Buonasera dottori, ho 37 anni, un compagno, due figli, ma da quando ho relazioni stabili e una vita

5 risposte
Buonasera dottori,
ho 37 anni, un compagno, due figli, ma da quando ho relazioni stabili e una vita sessuale funziono così e non comprendo: dopo un po', nonostante ci siano rapporti e non controvoglia, non riesco più a guardare il mio partner con attrazione, bensì faccio sogni sempre con altri uomini o sento un'attrazione per altri, addirittura diventano attraenti anche quelli che mi fanno complimenti. E' come se la mia sessualità, che pur si realizza col mio partner, si nutrisse però di tutto tranne che di lui e si esplicitasse con lui, ma lui non è il focus. E' normale funzionare così, come posso risolvere? Mi sento in colpa verso il mio compagno, ma è sempre stato così da quando avevo 16 anni e il primo fidanzatino.
Grazie
Dott. Piergiorgio Biondani
Sessuologo, Psichiatra, Medico di medicina generale
Bussolengo
Gentile signora,
in linea generale le fantasie sessuali sono molto personali e non sempre è possibile ricostruire l'iter psicologico che le ha formate.
Fintanto che rimangono nell'ambito della fantasia, e non si manifestano nel comportamento, di solito. non provocano problemi, ma spesso aiutano anche a superare la possibile monotonia della vita sessuale di una coppia fissa.
Spesso sono espressione di pulsioni biologiche represse o incanalate dall'educazione e dai condizionamenti sociali che vengono gestite nell'ambito dello sfogo fantastico.
Naturalmente per una valutazione specifica della sua situazione personale sarebbe consigliabile una visita di persona presso un medico di sua fiducia, possibilmente con particolare preparazione nel campo dello studio e del trattamento delle problematiche della sfera sessuale.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.

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Salve. Il suo caso è "normale" nel senso che rientra nella statistica e può tranquillizzarsi da questo punto di vista. Sì immagini che la sessualità sia come l'alimentazione: quanto pensa a certi cibi rispetto ad altri? Non so che tipo di alimentazione lei abbia ma la funzionalità del sesso rispecchia per certi versi quella della nutrizione ed entrambe le funzioni cambiano da persona a persona. Se volesse approfondire l'argomento, esprimere qualche desiderio inespresso o semplicemente acquisire più informazioni, può tenere in considerazione l'idea di rivolgersi ad uno specialista esperto nel campo della sessualità. Le auguro buon appetito, se mi concede la battuta. Psicologa Psicosessuologa Lorena Lombritto.
Dott.ssa Claudia Bava
Psicologo, Sessuologo
Castellucchio
Salve, concordo con la collega. direi che la sua situazione rientra nella "normalità". ciò su cui lei fantastica la aiuta nella relazione e interazione con suo marito, non demonizzi le sue fantasie perchè questo sono. Le consiglierei un percorso per evitare che questi sensi di colpa diventino più grandi di quello che sono, a volte con alcune sedute un po di psicoeducazione e la nostra mente si rilassa. ed eventualmente comprendere la sua storia pregressa e famigliare, la quale avrà creato dei costrutti errati sull'attrazione verso l'altro.
un caro saluto Dott.ssa Bava Claudia
Dott.ssa Maria Teresa Giordano
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Canale
Buonasera, grazie per aver condiviso suoi pensieri e le sue preoccupazioni. È comprensibile che si possa sentire confusa e in colpa per questi sentimenti, soprattutto perché li hai vissuti per tanto tempo e perchè la cultura in cui siamo immersi crea tanta confusione in merito. Vorrei rassicurarla subito su una cosa: ciò che sta sperimentando è più comune di quanto possa pensare, e non significa che ci sia qualcosa di "sbagliato" nella sua esperienza o nella tua relazione.

La dinamica che descrive, in cui l'attrazione per il partner stabile sembra diminuire nel tempo mentre emergono fantasie o attrazioni per altre persone, è un fenomeno che molte persone sperimentano. Questa situazione può avere diverse spiegazioni, sia psicologiche che biologiche.

Una possibilità, per esempio, è legata al concetto di "novità" e "desiderio". Il cervello umano tende a essere stimolato dalla novità, e nel contesto di una relazione a lungo termine, può capitare che la routine o la familiarità diminuiscano l'eccitazione o l'attrazione. Questo non significa che tu non ami il tuo compagno o che la vostra relazione non sia valida, ma potrebbe indicare che il tuo desiderio sessuale si attiva in modi diversi rispetto all'inizio della relazione.

Un altro aspetto da considerare è la distinzione tra desiderio sessuale e attaccamento emotivo. Molte persone possono amare profondamente il proprio partner e sentirsi legate emotivamente, ma il desiderio sessuale può trovare altri stimoli per mantenersi vivo. Questo è normale e può essere un modo con cui il suo inconscio cerca di mantenere l'eccitazione sessuale.

Se le rimangono dubbi e perplessità, potrebbe considerare di esplorare queste questioni con un* sessuolog*, che potrebbe aiutarla a comprendere meglio la dinamica della sua sessualità e come viverla in modo più sereno e appagante. Non c'è nulla di cui vergognarsi nel cercare di capire meglio se stessi e le proprie relazioni.

Sono qui per ulteriori approfondimenti o per rispondere a qualsiasi altra domanda possa avere.
Un caro saluto

Dott.ssa Maria Teresa Giordano
Dott.ssa Silvia Nava
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Brugherio
Buongiorno, il racconto delle sue sensazioni mi ha colpita. Quello che racconta è qualcosa che molte persone vivono, anche se spesso fanno fatica ad ammetterlo. Da una parte c’è una relazione stabile, affetto, famiglia. Dall’altra, un desiderio che sembra cercare sempre qualcosa “fuori”, in fantasie, sogni, sguardi di altri uomini.
Non è strano né sbagliato. In ognuno di noi convivono due bisogni: quello di sicurezza e quello di scoperta. L’amore quotidiano porta pace, ma a volte il desiderio ha bisogno di sorpresa, mistero, distanza.
Gli uomini che sogna, quelli che la attraggono anche solo con un complimento, non sono tanto persone reali, quanto immagini che rappresentano una parte di lei che vuole risvegliarsi, sentirsi viva, desiderata. Non si tratta davvero di “volere un altro”, ma di riaccendere qualcosa dentro di sé.
Forse il suo desiderio non si è spento, ma ha bisogno di essere ascoltato in un modo diverso. Invece di giudicarlo o sentirsi in colpa, provi a chiedersi:
“Che parte di me si sta muovendo?”
“Cosa mi manca, non solo nella relazione, ma dentro di me?”
Non deve per forza “scegliere” tra il suo compagno e le sue fantasie. Può provare a portare dentro la relazione qualcosa di quel mondo vivo che sente altrove: non per forza nei gesti, ma magari nel modo in cui si racconta, si lascia vedere, si lascia sorprendere.
Il desiderio, come la vita, cambia forma. E non sempre quello che sogniamo ci chiede di essere realizzato: a volte ci chiede solo di essere ascoltato.

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