Buona sera, sono una ragazza di 26 anni e da 4 sono fidanzata. Da qualche mese sono piuttosto tormen
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Buona sera, sono una ragazza di 26 anni e da 4 sono fidanzata. Da qualche mese sono piuttosto tormentata e mi assillano dubbi sulla nostra relazione in particolare non sono più sicura dei miei sentimenti nei suoi confronti. Lui è stato il mio primo e unico fidanzato e all’inizio la nostra storia era fantastica, ogni momento passato con lui era una gioia immensa. Ora invece inizio a provare spesso noia, a perdere la calma facilmente e i suoi difetti e le nostre differenze mi pesano sempre di più. Sento una sorta di indifferenza come se avessi perso la stima nei suoi confronti e avesse perso quella luce, quell’essere speciale che era per me inizialmente. Premetto che questi sentimenti sono prevalenti, tuttavia a momenti ritorna la gioia e la tenerezza dei primi tempi e riesco a vederlo con occhi diversi. A questo si aggiunge che anche il contatto fisico si è molto ridotto, per causa mia. Non so come fare, nel profondo penso di provare molto amore per lui ma mi chiedo sempre più spesso se sia lui la persona giusta per me o se invece dovrei trovare qualcuno a me più simile. Aggiungo anche che quando ci siamo conosciuti io attraversavo un periodo di forte solitudine e ho sempre visto il nostro incontro come la cosa migliore che mi fosse capitata.. ora però mi chiedo se questo sia stato “vero” o solo dettato dall’entusiasmo. In ultimo, sono molto confusa perché spesso penso di essere io stessa il problema, soffro di forti problemi di ansia e problemi alimentari e vengo da un periodo di forte stress.. per cui sono anche portata a credere che il problema non sia lui o la nostra relazione ma il mio malessere interiore. Ovviamente non ho parlato di questi dubbi al mio fidanzato, anche se lui stesso si sta accorgendo che qualcosa non va, non penso di essere in grado in questo momento di spiegare i miei sentimenti che sono spesso volubili. Avrei bisogno di un supporto psicologico, grazie in anticipo!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buongiorno,
sicuramente questo periodo di stress elevato dovuto da un lato all’ansia e dall’altro hai problemi alimentari influenza negativamente il vostro rapporto impedendoti di viverlo con serenità, tieni anche conto del fatto che nelle relazioni è assolutamente normale sperimentare un periodo di noia dove non c’è più il coinvolgimento e l’entusiasmo iniziale e quindi in conseguenza di questo ci si fanno delle domande sul rapporto e si può anche tendere a mettere in discussione la relazione.quello che ti posso consigliare è un percorso psicologico per lavorare da un lato sull’ansia e sui disturbi alimentari e dall’altro lato sul rapporto con il tuo ragazzo per capire che cosa è cambiato e cercare di superare questo momento di difficoltà.
Resto a disposizione per dei colloqui online.
Dott. Michele Arnaboldi.
sicuramente questo periodo di stress elevato dovuto da un lato all’ansia e dall’altro hai problemi alimentari influenza negativamente il vostro rapporto impedendoti di viverlo con serenità, tieni anche conto del fatto che nelle relazioni è assolutamente normale sperimentare un periodo di noia dove non c’è più il coinvolgimento e l’entusiasmo iniziale e quindi in conseguenza di questo ci si fanno delle domande sul rapporto e si può anche tendere a mettere in discussione la relazione.quello che ti posso consigliare è un percorso psicologico per lavorare da un lato sull’ansia e sui disturbi alimentari e dall’altro lato sul rapporto con il tuo ragazzo per capire che cosa è cambiato e cercare di superare questo momento di difficoltà.
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Dott. Michele Arnaboldi.
Salve, scrive di avere forse un malessere interiore, le consiglio quindi di chiarirsi alcune idee prima di prendere qualsiasi decisione relativa al suo partner.
Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, da quello che scrive sta vivendo un periodo piuttosto complesso nel quale si sovrappongono problemi di carattere alimentare, vissuti di ansia e una messa in dubbio dei sentimenti nei confronti del suo partner: è un bel carico che si porta addosso. Un supporto psicologico sarebbe senza dubbio importante per fare chiarezza e comprendere le ragioni di questo momento di malessere, nonchè per trovare gli strumenti più adatti per affrontarlo.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Lara Ceschini
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Buonasera, da quanto ha scritto si percepisce una condizione di confusione, in cui si sente turbata da tutti questi dubbi e incertezze. Potrebbe a tal proposito rivolgersi ad un professionista che potrebbe aiutarla a capire cosa sta succedendo e dare un senso ai suoi tormenti. A volte sono sufficienti anche poche incontri, tuttavia non è possibile stabilirlo a priori se non insieme.
