Buonasera, ho assunto sertralina per 6 anni circa e aumentata per 4 anni. Avendo fatto
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Buonasera, ho assunto sertralina per 6 anni circa e aumentata per 4 anni. Avendo fatto un percorso di psicoterapia e stando bene già da diverso tempo, ho chiesto al mio psichiatra se potessi dismetterla definitivamente. Rispondendomi affermativamente mi ha prescritto di toglierla assumendo una comprrssa a giorni alterni per 4 settimane. Ho eseguito precisamente l'indicazione non riscontrando nessun problema. Solo da una settimana (2 giorni dopo aver finito totalmente lo scalaggio) avverto vertigini frequenti, specialmente la sera. Il mio psichiatra mi ha detto di aspettare un'altra settimana e se non dovessero passare ricontattarlo per porre rimedio. Il mio cruccio comunque rimane uno, ossia: puó questo tempo di assunzione(10 anni circa) con detti dosaggi intaccare definitivamente, anche se pur lievemente, il mio stato mentale? Tipo l'umore, la concentrazione o altro? Al momento, a parte ovviamente le vertigini io sto bene, ma avendo sentito da qualcuno queste possibilità mi sono un po' allarmato. Vorrei un vostro parere a riguardo. Grazie.
Buonasera, è comprensibile che tu possa sentirti preoccupata. La psicoterapia breve strategica può essere un valido supporto in questo periodo di transizione, aiutandoti a gestire l’ansia e le preoccupazioni legate al cambiamento della terapia farmacologica. In generale, l’assunzione di sertralina per un periodo prolungato, come nel tuo caso, non dovrebbe avere effetti permanenti sullo stato mentale, sebbene possano esserci degli effetti collaterali temporanei durante il processo di dismissione, come le vertigini che stai sperimentando.
Questi sintomi potrebbero essere una reazione fisica alla riduzione del farmaco e solitamente si risolvono con il tempo. L’importante è continuare a monitorare i tuoi sintomi con il supporto del tuo psichiatra e, se necessario, avviare un ulteriore supporto psicoterapeutico per affrontare meglio l’adattamento alla nuova situazione. Riguardo a eventuali cambiamenti duraturi, è poco probabile che il trattamento prolungato abbia effetti negativi permanenti sull’umore o sulla concentrazione, ma ogni persona reagisce in modo diverso.
Questi sintomi potrebbero essere una reazione fisica alla riduzione del farmaco e solitamente si risolvono con il tempo. L’importante è continuare a monitorare i tuoi sintomi con il supporto del tuo psichiatra e, se necessario, avviare un ulteriore supporto psicoterapeutico per affrontare meglio l’adattamento alla nuova situazione. Riguardo a eventuali cambiamenti duraturi, è poco probabile che il trattamento prolungato abbia effetti negativi permanenti sull’umore o sulla concentrazione, ma ogni persona reagisce in modo diverso.
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Buongiorno, comprendo i suoi dubbi e la sua preoccupazione ma ha fatto la cosa più corretta affidandosi allo specialista per diminuire l'assunzione dei farmaci in modo graduale. Se dovesse manifestare qualsiasi sintomo avverta lo psichiatra che saprà accompagnarla nel modo più giusto in questo percorso. Dott.ssa Susanna Scainelli
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questo suo dubbio.
Sono contenta che lei stia meglio e che abbia seguito le indicazioni del suo psichiatra per lo scalaggio corretto del farmaco. Non so se nel corso dei 10 anni in cui lei è stato trattato farmacologicamente abbia seguito anche una terapia psicologica, in tal caso il suo miglioramento potrebbe essere dovuto anche alle tecniche e agli strumenti appresi durante la terapia (e di conseguenza sarebbe auspicabile un cambiamento migliorativo del suo stato e del suo umore). Se invece così non fosse non credo che l'assunzione del farmaco possa alternare a lungo termine aspetti cognitivi.
