Buonasera, ho 46 anni, 5 mesi fa ho avuto la rottura del tendine del bicipite dx, ma non mi sono sot
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Buonasera, ho 46 anni, 5 mesi fa ho avuto la rottura del tendine del bicipite dx, ma non mi sono sottoposto ad intervento chirurgico x mia scelta, ho solo tenuto un tutore x 1 mese circa... Poi da circa 2 mesi ho ricominciato ad allenarmi (fai da te) con pesi leggeri essendo un appassionato di pesi, ora ho notato che sotto l ascella del braccio dolorante si è gonfiato, credo il linfonodo, il medico mi ha prescritto esami completi del sangue e urine ma risultano perfetti... Il mio medico di he che il bicipite non è ancora guarito anzi i pesi lo ha fatto riinfiammare visto anche che dopo allenamento mi faceva male nei gg seguenti... Ha ragione il mio dottore? Che cosa devo fare? Non posdo più nemmeno allenarmi in forma leggera?
Buongiorno, mancano alcune informazioni riguardo l'entità della lesione per capire se i tempi sono adeguati al recupero; per quanto riguarda il ritorno allo sport, dovrebbe seguire tempi e logiche determinate dal tipo di lesione e da specifici test svolti dal professionista adeguato. Per quanto detto sopra, sarebbe opportuna un visita in presenza da un Fisioterapista della sua zona, che possa seguirla fino al recupero completo; inoltre, visti gli esami negativi, potrebbe discriminare se il gonfiore e la dolenzia sottoascellare sono di competenza Fisioterapica o indicarle a quale specialista fare riferimento.
Saluti!
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Salve, pur mancando alcune informazioni circa l'entità della lesione concordo con l'ipotesi del suo medico di base.
Le consiglio di farsi visitare da un'osteopata per comprendere la natura dolorosa della sua problematica, rimuovere il sovraccarico alla sua spalla conseguente alla lesione del bicipite, per poi riprendere in tutta sicurezza l'allenamento a cui tiene tanto.
Cordiali Saluti.
Le consiglio di farsi visitare da un'osteopata per comprendere la natura dolorosa della sua problematica, rimuovere il sovraccarico alla sua spalla conseguente alla lesione del bicipite, per poi riprendere in tutta sicurezza l'allenamento a cui tiene tanto.
Cordiali Saluti.
Salve,molto probabilmente il tono del muscolo non era ancora pronto ad un peso seppur leggero,e lo sforzo le ha infiammato il linfonodo.Aspetti un altro pó di tempo prima di ricominciare con i pesi.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
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Buongiorno, la rottura (di un capo?) del bicipite, non ripristinata chirurgicamente, sicuramente non farà lavorare in maniera fisiologica il braccio, detto questo in questo momento verosimilmente si troverà in uno stato infiammatorio, come giustamente avrà rilevato il Suo medico di base. Adesso non Le consiglio un allenamento di pesistica anche se leggera, in quanto è necessario che l’infiammazione sparisca altrimenti andrà avanti con possibili recidive.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Salve
le consiglio una visita da un professionista che possa effettuare una valutazione a 360° del suo problema, in quanto le cause potrebbero essere diverse e pertanto indagate. Mi contatti anche per un consulto on line
Cordiali saluti.
le consiglio una visita da un professionista che possa effettuare una valutazione a 360° del suo problema, in quanto le cause potrebbero essere diverse e pertanto indagate. Mi contatti anche per un consulto on line
Cordiali saluti.
Salve. Da quanto ho potuto leggere le consiglio una valutazionale funzionale per comprendere se ha ancora deficit o ipotono del muscolo in questione. Il gonfiore alla regione ascellare che provoca anche dolore è probabilmente dovuto ad un sovraccarico durante gli esercizi con i pesi che ha effettuato troppo velocemente,non rispettando il completo recupero del tono muscolare . Se ha bisogno di ulteriori delucidazioni la informo che nei miei studi effettuo una prima valutazione gratuita per capire come risolvere la sua problematica. Distinti saluti
Salve, sarebbe opportuno sapere di che grado di lesione si tratta, una rottura totale necessita di intervento chirurgico chiaramente. Le consiglio di fare un'ecografia per valutare la guarigione e di farsi seguire da un fisioterapista per un ritorno completo in sicurezza con esercizi mirati.
E' probabile che la sua ripresa degli allenamenti in palestra sia stata prematura. Un intervento fisioterapico, mirato al recupero dell' ipotrofia muscolare può portare al raggiungimento della funzionalità della spalla e alla riduzione della sintomatologia dolorosa.
Buonasera,
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. La scelta di non intervenire chirurgicamente sulla rottura del tendine del bicipite comporta alcuni adattamenti funzionali che devono essere gestiti con attenzione.