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Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il malessere interiore di cui ha parlato, lo stress, l'alimentazione e l'ansia possono influenzare in modo spiacevole la sua relazione, se non stiamo bene con noi stessi è difficile che riusciamo a stare bene anche con gli altri. Se ha deciso di intraprendere un percorso psicologico, sicuramente questo la potrà aiutare e poi, una volta sostenuta in questo periodo stressante, potrà prendere una decisione rispetto alla sua relazione sentimentale. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Salve. Dice di avere bisogno di un supporto psicologico. Cosa le impedisce di chiederlo? Per poter stare bene in una relazione è importante stare bene prima con se stessi, altrimenti c'è il rischio che l'altro possa diventare il responsabile del benessere e malessere che si vive. Parla di soffrire di ansia e problemi alimentari, si conceda di dare spazio a questi sintomi, a comprenderne le cause e a capire a cosa sono funzionali nella sua vita. Un buon percorso psicoterapeutico può aiutarla a stimolare la fiducia in sé che le permetterà di accogliere e rispettare le sue fragilità affinché possano trasformarsi in punti di forza. Nella mia esperienza, in questo modo si attiva il processo di individuazione ed autonomia che permette di riconoscere l'unicità di sé e degli altri. Attingendo alle proprie risorse si può vivere il piacere di stare e condividere la vita col partner, senza far dipendere il proprio benessere dalla sua presenza o meno.
Attiva la possibilità di scelta senza dipendenza o paura di legami. Distinti saluti
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Buon pomeriggio,
è duro assumersi tutto il peso di un rapporto che non sta andando bene. E' lei il problema della coppia? Personalmente non credo, non si porta avanti da soli una relazione.
Provi a condividere il suo malessere con la persona con cui da 4 anni ha iniziato questo rapporto e che è coinvolta direttamente con lei in questa relazione.
Le auguro una buona serata,
Gianpaolo Bocci
è duro assumersi tutto il peso di un rapporto che non sta andando bene. E' lei il problema della coppia? Personalmente non credo, non si porta avanti da soli una relazione.
Provi a condividere il suo malessere con la persona con cui da 4 anni ha iniziato questo rapporto e che è coinvolta direttamente con lei in questa relazione.
Le auguro una buona serata,
Gianpaolo Bocci
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando. Probabilmente si, intraprendere un percorso psicologico la potrebbe aiutare ed essere di supporto per affrontare sia i dubbi legati alla sua relazione (scoprire se prova ancora amore e vuole continuare una relazione oppure gli vuole un gran bene per essere stata una persona importante della sua vita) sia le problematiche legate all'ansia e ai problemi alimentari.
Per quanto riguarda affrontare con lui l'argomento, rifletta se potrebbe essere una buona cosa per voi parlarne insieme partendo proprio dal fatto di diregli che non è in grado di spiegare i suoi sentimenti che sono volubili e quindi sta attraversando un periodo di dubbi.
Saluti
Elisabetta
Per quanto riguarda affrontare con lui l'argomento, rifletta se potrebbe essere una buona cosa per voi parlarne insieme partendo proprio dal fatto di diregli che non è in grado di spiegare i suoi sentimenti che sono volubili e quindi sta attraversando un periodo di dubbi.
Saluti
Elisabetta
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Salve, se descrive i suoi vissuti su un sito dove rispondono degli psicoterapeuti forse starà valutando la possibilità di un consulto. Gli elementi che condivide pur interessanti e pur dettagliati su alcuni aspetti non consentono di valutare anche altre situazioni che sicuramente sono molto importanti per valutare la portata del disagio che comunque descrive. Di solito il primo passo ovvero chiedere aiuto e parlare di se è quello più difficile e pertanto perché non continuare analizzando i suoi vissuti e verificando quali sono i comportamenti che solitamente ripropone e che a volte creano più difficoltà che vantaggi. Ovviamente questa è una sua scelta. Un cordiale saluto
Buongiorno
Sinceramente le consiglio un percorso terapeutico per lei e per le problematiche che dice star sperimentando, e per il suo rapporto col suo ragazzo per capire se tra voi è semplicemente finito l amore o tale apatia nel rapporto è dovuta ai suoi problemi personali.