Se si sente particolarmente turbato da questo, le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra che potrà darle informazioni più precise in merito.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin
Sono contenta che lei stia meglio e che abbia seguito le indicazioni del suo psichiatra per lo scalaggio corretto del farmaco. Non so se nel corso dei 10 anni in cui lei è stato trattato farmacologicamente abbia seguito anche una terapia psicologica, in tal caso il suo miglioramento potrebbe essere dovuto anche alle tecniche e agli strumenti appresi durante la terapia (e di conseguenza sarebbe auspicabile un cambiamento migliorativo del suo stato e del suo umore). Se invece così non fosse non credo che l'assunzione del farmaco possa alternare a lungo termine aspetti cognitivi.
Se si sente particolarmente turbato da questo, le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra che potrà darle informazioni più precise in merito.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin
Buonasera,
innanzitutto la sua volontà di voler interrompere la Sertralina è già di per sé un ottimo risultato! I sintomi che lei espone potrebbero essere fisiologicamente attribuibili a una fase di transizione di scalaggio e possibile futura dismissione del farmaco. Le consiglierei di monitorare i sintomi insieme al suo psichiatra, soprattutto se questi dovessero perdurare per un periodo prolungato. Inoltre un supporto psicologico potrebbe esserle nuovamente d’aiuto in questa fase di transizione.
Dott. Alessandro Casalone
innanzitutto la sua volontà di voler interrompere la Sertralina è già di per sé un ottimo risultato! I sintomi che lei espone potrebbero essere fisiologicamente attribuibili a una fase di transizione di scalaggio e possibile futura dismissione del farmaco. Le consiglierei di monitorare i sintomi insieme al suo psichiatra, soprattutto se questi dovessero perdurare per un periodo prolungato. Inoltre un supporto psicologico potrebbe esserle nuovamente d’aiuto in questa fase di transizione.
Dott. Alessandro Casalone
buon pomeriggio
le risponde la Dott.ssa filomena lopez psiocterapeuta neuropsicologa il farmaco che lei ha preso per 10 anni, ha vissuto nel suo corpo ha sicuramente dato benessere al suo malessere, oggi toglierlo significato purificare il corpo di un farmaco che aveva un compito preciso , deve dare a lei al suo corpo di adattarsi ad un nuovo modo di vivere , di aggiungre al suo stato un altro valore, quindi visto che fa psicoterapia chieda alla sua terapeuta , di lavorare su questo , quanto la nostra mente necessita di tempo per eleboare dei camboiamenti.
le risponde la Dott.ssa filomena lopez psiocterapeuta neuropsicologa il farmaco che lei ha preso per 10 anni, ha vissuto nel suo corpo ha sicuramente dato benessere al suo malessere, oggi toglierlo significato purificare il corpo di un farmaco che aveva un compito preciso , deve dare a lei al suo corpo di adattarsi ad un nuovo modo di vivere , di aggiungre al suo stato un altro valore, quindi visto che fa psicoterapia chieda alla sua terapeuta , di lavorare su questo , quanto la nostra mente necessita di tempo per eleboare dei camboiamenti.
Buonasera Gentile Paziente,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza e le sue riflessioni. Comprendo le sue preoccupazioni, ed è del tutto naturale porsi domande dopo un lungo periodo di assunzione della sertralina, soprattutto quando emergono sintomi come le vertigini.
È positivo che, insieme al suo psichiatra e al suo psicoterapeuta, abbiate riconosciuto il momento opportuno per la sospensione, dimostrando fiducia nel percorso terapeutico e farmacologico svolto e nella sua stabilità. Questo è un segnale importante: significa che il lavoro che ha svolto in questi anni, sia con il supporto farmacologico che attraverso la psicoterapia, ha rafforzato le sue risorse interne, permettendole di affrontare questa fase con consapevolezza. Continuare a seguire questo iter, mantenendo un dialogo aperto con il suo psichiatra e psicoterapeuta e rimanendo in ascolto di sé stesso, sarà essenziale per consolidare il suo benessere a lungo termine.