Considerazioni
1. Guarigione e adattamenti del tendine
• Dopo una rottura del tendine del bicipite, senza intervento chirurgico, la funzionalità del muscolo è parzialmente compromessa. Il muscolo perde la tensione naturale e l’efficacia biomeccanica, provocando un adattamento dei movimenti.
• Il gonfiore sotto l’ascella potrebbe essere:
• Infiammazione muscolare dovuta a un sovraccarico.
• Un rigonfiamento di tessuti molli dovuto a compensi o residui di tensioni nel sistema miofasciale.
2. Allenamento non supervisionato
• L’allenamento fai da te con pesi, anche leggeri, può aver riacutizzato l’infiammazione, soprattutto in assenza di esercizi mirati per compensare la mancanza del tendine e ridistribuire correttamente i carichi.
Cosa Fare Ora?
1. Stop temporaneo dei carichi:
• Sospenda temporaneamente l’allenamento con i pesi per consentire alla zona di decongestionarsi e all’infiammazione di ridursi.
2. Trattamento Fisioterapico Mirato:
• Mobilizzazione delicata della spalla e del gomito per mantenere la mobilità articolare senza sovraccaricare.
• Esercizi isometrici per il bicipite e gli altri muscoli del braccio, evitando sforzi eccentrici o movimenti intensi.
• Lavoro posturale e di rinforzo compensativo per i muscoli stabilizzatori della spalla (deltoidi, trapezi e dorsali).
3. Gestione dell’Infiammazione:
• Terapie fisiche strumentali come tecarterapia, laser o ultrasuoni possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
• Applicazione di ghiaccio locale (15 minuti, 2-3 volte al giorno).
4. Rivalutazione Specialistica:
• È consigliabile consultare un fisiatra o un fisioterapista esperto per impostare un piano di recupero funzionale specifico.
• Se il gonfiore persiste, potrebbe essere opportuno valutare ulteriormente con una nuova ecografia per escludere complicanze.
Conclusione
Il suo medico ha ragione nel sottolineare l’importanza di evitare sovraccarichi. La priorità è ridurre l’infiammazione e ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio con esercizi mirati e supervisionati. L’allenamento potrà essere ripreso in modo progressivo e sicuro con un percorso di fisioterapia personalizzato.
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. La scelta di non intervenire chirurgicamente sulla rottura del tendine del bicipite comporta alcuni adattamenti funzionali che devono essere gestiti con attenzione.
Considerazioni
1. Guarigione e adattamenti del tendine
• Dopo una rottura del tendine del bicipite, senza intervento chirurgico, la funzionalità del muscolo è parzialmente compromessa. Il muscolo perde la tensione naturale e l’efficacia biomeccanica, provocando un adattamento dei movimenti.
• Il gonfiore sotto l’ascella potrebbe essere:
• Infiammazione muscolare dovuta a un sovraccarico.
• Un rigonfiamento di tessuti molli dovuto a compensi o residui di tensioni nel sistema miofasciale.
2. Allenamento non supervisionato
• L’allenamento fai da te con pesi, anche leggeri, può aver riacutizzato l’infiammazione, soprattutto in assenza di esercizi mirati per compensare la mancanza del tendine e ridistribuire correttamente i carichi.
Cosa Fare Ora?
1. Stop temporaneo dei carichi:
• Sospenda temporaneamente l’allenamento con i pesi per consentire alla zona di decongestionarsi e all’infiammazione di ridursi.
2. Trattamento Fisioterapico Mirato:
• Mobilizzazione delicata della spalla e del gomito per mantenere la mobilità articolare senza sovraccaricare.
• Esercizi isometrici per il bicipite e gli altri muscoli del braccio, evitando sforzi eccentrici o movimenti intensi.
• Lavoro posturale e di rinforzo compensativo per i muscoli stabilizzatori della spalla (deltoidi, trapezi e dorsali).
3. Gestione dell’Infiammazione:
• Terapie fisiche strumentali come tecarterapia, laser o ultrasuoni possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
• Applicazione di ghiaccio locale (15 minuti, 2-3 volte al giorno).
4. Rivalutazione Specialistica:
• È consigliabile consultare un fisiatra o un fisioterapista esperto per impostare un piano di recupero funzionale specifico.
• Se il gonfiore persiste, potrebbe essere opportuno valutare ulteriormente con una nuova ecografia per escludere complicanze.
Conclusione
Il suo medico ha ragione nel sottolineare l’importanza di evitare sovraccarichi. La priorità è ridurre l’infiammazione e ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio con esercizi mirati e supervisionati. L’allenamento potrà essere ripreso in modo progressivo e sicuro con un percorso di fisioterapia personalizzato.
buongiorno.probabilmente il suo medico ha ragione nel ritenere che il suo muscolo è ancora infiammato.in attesa degli ulteriori accertamenti anzichè usare pesi leggeri utilizzi degli elastici che la aiutano a fare un allenamento più armonico.certo il riposo aiuterebbe ancora di più
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