Buona giornata
Dr.ssa Cristina Mitola
Disponibilità immediata online
Sinceramente le consiglio un percorso terapeutico per lei e per le problematiche che dice star sperimentando, e per il suo rapporto col suo ragazzo per capire se tra voi è semplicemente finito l amore o tale apatia nel rapporto è dovuta ai suoi problemi personali.
Buona giornata
Dr.ssa Cristina Mitola
Disponibilità immediata online
Salve, questo per lei è un momento delicato che richiede la giusta attenzione, come ha giustamente sottolineato ricercando un percorso terapeutico. Il rapporto con il suo fidanzato potrebbe essere solo il "sintomo" manifesto di un disagio che lei in prima persona sta vivendo e del quale sarebbe utile capirne la natura oppure la situazione tra di voi sta cambiando effettivamente.
Parlarne potrebbe aiutare a fare chiarezza.
Dott.ssa Vittoria Savini Zangrandi
Parlarne potrebbe aiutare a fare chiarezza.
Dott.ssa Vittoria Savini Zangrandi
Cara utente, mi dispiace leggere del disagio che stai attraversando in questo periodo. Credo che una soluzione, intesa come primo passo per uscire da questa empasse, l'abbia individuata tu alla fine del post che hai condiviso qui sul portale. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarti a comprendere da dove traggano origine questi disagi, che cosa ti stiano comunicando i tuoi sintomi, come mai tu abbia esperito una profonda solitudine, indagando le tue dinamiche relazionali. Si aprirebbero tante porte ed altrettante opportunità, per te, di destreggiarti in queste situazioni, individuando le risorse di cui disponi per farlo. Tu ci hai, giustamente, condiviso solo una piccola parte di te, dato il poco spazio a disposizione e l'impossibilità di descriversi in con un post su internet. Ma tutti questi elementi possono trovare approfondimento e ampliamento.
Un caro saluto
Simona Del Peschio
Un caro saluto
Simona Del Peschio
Buongiorno, mi sembra di capire che ci siano tante cose in gioco in questo momento. Sicuramente la prima cosa da fare è prendersi cura dell’ansia e dei problemi alimentari. Facendo un po’ di chiarezza dentro di sé è più semplice interrogarsi sui sentimenti che proviamo nei confronti dell’altro.
Le suggerisco un consulto psicologico per valutare assieme al professionista se è il caso di avviare un percorso psicologico.
Cordialità
Le suggerisco un consulto psicologico per valutare assieme al professionista se è il caso di avviare un percorso psicologico.
Cordialità
magari ha solo bisogno di chiarirsi le idee, le consiglio una consulenza psicologica
Buonasera fare chiarezza prima del suo disagio interiore è secondo me la prima cosa da portare in terapia. Risolvere i suo problemi alimentari per poi riflettere sulla sua relazione e sul fatto che il suo ragazzo era con lei quando aveva le sue difficoltà. E' possibile che lei abbia problemi con i cambiamenti e quindi deve essere aiutata in questa delicata fase di vita . Sono a disposizione per aiutarla Saluti dottoressa Ponziani
Buonasera
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per capire l'origine del suo malessere e per indagare sulle motivazioni inconsce relative alla relazione che sta attualmente vivendo.
Resto a disposizioni per eventuali chiarimenti.
La saluto
Dott.ssa Claudia Castellani
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per capire l'origine del suo malessere e per indagare sulle motivazioni inconsce relative alla relazione che sta attualmente vivendo.
Resto a disposizioni per eventuali chiarimenti.
La saluto
Dott.ssa Claudia Castellani
Buongiorno, come ha detto lei, avrebbe bisogno di un supporto psicologico. Vedrà che su questa piattaforma troverà il professionista adatto a lei. Non abbia paura di buttarsi, sta attraversando un momento difficile e avere qualcuno a cui aggrapparsi e che ci tenda la mano è fondamentale per non sentirsi solo e potercela fare. Noi siamo qui per questo.
