Buonasera mi chiamo Valerio e ho 35 anni.Sto provando a risolvere il mio problema da diversi anni se
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risposte
Buonasera mi chiamo Valerio e ho 35 anni.Sto provando a risolvere il mio problema da diversi anni senza alcun tipo di riscontro.In seguito ad un incidente la parte sinistra del mio sacroiliaco é indietreggiata creando quindi un diseallineamento che mi provoca molto fastidio.Questo ha causato una rettilineizzazione della colonna.Vorrei sapere cortesemente se per quanto riguarda il problema al sacroiliaco qualcuno saprebbe aiutarmi e sa ha mai trattato la cosa con successo, poiché i diversi professionisti a cui mi sono rivolto non mi hanno saputo aiutare nonostante i vari trattamenti.Sono di Roma grazie.
Buondì. Per darle un parere occorrerebbe una valutazione in presenza attraverso dei test specifici al fine di comprendere se il problema origina dall'articolazione sacroiliaca o da altre strutture. Se fosse una sacroileite la terapia manuale e l'esercizio terapeutico possono essere di aiuto. Ma ripeto, occorre una valutazione. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista (laureato in fisioterapia) esperto in problematiche muscolo scheletriche.
Saluti
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buongiorno, la sua situazione è molto frequente:in seguito ad eventi traumatici si può verificare una disfunzione dell'articolazione sacro-iliaca, che dopo un'attenta valutazione, può essere facilmente ripristinata nella sua articolarità.
Successivamente va fatto un programma di semplici e specifici esercizi per mantenere la nuova mobilità raggiunta e per ripristinare la fisiologica lordosi lombare.
Sono problematiche che affronto con successo quotidianamente.
Successivamente va fatto un programma di semplici e specifici esercizi per mantenere la nuova mobilità raggiunta e per ripristinare la fisiologica lordosi lombare.
Sono problematiche che affronto con successo quotidianamente.
buongiorno, credo che un buon lavoro di modifica alla postura con l "aiuto di plantari dinamici ks potrebbe aiutarla
i plantariKS sono plantari specifici che stimolano la muscolatura del piede. se crede mi contatti per ulteriori informazioni
i plantariKS sono plantari specifici che stimolano la muscolatura del piede. se crede mi contatti per ulteriori informazioni
buongiorno sono abbastanza afferrata in questo tipo di problematiche e mi occupo sia di fisioterapia che di osteopatia applicando le tecniche a seconda della necessità del paziente. svplgo la mia professione in diversi studi di roma per cui se sei interessato puoi scrivermi in privato o prendere appuntamento direttamente sull'applicazione di mio dottore
cordiali saluti
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Buongiorno
Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie
Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie
Buonasera Valerio,
grazie per aver condiviso la tua situazione. Quello che descrivi – una disfunzione dell’articolazione sacroiliaca sinistra in seguito a trauma, con conseguente disequilibrio posturale e rettilineizzazione vertebrale – è una condizione che può effettivamente risultare complessa da gestire se non affrontata con un approccio specifico e mirato.
È importante sapere che:
• Le disfunzioni sacroiliache post-traumatiche possono generare adattamenti secondari lungo tutta la catena miofasciale e vertebrale.
• Spesso non basta una semplice “manipolazione”, ma serve un lavoro integrato che includa:
• valutazione biomeccanica approfondita,
• trattamento manuale mirato (osteopatico o fisioterapico esperto),
• e un programma di rieducazione funzionale e neuromuscolare progressiva, per stabilizzare e mantenere il bacino in asse nel tempo.
Cosa ti consiglio:
1. Rivolgerti a un fisioterapista o osteopata con comprovata esperienza nel trattamento delle disfunzioni pelviche post-traumatiche (idealmente con formazione anche in terapia manuale ortopedica).
2. Verificare che sia stato fatto un inquadramento dinamico, non solo posturale o statico: test specifici come il Gillet test, il test di Patrick, e la palpazione del movimento sacroiliaco sono fondamentali.
3. Integrare con un programma di esercizi di controllo motorio, core stability e respirazione diaframmatica.
Se sei di Roma, posso aiutarti a trovare professionisti competenti in questo ambito. Il tuo caso può essere trattato con successo, ma va affrontato con metodo, esperienza specifica e continuità.
Resto a disposizione per guidarti in questo percorso.
