Buonasera. Sono alla sesta settimana dopo intervento di isterectomia laparotomica con asportazione d

11 risposte
Buonasera. Sono alla sesta settimana dopo intervento di isterectomia laparotomica con asportazione di tube, ovaie e cervice. Da qualche settimana sento fastidio al tallone sinistro. Premetto che ho iniziato subito a camminare, dopo 5 gg di ricovero, partendo da 15 minuti fino ad arrivare ai 50 minuti. Il mio utero era diventato abbastanza grosso per via di due fibromi uno di 10 cm spostato verso dietro e uno di 6 cm sul davanti. L'utero era un pò storto e si vedeva ad occhio nudo il gonfiore, tutto verso destra. Da cosa può essere dovuto il fastidio al tallone? Mentre cammino non lo sento particolarmente. Molto la mattina.
Grazie
Buonasera, per darle un parere occorrerebbe una valutazione in presenza attraverso test specifici. Si rivolga ad un collega (laureato in fisioterapia), lui saprà certo aiutarla.
Saluti

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Dott. Franco Migliozzi
Fisioterapista, Osteopata
Padova
Quel fastidio al tallone, specie al mattino, fa subito pensare a una fasciopatia plantare. Però nel suo caso, considerando l’intervento importante, il quadro può essere più complesso.
Dopo un’isterectomia, soprattutto con utero deviato e fibromi grandi, l’assetto posturale può essersi modificato parecchio. Il corpo per mesi o anni si è adattato a un “peso” interno spostato, e adesso che tutto è stato rimosso, si sta riorganizzando. Questa riorganizzazione posturale può generare compensazioni, e una di queste può appunto riflettersi sul piede, soprattutto se magari si è spostato il carico più su un lato.
La camminata subito dopo l’intervento è ottima, ma se il bacino non è ancora in equilibrio, anche una semplice camminata può creare microtraumi ripetuti, soprattutto sul tallone d’appoggio.
Una visita posturologica globale ed un esame elettronico dell'appoggio del piede può aiutare ad identificare una eventuale causa posturale ed eventualmente iniziare delle terapie adeguate.
Dott. Raffaele Pasquariello
Fisioterapista, Terapista del dolore, Medico estetico
San Lazzaro di Savena
Le rispondo con la massima attenzione possibile,ma tenga presente che per un'analisi definitiva sarebbe utile una valutazione clinica diretta. Detto questo , ecco alcune possibili cause del fastidio al tallone che descrive , in relazione alla sua situazione. Fascia plantare: Cos'e .E'un'infiammazione della fascia plantare , il legamento che collega il tallone alle dita . SINTOMI TIPICI: dolore al tallone al mattino ,quando ci si alza dal letto, che tende a migliorare con il movimento.POSSIBILI CAUSE COLLEGATE: Dopo l'intervento ,anche se ha camminato fin da subito , la biomeccanica del cammino puo' essersi alterata .Ad esempio , aver camminato con un certa compensazione posturale( dolore addominale, rigidita' o debolezza ), sovraccaricando inconsapevolmente il piede sinistro. NEUROPATIA O COMPRESSIONE NERVOSA: Possibile coinvolgimento del nervo sciatico o tibiale posteriore . L'intervento addominale importante , la degenza a letto e magarai un po' di gonfiore o infiammazione pelvica residua . potrebbero aver alterato temporaneamente il funzionamento dei nervi spinali inferiori o di qualche nervo periferico . Potrebbe sentire dolore irradiato , formicolii o fastidio localizzato al tallone . TENDINE ACHILLEA O DA CARICO: L'inizio graduale della camminata e' stato corretto ,ma se il passo e' stato sbilanciato o se il carico sul tallone e' aumentato troppo infretta , puo' esserci una PICCOLA INFIAMMAZIONE DEL TENDINE D'ACHILLE o dei tessuti molli retrocalcaneari. PROBLEMI VASCOLARI O LINFATICI : Dopo un'intervento maggiore con rimozione di utero,ovaie e cervice. puo' esserci un ristagno linfatico soprattutto se l'utero era inclinato e occupava piu' spazio su un lato. La gamba sinistra potrebbe ricevere meno drenaggio linfatico o venoso , causando piccolo edema o tensione muscolare , che si puo' percepire come fastidio al tallone al risveglio. Cosa si puo' fare nel frattempo( non sostituisce il parere del medico) : Osservi bene i sintomi: E' piu' dolore,bruciore,,rigidita'? Si irradia verso la pianta o la caviglia?. Stretching delicato del piede e del polpaccio prima di alzarsi dal letto . Massaggiare delicatamente la pianta del piede con una pallina da tennis. Valuta un consulto con un fisioterapia specializzato in riabilitazione post-chirurgica , anche per migliorare la postura del cammino . Quando consultare subito un medico: Se il dolore peggiora , compare gonfiore marcato , arrossamento , febbre, formicolii o debolezza. Se ha avuto trombosi venosa profonda in passato o fattori di rischio.
