Buonasera soffro di insonnia da 3 mesi alterno notti che dormo 2 3 ore ad altre notti che ne dormo 6

6 risposte
Buonasera soffro di insonnia da 3 mesi alterno notti che dormo 2 3 ore ad altre notti che ne dormo 6 7.. Ho provato con dei prodotti naturali ma non funzionano finché sono andato da uno psichiatra che mi ha consigliato alprazolam prima di andare a dormire.. Lo sto assumendo da 20 giorni Alcune volte funziona avvolte
no.. Siccome mi sento sempre confuso.. mente annebbiata.. Vertigini.. rimbambito.. in un altro mondo e poco lucido può essere l'assunzione di alprazolam o la carenza di sonno? Siccome penso di aver causato danni neurologici da carenza di sonno e possibile ? Mi conviene rivolgermi al neurologo?
Gentilissim*, buonasera e grazie per aver posto questo interessante quesito.
L'intervento farmacologico è da considerarsi a tutti gli effetti un ausilio, può aiutare ma non necessariamente essere risolutivo. L'insonnia è un disturbo del sonno, i cui fattori scatenanti possono essere molteplici (ad esempio; fattori psicosociali, stress lavorativo, deprivazione sensoriale ecc). Una consulenza neurologica potrebbe, senz'altro, essere utile.
Inoltre, le ricordo l'importanza di abbinare al trattamento farmacologico anche un trattamento di natura psico-terapeutica.
E' importante monitorare il dosaggio farmacologico ed eventuali effetti collaterali. Ne parli con il suo psichiatra in modo da valutare insieme la possibilità di modificare il dosaggio o introdurre una nuova molecola. Oltretutto, le tecniche di rilassamento e le pratiche meditative possono conciliare bene il sonno. Consideri di iniziare un percorso anche in questo senso.
Sperando di esserle stata utile, le auguro di risolvere questo suo problema e di riappropriarsi del suo benessere psicofisico.
Cordialmente,
Dott.ssa Pasqualina Perna

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Buonasera
Sarebbe necessario indagare se il suo problema con il sonno è di natura organica o psicologica.
Infatti anche alcuni fenomeni pricologici come ansia, stress o umore depresso possono interferire con il riposo notturno.
Le consiglierei di verificare con un neurologo la presenza di situazioni mediche che possono interferire con la sua qualità del sonno.
Nel frattempo, potrebbe beneficiare di una consulenza psicologica, per approfondire se sono presenti anche fattori di natura non organica.
Per quanto riguarda la possibilità di danni neurlogici da carenza di sonno, la sua sintomatologia potrebbe essere riconducibile alla carenza di sonno combinata all'utilizzo di alozopram. Ovviamente il parere definitivo deve essere dato da un medico, le consiglierei di ricontattare lo psichiatra.
cordiali saluti
Buonasera.
L'uso di alprazolam può comportare effetti collaterali, inclusi quelli che ha menzionato come confusione, annebbiamento mentale, vertigini e sensazione di rimbambimento, ma è altrettanto importante considerare l'impatto della carenza di sonno sulla sua salute mentale e fisica, la quale può influenzare il funzionamento cognitivo e emotivo. Detto ciò non è possibile confermare la presenza di danni neurologici senza una valutazione medica approfondita per cui le consiglio vivamente di parlare con il suo medico, possibilmente uno specialista del sonno o uno psichiatra, per discutere dei sintomi e delle sue preoccupazioni. Potrebbe essere necessario rivedere la terapia attuale, considerare alternative o effettuare una valutazione più approfondita della situazione. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
La terapia breve strategica potrebbe essere un'opzione efficace per affrontare i suoi problemi di insonnia e i sintomi correlati. Questo approccio si concentra sul trovare soluzioni rapide e mirate ai problemi specifici che sta affrontando. Potrebbe aiutarla a identificare e affrontare i pattern di pensiero e comportamento che contribuiscono all'insonnia, fornendole strumenti pratici per migliorare il sonno e gestire i sintomi correlati. Le consiglio di cercare un terapeuta che abbia esperienza in questo tipo di approccio e di discutere con loro come potrebbe essere utile nel suo caso specifico.
Oltre ad una corretta terapia farmacologica (che è situazionale e circoscritta temporalmente) sarebbe opportuno impostare un corretto lifestyle, e, nel caso, un adeguato supporto psicologico che la accompagni verso un cambiamento dello stile di vita. Oggi la medicina si sta spostando sempre di più verso questa direzione.
Gentile utente io le consiglierei dapprima una visita neurologica ed esami strumentali per escludere patologie di natura organica. Inoltre nel suo caso sarebbe fortemente consigliata una valutazione neuropsicologica. Resto a sua disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti.
AB

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