Un caro saluto,
Denis
grazie per aver condiviso la tua situazione. Quello che descrivi – una disfunzione dell’articolazione sacroiliaca sinistra in seguito a trauma, con conseguente disequilibrio posturale e rettilineizzazione vertebrale – è una condizione che può effettivamente risultare complessa da gestire se non affrontata con un approccio specifico e mirato.
È importante sapere che:
• Le disfunzioni sacroiliache post-traumatiche possono generare adattamenti secondari lungo tutta la catena miofasciale e vertebrale.
• Spesso non basta una semplice “manipolazione”, ma serve un lavoro integrato che includa:
• valutazione biomeccanica approfondita,
• trattamento manuale mirato (osteopatico o fisioterapico esperto),
• e un programma di rieducazione funzionale e neuromuscolare progressiva, per stabilizzare e mantenere il bacino in asse nel tempo.
Cosa ti consiglio:
1. Rivolgerti a un fisioterapista o osteopata con comprovata esperienza nel trattamento delle disfunzioni pelviche post-traumatiche (idealmente con formazione anche in terapia manuale ortopedica).
2. Verificare che sia stato fatto un inquadramento dinamico, non solo posturale o statico: test specifici come il Gillet test, il test di Patrick, e la palpazione del movimento sacroiliaco sono fondamentali.
3. Integrare con un programma di esercizi di controllo motorio, core stability e respirazione diaframmatica.
Se sei di Roma, posso aiutarti a trovare professionisti competenti in questo ambito. Il tuo caso può essere trattato con successo, ma va affrontato con metodo, esperienza specifica e continuità.
Resto a disposizione per guidarti in questo percorso.
Un caro saluto,
Denis
Buonasera, per poter rispondere in maniera più precisa avrei bisogno di sapere qual è il problema in questione.. dolore, rigidità, limiti nel movimento. Sarebbe necessario dunque approfondire il tutto in una prima vista, per capire meglio tutte le disfunzioni associate ed impostare un piano di trattamento adeguato e il più possibile risolutivo.
buongiorno
io mi concentrerei sul suo sintomo, una volta analizzato su come si esprime ( quali posture/movimenti lo scatenano etc..) si lavora su quello più che sulla rettilineizzazione.
quindi a parer mio ha bisogno di un professionista che nel suo lavoro parte da una valutazione ben eseguita, prediligerei una terapia manuale dando perscontato che di terapia strumentale ha gia fatto qualcosa con poco successo
io mi concentrerei sul suo sintomo, una volta analizzato su come si esprime ( quali posture/movimenti lo scatenano etc..) si lavora su quello più che sulla rettilineizzazione.
quindi a parer mio ha bisogno di un professionista che nel suo lavoro parte da una valutazione ben eseguita, prediligerei una terapia manuale dando perscontato che di terapia strumentale ha gia fatto qualcosa con poco successo
Ciao Valerio, la descrizione degli avvenimenti mi porterebbe a dire che il trauma non ha fatto altro che far emergere dei problemi che erano presenti già in parte e che venivano però compensati dal tuo corpo.
L' incidente è stato un bicchiere che ha fatto traboccare il vaso e non sei più riuscito ad uscirne.
Penso di essere in grado di aiutarti, nel frattempo ti auguro pronta guarigione!
L' incidente è stato un bicchiere che ha fatto traboccare il vaso e non sei più riuscito ad uscirne.
Penso di essere in grado di aiutarti, nel frattempo ti auguro pronta guarigione!
Buongiorno, bisognerebbe capire se ci sono altre problematiche che interferiscono col trauma, io lo approccerei con la metodica di "Manipolazione Fasciale" di Stecco che va a lavorare a monte del problema...Probabilmente ci sono tensioni o altro che impediscono la guarigione o il corretto allineamento e su cui è fondamentale andare a lavorare, nonostante sembrino non essere correlate . Prova a cercare nella tua zona un terapista che si occupa di questa metodica.
Ciao Valerio, lavoro da 10 anni come fisioterapista e ti posso dire che ogni paziente è a sè e va VALUTATO. Tutti i fisioterapisti sono in grado, almeno in teoria, di aiutarti a correggere una rotazione dell'emibacino o una rettilinizzazione del rachide (se di questo si tratta) e se non si riesce andrebbe capito il perchè! Ad ogni modo, se vuoi, puoi contattarmi su questa piattaforma e ti aiuterò ad individuare il percorso più adatto a te. Saluti.
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