Riguardo ai sintomi attuali: le vertigini che sta avvertendo rientrano tra i possibili sintomi da sospensione degli SSRI, che possono manifestarsi anche qualche giorno dopo la completa interruzione. Questo non indica una ricaduta, ma piuttosto un normale processo di adattamento del sistema nervoso. Spesso tali sintomi tendono a ridursi spontaneamente nel giro di qualche settimana.
Sul timore di effetti permanenti: non ci sono evidenze scientifiche che un uso prolungato di sertralina possa compromettere in modo definitivo la regolazione dell’umore, della concentrazione o delle funzioni cognitive. Il cervello ha una notevole capacità di adattamento (neuroplasticità), e il fatto che lei si senta bene dal punto di vista emotivo è un ottimo segnale. Il suo psichiatra ha suggerito di attendere ancora una settimana prima di valutare ulteriori interventi, e questo approccio prudente è in linea con le raccomandazioni cliniche e le linee guida internazionali.
Come può supportarsi in questa fase?
- Rispettare il proprio ritmo e non sovraccaricarsi, concedendosi il tempo per adattarsi al cambiamento;
- Mantenere una buona igiene del sonno, evitando fattori che possano alterare il ciclo sonno-veglia;
- Evitare eccessivi stimoli visivi o bruschi movimenti, che potrebbero accentuare la sensazione di vertigine;
- Continuare a lavorare sulla consapevolezza e sull’autoregolazione emotiva, consolidando le strategie che ha sviluppato in questi anni;
Lei ha già fatto un lavoro significativo per arrivare a questo punto, e il fatto che, insieme al suo psichiatra, abbia preso questa decisione rappresenta un riconoscimento della sua solidità. Affrontare questo passaggio con fiducia, pur rimanendo attento ai segnali del proprio corpo, la aiuterà a proseguire con serenità.
Le faccio ancora i miei complimenti per il coraggio e la fiducia che ha dimostrato nel suo percorso. Intraprendere e portare avanti un percorso terapeutico è sempre una scelta coraggiosa. Le auguro di vivere questo periodo di transizione con serenità e fiducia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Irini Tikhonova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza e le sue riflessioni. Comprendo le sue preoccupazioni, ed è del tutto naturale porsi domande dopo un lungo periodo di assunzione della sertralina, soprattutto quando emergono sintomi come le vertigini.
È positivo che, insieme al suo psichiatra e al suo psicoterapeuta, abbiate riconosciuto il momento opportuno per la sospensione, dimostrando fiducia nel percorso terapeutico e farmacologico svolto e nella sua stabilità. Questo è un segnale importante: significa che il lavoro che ha svolto in questi anni, sia con il supporto farmacologico che attraverso la psicoterapia, ha rafforzato le sue risorse interne, permettendole di affrontare questa fase con consapevolezza. Continuare a seguire questo iter, mantenendo un dialogo aperto con il suo psichiatra e psicoterapeuta e rimanendo in ascolto di sé stesso, sarà essenziale per consolidare il suo benessere a lungo termine.
Riguardo ai sintomi attuali: le vertigini che sta avvertendo rientrano tra i possibili sintomi da sospensione degli SSRI, che possono manifestarsi anche qualche giorno dopo la completa interruzione. Questo non indica una ricaduta, ma piuttosto un normale processo di adattamento del sistema nervoso. Spesso tali sintomi tendono a ridursi spontaneamente nel giro di qualche settimana.
Sul timore di effetti permanenti: non ci sono evidenze scientifiche che un uso prolungato di sertralina possa compromettere in modo definitivo la regolazione dell’umore, della concentrazione o delle funzioni cognitive. Il cervello ha una notevole capacità di adattamento (neuroplasticità), e il fatto che lei si senta bene dal punto di vista emotivo è un ottimo segnale. Il suo psichiatra ha suggerito di attendere ancora una settimana prima di valutare ulteriori interventi, e questo approccio prudente è in linea con le raccomandazioni cliniche e le linee guida internazionali.
Come può supportarsi in questa fase?