Fabiola Ribechini
Fabiola Ribechini
Gentile Utente, inizio con il ringraziarla per la fiducia che ha riposto nel condividere i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Da quanto scrive, è evidente che sta vivendo un periodo di forte confusione e incertezza riguardo alla sua relazione, un tema delicato e complesso che merita attenzione. È importante considerare che, nelle relazioni, è naturale attraversare fasi in cui emergono dubbi circa i propri sentimenti. Quello che lei descrive, la noia, l’irritabilità e il senso di distanza emotiva, possono essere parte di una normale evoluzione della coppia, ma potrebbero anche essere il segnale che alcuni aspetti della relazione necessitano di maggiore attenzione e comunicazione. Il fatto che lui sia il suo primo fidanzato e che la vostra relazione abbia avuto inizio in un momento di sua particolare vulnerabilità, come la solitudine che menziona, può influire sulla sua percezione attuale. Talvolta, infatti, l’entusiasmo iniziale può offuscare alcuni aspetti di incompatibilità, che emergono solo con il passare del tempo. Tuttavia, i momenti di gioia e tenerezza che ancora sperimenta dimostrano che il legame affettivo non è scomparso del tutto, e questo potrebbe rappresentare una base importante su cui lavorare. È inoltre importante riconoscere il peso del suo stato emotivo generale. Lo stress, l’ansia e i problemi alimentari che ha citato possono influenzare profondamente la sua capacità di valutare la relazione in modo obiettivo. In questi casi, può diventare difficile distinguere se il malessere che prova è legato alla relazione o a una condizione interna più complessa.
Ritengo che un percorso di supporto psicologico possa essere molto utile per aiutarla a esplorare e comprendere meglio le sue emozioni, i suoi bisogni e i suoi desideri. Un lavoro su di sé, volto a gestire l’ansia e il malessere interiore, potrebbe anche offrirle maggiore chiarezza su come si sente realmente nei confronti del suo fidanzato e su quali siano i passi più adatti da compiere. Infine, anche se comprendo la difficoltà nel parlare di questi dubbi con il suo partner, la comunicazione all’interno della coppia è fondamentale. Condividere, anche parzialmente, le sue incertezze potrebbe facilitare un dialogo aperto e costruttivo, permettendo di affrontare insieme eventuali problematiche.
Rimango a sua disposizione per offrirle il supporto di cui sente il bisogno, per aiutarla a ritrovare un equilibrio interiore e una maggiore consapevolezza rispetto alla sua relazione.
Ritengo che un percorso di supporto psicologico possa essere molto utile per aiutarla a esplorare e comprendere meglio le sue emozioni, i suoi bisogni e i suoi desideri. Un lavoro su di sé, volto a gestire l’ansia e il malessere interiore, potrebbe anche offrirle maggiore chiarezza su come si sente realmente nei confronti del suo fidanzato e su quali siano i passi più adatti da compiere. Infine, anche se comprendo la difficoltà nel parlare di questi dubbi con il suo partner, la comunicazione all’interno della coppia è fondamentale. Condividere, anche parzialmente, le sue incertezze potrebbe facilitare un dialogo aperto e costruttivo, permettendo di affrontare insieme eventuali problematiche.
Rimango a sua disposizione per offrirle il supporto di cui sente il bisogno, per aiutarla a ritrovare un equilibrio interiore e una maggiore consapevolezza rispetto alla sua relazione.
Buonasera, si, le consiglio di iniziare un percorso con uno psicologo, che l'aiuti a fare chiarezza in sé stessa e a gestire l'ansia. Cordiali saluti.
Grazie per aver condiviso i suoi pensieri, comprendo quanto questa situazione possa essere confusa e dolorosa per lei. Mi sembra che stia vivendo un momento di grande incertezza, in cui il dubbio sui suoi sentimenti si intreccia con il suo malessere personale. È naturale che, dopo alcuni anni di relazione, la fase iniziale dell’entusiasmo lasci spazio a una quotidianità diversa, e ciò può far emergere interrogativi profondi. Tuttavia, il fatto che provi spesso noia, irritazione e perdita di stima nei confronti del suo compagno merita attenzione, soprattutto perché non si tratta solo di una fase passeggera.
Ha già riflettuto molto su sé stessa, chiedendosi se il problema sia legato alla relazione o al suo stato d’animo generale. È un interrogativo importante, e penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi sentimenti e sul suo benessere interiore, senza dover prendere decisioni affrettate. Ha mai pensato di rivolgersi a un professionista per affrontare sia questi dubbi sentimentali sia il malessere legato all’ansia e ai problemi alimentari? Potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esplorare queste emozioni senza sentirsi sola nel processo.
Ha già riflettuto molto su sé stessa, chiedendosi se il problema sia legato alla relazione o al suo stato d’animo generale. È un interrogativo importante, e penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi sentimenti e sul suo benessere interiore, senza dover prendere decisioni affrettate. Ha mai pensato di rivolgersi a un professionista per affrontare sia questi dubbi sentimentali sia il malessere legato all’ansia e ai problemi alimentari? Potrebbe offrirle uno spazio sicuro in cui esplorare queste emozioni senza sentirsi sola nel processo.