Dott. Massimo De Marco
Fisioterapista, Osteopata
Roma
buonasera,potrebbero essere utili delle sedute di riflessologia plantare.
Buonasera. Il fastidio al tallone sinistro che avverte alla sesta settimana dopo l'isterectomia laparotomica è probabilmente una conseguenza del processo di adattamento del suo corpo alle modifiche interne subite. La presenza di un utero molto grande e spostato verso destra per un lungo periodo ha causato delle compensazioni posturali che hanno influenzato la sua catena cinetica, dal bacino fino ai piedi. L'intervento, pur risolvendo il problema uterino, ha modificato bruscamente l'assetto del suo corpo, e i muscoli e le fasce (in particolare la fascia plantare) devono riabituarsi a una nuova distribuzione del peso e a nuovi carichi, soprattutto ora che ha ripreso a camminare. La sintomatologia mattutina è molto tipica di una fascite plantare da sovraccarico. Non è un problema grave, ma indica che il suo corpo sta lavorando per riadattarsi. Le consiglio di continuare a camminare in modo graduale, ma soprattutto di consultare un fisioterapista per una valutazione posturale e del passo che possa darle esercizi specifici di stretching e rinforzo per il piede e la gamba, aiutandola a stabilizzare il suo nuovo assetto corporeo.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi potrebbe inviare il suo contatto telefonico su questo sito?
Senza impegno economico.
Grazie
Buongiorno, il fastidio al tallone, specie al risveglio, potrebbe essere legato a una fascite plantare, infiammazione frequente dovuta a sovraccarico o modifiche nella postura e nella camminata, spesso dopo interventi addominali importanti come il suo. Il cambiamento nel baricentro corporeo, la deambulazione precoce e l’adattamento posturale possono aver contribuito. Una valutazione fisioterapica posturale può chiarire l’origine del dolore e guidare nel trattamento più adatto.
Buongiorno, dai dettagli che scrive sarebbe necessaria una valutazione più approfondita per quanto riguarda i sintomi al tallone. Potrebbe anche essere dovuto ad un po' di decondizionamento e cambiamenti dovuti all'operazione seguita, ma il loro legame non può essere sicuro se non con una valutazione da un professionista.
Buongiorno, il fastidio al tallone è facilmente collegabile all'intervento che ha subito, e molto probabilmente erano già presenti delle tensioni a causa dei due fibromi. Le tensioni e/o dolori si propagano dall'addome agli arti o viceversa grazie al sistema di fasce che mettono in comunicazione le varie parti del corpo.
Buonasera, sicuramente il suo corpo al momento è decondizionato per via dall'intervento duro che ha eseguito.
Non ci sono correlazioni tra l'asportazione degli organi in questione e il dolore al tallone da lei descritto.
Nonostante la buona gradualità del carico gestito con il minutaggio progressivo giorno per giorno, la struttura si è ugualmente infiammata probabilmente perchè il suo corpo al momento non era pronto per uno stress di 50 minuti sull'articolazione.
Il dolore mattutino nella zona (first step pain) ci può far orientare su una sintomatologia da fascite plantare/tendinopatia calcaneare, così come il miglioramento del dolore verso la sera (effetto warm up).
Consiglio di effettuare una visita fisioterapica per l'inquadramento della sua condizione, di pari passo con l'informare il chirurgo che l'ha operata.
Il miglior trattamento per questo tipo di patologia vede il rinforzo della muscolatura estrinseca del piede/gamba (polpaccio, tibiale anteriore e posteriore, peronieri) e la muscolatura intriseca del piede con un programma di rinforzo del core del piede, con un dosaggio del carico ottimale rispettando la sintomatologia.
Buonasera, il fastidio che descrivi al tallone, comparso soprattutto al mattino, somiglia molto a una fascite plantare iniziale o comunque a una sofferenza della fascia/tendine d’Achille. È piuttosto comune dopo un periodo in cui il corpo ha dovuto adattarsi a cambiamenti importanti: nel tuo caso l’intervento, la degenza, il ricominciare a camminare con schemi motori leggermente diversi, anche per via dell’assetto del bacino modificato dal peso e dalla posizione dell’utero prima dell’operazione.

Il fatto che il dolore sia più intenso al risveglio e poi cali camminando è tipico. In genere si affronta con stretching del polpaccio e della fascia plantare, scarpe ammortizzate e, se serve, ghiaccio dopo la camminata. Non è un segnale legato direttamente all’operazione, ma più a un sovraccarico meccanico. Se il disturbo persiste o peggiora, una valutazione fisioterapica può aiutarti a correggere l’appoggio e scaricare bene il tallone.

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