- Rispettare il proprio ritmo e non sovraccaricarsi, concedendosi il tempo per adattarsi al cambiamento;
- Mantenere una buona igiene del sonno, evitando fattori che possano alterare il ciclo sonno-veglia;
- Evitare eccessivi stimoli visivi o bruschi movimenti, che potrebbero accentuare la sensazione di vertigine;
- Continuare a lavorare sulla consapevolezza e sull’autoregolazione emotiva, consolidando le strategie che ha sviluppato in questi anni;
Lei ha già fatto un lavoro significativo per arrivare a questo punto, e il fatto che, insieme al suo psichiatra, abbia preso questa decisione rappresenta un riconoscimento della sua solidità. Affrontare questo passaggio con fiducia, pur rimanendo attento ai segnali del proprio corpo, la aiuterà a proseguire con serenità.
Le faccio ancora i miei complimenti per il coraggio e la fiducia che ha dimostrato nel suo percorso. Intraprendere e portare avanti un percorso terapeutico è sempre una scelta coraggiosa. Le auguro di vivere questo periodo di transizione con serenità e fiducia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Irini Tikhonova
Buonasera, Capisco le sue preoccupazioni, è normale avere dubbi dopo la sospensione di un farmaco assunto per molto tempo. Le vertigini che descrive possono essere un effetto transitorio della sospensione della sertralina e, come indicato dal suo psichiatra, tendono a risolversi nel giro di qualche settimana. Per quanto riguarda possibili effetti a lungo termine, non ci sono evidenze scientifiche che l’uso prolungato di sertralina possa compromettere in modo definitivo l’umore o la concentrazione. È importante, però, ascoltarsi e monitorare eventuali cambiamenti. Se sente il bisogno di un supporto in questa fase di transizione, la psicoterapia può aiutarla a gestire eventuali timori e a consolidare il suo benessere. Come psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale, mi occupo proprio di percorsi di gestione dell’ansia, dell’umore e dell’adattamento ai cambiamenti. Se desidera un confronto, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
Premesso che la persona più indicata per chiarirle il quesito è il suo medico specialista, in via del tutto generale posso dirle che è normale che lei si chieda se i sintomi che sta evidenziando possano essere messi in relazione alla sospensione della Sertralina, farmaco che ha utilizzato per diverso tempo, tuttavia, penso non vi siano evidenze scientifiche che dimostrino che l’uso, ancorché prolungato di Sertralina possa causare danni permanenti alla funzionalità cerebrale, all’attenzione e alla concentrazione una volta sospeso.
È pero possibile che il cervello abbia bisogno di un po’di tempo per riadattarsi. Non è raro che alcune persone sperimentino alcuni sintomi, per qualche settimana, dopo l’interruzione di alcuni farmaci. Le vertigini, insieme a leggera instabilità emotiva, oppure, disturbi del sonno e leggera difficoltà di concentrazione, possono essere sintomi comuni che solitamente scompaiono nel giro di qualche settimana. Da quel che scrive, invece, sembra che lei stia reagendo bene anche grazie al percorso psicoterapeutico che ha fatto. In ogni caso, la invito a sentire il suo medico che saprà meglio darle le indicazioni opportune. Per il momento stia tranquillo e ascolti il suo corpo in questo periodo di transizione. Saluti
È pero possibile che il cervello abbia bisogno di un po’di tempo per riadattarsi. Non è raro che alcune persone sperimentino alcuni sintomi, per qualche settimana, dopo l’interruzione di alcuni farmaci. Le vertigini, insieme a leggera instabilità emotiva, oppure, disturbi del sonno e leggera difficoltà di concentrazione, possono essere sintomi comuni che solitamente scompaiono nel giro di qualche settimana. Da quel che scrive, invece, sembra che lei stia reagendo bene anche grazie al percorso psicoterapeutico che ha fatto. In ogni caso, la invito a sentire il suo medico che saprà meglio darle le indicazioni opportune. Per il momento stia tranquillo e ascolti il suo corpo in questo periodo di transizione. Saluti
Salve,
Capisco molto bene la sua preoccupazione: dopo tanti anni di terapia farmacologica è naturale chiedersi se il cervello “ricordi” quella lunga esposizione e se possa aver subito cambiamenti permanenti. La sua domanda è molto sensata, ma posso rassicurarla su un punto importante: l’uso prolungato di sertralina, anche per molti anni, non provoca danni irreversibili al cervello né compromette in modo permanente le funzioni cognitive o emotive.