Cara utente, sembra da ciò che racconta che le sue preoccupazioni non si estendono solo all’interno della relazione con il suo partner, o meglio, che ci sia una confusione rispetto il suo malessere: come a dire “appartiene più alla coppia oppure a me personalmente e che poi incide sulla relazione?”. Credo che innanzitutto può partire da questa domanda e provare a parlarne, non necessariamente al suo fidanzato, ma condividere questo stress e ansia del periodo a persone a lei vicine; questo può intanto aiutare ad alleggerire. Successivamente, come ha scritto anche lei, le consiglierei un percorso di supporto psicologico o psicoterapia intanto per comprendere meglio la sua confusione circa questo malessere e poi che possa aiutare a fare chiarezza anche per quanto riguarda la relazione di coppia.
Mi rendo disponibile per qualsiasi chiarimento, saluti. Dott.ssa Sara Vento
Mi rendo disponibile per qualsiasi chiarimento, saluti. Dott.ssa Sara Vento
Gentile utente,
quello che sta vivendo è un momento di forte confusione, ma anche un passaggio molto naturale in una relazione di lunga durata. Dopo anni insieme, soprattutto quando il partner è stato il primo amore, può accadere che la fase dell’idealizzazione lasci spazio alla realtà quotidiana e che la mente inizi a interrogarsi su ciò che è rimasto, su quanto la relazione corrisponda ancora ai propri bisogni e su chi si è diventati nel frattempo.
Il sentimento che descrive — alternanza di affetto e distacco, nostalgia e irritazione — spesso non indica la fine dell’amore, ma una trasformazione. È come se il legame avesse bisogno di una nuova forma per continuare a crescere: meno basata sull’entusiasmo dei primi tempi, più centrata sulla complicità, sulla stima reciproca e sul sentirsi liberi di essere se stessi.
Allo stesso tempo, il fatto che lei viva un periodo di ansia, stress e difficoltà legate all’alimentazione può amplificare la sensazione di incertezza. Quando si è in un momento di fragilità personale, è facile che anche la percezione della relazione diventi instabile: ciò che prima sembrava rassicurante può improvvisamente apparire opprimente, e ciò che dava piacere può perdere colore.
Il passo più importante ora non è decidere se restare o andare via, ma ascoltarsi. Capire dove finisce il disagio personale e dove inizia quello di coppia. Un percorso psicologico può aiutarla a distinguere queste due dimensioni, a comprendere se la distanza che sente nasce da una crisi interiore o da un bisogno reale di cambiamento nella relazione.
In questo modo potrà prendere qualsiasi decisione — restare o allontanarsi — non per paura o senso di colpa, ma per consapevolezza. È già sulla strada giusta nel riconoscere il bisogno di un aiuto e nel voler capire, non semplicemente reagire.
Resto a disposizione
Dott.ssa Sara Petroni
quello che sta vivendo è un momento di forte confusione, ma anche un passaggio molto naturale in una relazione di lunga durata. Dopo anni insieme, soprattutto quando il partner è stato il primo amore, può accadere che la fase dell’idealizzazione lasci spazio alla realtà quotidiana e che la mente inizi a interrogarsi su ciò che è rimasto, su quanto la relazione corrisponda ancora ai propri bisogni e su chi si è diventati nel frattempo.
Il sentimento che descrive — alternanza di affetto e distacco, nostalgia e irritazione — spesso non indica la fine dell’amore, ma una trasformazione. È come se il legame avesse bisogno di una nuova forma per continuare a crescere: meno basata sull’entusiasmo dei primi tempi, più centrata sulla complicità, sulla stima reciproca e sul sentirsi liberi di essere se stessi.
Allo stesso tempo, il fatto che lei viva un periodo di ansia, stress e difficoltà legate all’alimentazione può amplificare la sensazione di incertezza. Quando si è in un momento di fragilità personale, è facile che anche la percezione della relazione diventi instabile: ciò che prima sembrava rassicurante può improvvisamente apparire opprimente, e ciò che dava piacere può perdere colore.
Il passo più importante ora non è decidere se restare o andare via, ma ascoltarsi. Capire dove finisce il disagio personale e dove inizia quello di coppia. Un percorso psicologico può aiutarla a distinguere queste due dimensioni, a comprendere se la distanza che sente nasce da una crisi interiore o da un bisogno reale di cambiamento nella relazione.
In questo modo potrà prendere qualsiasi decisione — restare o allontanarsi — non per paura o senso di colpa, ma per consapevolezza. È già sulla strada giusta nel riconoscere il bisogno di un aiuto e nel voler capire, non semplicemente reagire.
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