazioni di corticosteroidi per ridurre la vascolarizzazione (aspetto rosso scuro) e le dimensioni della cicatrice.

Ovviamente la scelta più adeguata si prenderà dopo un attento colloquio tra lei ed un chirurgo plastico che le esporrà sicuramente le varie possibilità terapeutiche.

Gentile paziente,
il trattamento di cicatrici ipertrofiche/cheloidee possono richiedere vari tipi di trattamento: utilizzo di creme siliconiche specifiche, utilizzo di cerotti al silicono, infiltrazioni di cortisone o farmaci calcio antagonisti, fino ad arrivare a eseguire un intervento chirurgico di revisione della cicatrice. Per quanto riguarda il caso specifico sarebbe necessaria una valutazione clinica per definire l'iter terapeurico più idoneo al suo caso