Gli antidepressivi della classe degli SSRI, come la sertralina, agiscono modulando la disponibilità della serotonina, ma questo effetto è reversibile: quando il farmaco viene sospeso, il cervello gradualmente ristabilisce il proprio equilibrio neurochimico. Questo processo, tuttavia, può richiedere un po’ di tempo, e per alcune settimane possono comparire sintomi transitori di “discontinuazione” come vertigini, sensazione di testa leggera, piccoli sbalzi di umore o una lieve “nebbia mentale”. Sono disturbi comuni e temporanei, non segnali di danno.
Il fatto che lei riferisca di stare bene dal punto di vista dell’umore e della lucidità è un ottimo segnale: significa che il suo equilibrio psicologico, costruito anche grazie al lavoro terapeutico, si sta mantenendo in autonomia. Le vertigini che avverte sono molto probabilmente legate a questo periodo di adattamento fisiologico e, come le ha suggerito correttamente il suo psichiatra, tendono a ridursi e scomparire nel giro di poco tempo.
In sintesi, non c’è alcuna evidenza scientifica che l’assunzione prolungata di sertralina “intacchi” in modo definitivo la mente o la personalità. Al contrario, spesso un trattamento ben gestito, insieme alla psicoterapia, permette al cervello di “reimparare” modalità più sane di funzionamento emotivo, e gli effetti positivi del percorso restano nel tempo.
Un caro saluto, resto a disposizione se desidera approfondire come affrontare in modo graduale questa fase di sospensione e stabilizzazione.
Capisco molto bene la sua preoccupazione: dopo tanti anni di terapia farmacologica è naturale chiedersi se il cervello “ricordi” quella lunga esposizione e se possa aver subito cambiamenti permanenti. La sua domanda è molto sensata, ma posso rassicurarla su un punto importante: l’uso prolungato di sertralina, anche per molti anni, non provoca danni irreversibili al cervello né compromette in modo permanente le funzioni cognitive o emotive.
Gli antidepressivi della classe degli SSRI, come la sertralina, agiscono modulando la disponibilità della serotonina, ma questo effetto è reversibile: quando il farmaco viene sospeso, il cervello gradualmente ristabilisce il proprio equilibrio neurochimico. Questo processo, tuttavia, può richiedere un po’ di tempo, e per alcune settimane possono comparire sintomi transitori di “discontinuazione” come vertigini, sensazione di testa leggera, piccoli sbalzi di umore o una lieve “nebbia mentale”. Sono disturbi comuni e temporanei, non segnali di danno.
Il fatto che lei riferisca di stare bene dal punto di vista dell’umore e della lucidità è un ottimo segnale: significa che il suo equilibrio psicologico, costruito anche grazie al lavoro terapeutico, si sta mantenendo in autonomia. Le vertigini che avverte sono molto probabilmente legate a questo periodo di adattamento fisiologico e, come le ha suggerito correttamente il suo psichiatra, tendono a ridursi e scomparire nel giro di poco tempo.
In sintesi, non c’è alcuna evidenza scientifica che l’assunzione prolungata di sertralina “intacchi” in modo definitivo la mente o la personalità. Al contrario, spesso un trattamento ben gestito, insieme alla psicoterapia, permette al cervello di “reimparare” modalità più sane di funzionamento emotivo, e gli effetti positivi del percorso restano nel tempo.
Un caro saluto, resto a disposizione se desidera approfondire come affrontare in modo graduale questa fase di sospensione e stabilizzazione.
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