Buona sera, mia suocera (età anni 59 con problemi di diabete mellito di tipo2 dal 2010 e reduce da t
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Buona sera, mia suocera (età anni 59 con problemi di diabete mellito di tipo2 dal 2010 e reduce da trombosi arteriosa nel 2020 con operazione ed impianto di stant all'inguine, trombosi venosa nel 2021, tre operazioni di angioplastica alle coronarie nel febbraio 2023), premesso ciò;
Due settimane fa è stata ricoverata tramite pronto soccorso in ospedale e trasferita in reparto medicina, le è stata diagnosticata una polmonite bilaterale, circa 14 giorni fa i medici hanno iniziato il trattamento antibiotico e cortisonico per via endovenosa, cinque giorni fa le sue condizioni iniziano a migliorare infatti le hanno tolto l'ossigeno ed ha iniziato a camminare poichè le gambe si sono sgonfiate, la terapia antibiotica e cortisonica la stanno continuando a somministrare e prima di dimetterla 3giorni fa hanno voluto fare una tac da cui è emersa la presenza di un ascesso polmonare di dimensioni di qualche cm, alla luce di questo, il pneumologo ed il chirugo che la seguono in ospedale, si sono consultati ed hanno deciso di operarla per eliminare l'ascesso, previa un'altra tac tra cinque giorni per verificare se si è ridotto l'ascesso, vorrei capire se sia il caso di operarla o meno, date le condizioni particolari che ho descritto sopra e dato il poco tempo che ha avuto per permettere all'ascesso di assorbirsi attraverso le cure,
l'operazione chirurgica mi sembra oltre che molto invasiva e pericolosa (toccare tessuti infiammati ed infetti secondo me potrebbe essere rischioso e prematuro), cosa ne pensate?
Due settimane fa è stata ricoverata tramite pronto soccorso in ospedale e trasferita in reparto medicina, le è stata diagnosticata una polmonite bilaterale, circa 14 giorni fa i medici hanno iniziato il trattamento antibiotico e cortisonico per via endovenosa, cinque giorni fa le sue condizioni iniziano a migliorare infatti le hanno tolto l'ossigeno ed ha iniziato a camminare poichè le gambe si sono sgonfiate, la terapia antibiotica e cortisonica la stanno continuando a somministrare e prima di dimetterla 3giorni fa hanno voluto fare una tac da cui è emersa la presenza di un ascesso polmonare di dimensioni di qualche cm, alla luce di questo, il pneumologo ed il chirugo che la seguono in ospedale, si sono consultati ed hanno deciso di operarla per eliminare l'ascesso, previa un'altra tac tra cinque giorni per verificare se si è ridotto l'ascesso, vorrei capire se sia il caso di operarla o meno, date le condizioni particolari che ho descritto sopra e dato il poco tempo che ha avuto per permettere all'ascesso di assorbirsi attraverso le cure,
l'operazione chirurgica mi sembra oltre che molto invasiva e pericolosa (toccare tessuti infiammati ed infetti secondo me potrebbe essere rischioso e prematuro), cosa ne pensate?
L'indicazione al trattamento chirurgico degli ascessi polmonari va sempre valutata in maniera multidisciplinare, ed alla luce delle immagini TC. Pertanto è solo visionando le immagini che è possibile decidere e valutare il da farsi
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- Non evidenti lesioni parenchimali infiltrative e/o espansive in atto, (ad eccezione di centimetrica bolla aerea a carico del parenchima mantellare del segmento anterobasale del LID). Pervie le principali vie aeree. Non versamento pleuro-pericardico. Mediastino in asse. Non evidenti linfoadenomegalie…
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