buon giorno mia moglie soffre di allucinazioni e sente voci che la deridono e l accusano di vari di
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buon giorno
mia moglie soffre di allucinazioni e sente voci che la deridono e l accusano di vari disturbi , stanotte addirittura sentiva scrivere al pc i vicini che inviavano lettera all amministratore della casa e mentre ero in bagno e andata a bussare alla loro porta per dirgli di smettere . Due anni fa per aver smesso di bere di fumare mariuana e prendere un ansiolitico gli e andato in tilt il cervelletto ; non parlava non camminava. Dopo due mesi traballante e parlava balbettando ( ora non tanto meglio ) e se ne sta quasi tutto il giorno a letto e non vuole vedere nessuno. Nella sua infanzia ha subito due tentativi di stupro che non so se finiti malissimo e sua madre era violenta nei suoi confronti e per di piu anche lei è seguita da una psicologa . E da due anni che ci sbattono dal CIM dai vari psichiatri e tutti non sanno altro che cambiarle medicine e se ne lavano le mani dicendo che e un caso complesso. Soffre pure di una fortissima cefalea muscolo tensiva e nemmeno il MAXALT RPD le fa passare e dorme poco e male. Stamane dopo l irruzione dai vicini gli ho dato gocce di Haldol che gia aveva smesso mesi fa, ma mi sembra che non abbia fatto molto effetto tranne che farla dormire un oretta. Come aiutarla?
mia moglie soffre di allucinazioni e sente voci che la deridono e l accusano di vari disturbi , stanotte addirittura sentiva scrivere al pc i vicini che inviavano lettera all amministratore della casa e mentre ero in bagno e andata a bussare alla loro porta per dirgli di smettere . Due anni fa per aver smesso di bere di fumare mariuana e prendere un ansiolitico gli e andato in tilt il cervelletto ; non parlava non camminava. Dopo due mesi traballante e parlava balbettando ( ora non tanto meglio ) e se ne sta quasi tutto il giorno a letto e non vuole vedere nessuno. Nella sua infanzia ha subito due tentativi di stupro che non so se finiti malissimo e sua madre era violenta nei suoi confronti e per di piu anche lei è seguita da una psicologa . E da due anni che ci sbattono dal CIM dai vari psichiatri e tutti non sanno altro che cambiarle medicine e se ne lavano le mani dicendo che e un caso complesso. Soffre pure di una fortissima cefalea muscolo tensiva e nemmeno il MAXALT RPD le fa passare e dorme poco e male. Stamane dopo l irruzione dai vicini gli ho dato gocce di Haldol che gia aveva smesso mesi fa, ma mi sembra che non abbia fatto molto effetto tranne che farla dormire un oretta. Come aiutarla?
Buongiorno, comprendo quanto dolore e preoccupazione lei e sua moglie stiate vivendo, la situazione è davvero molto pesante e complessa. Innanzitutto, mi preme dirle che la sua vicinanza e il suo supporto sono fondamentali per sua moglie anche se immagino non sia per niente facile per lei.
Dal suo racconto sembra che sua moglie soffra di una grave condizione psichiatrica, molto probabilmente con una componente psicotica (allucinazioni uditive e convinzioni deliranti), inoltre, riferisce di un’importante storia traumatica e sintomi depressivi.
Innanzitutto, le raccomando di non modificare, sospendere o reintrodurre farmaci senza il controllo medico, inoltre non è una situazione che può gestire da solo, ma deve riferirsi ad una struttura dove sua moglie possa essere seguita con continuità, preferibilmente da una équipe psichiatrica multidisciplinare. Se il Centro di igiene mentale le sembra non sia idoneo può rivolgersi anche al servizio ospedaliero per la salute mentale (SPDC) anche per una valutazione del caso più approfondita e per ottenere una diagnosi precisa. Il racconto dei sintomi da lei esposti potrebbe far pensare a elementi di schizofrenia o di disturbo post traumatico da stress o depressione maggiore con psicosi, o una combinazione di più disturbi. Senza una diagnosi precisa non sarà possibile curarla bene. Infine, le suggerisco di pensare anche alla sua salute perché in tali circostanze anche chi le sta accanto rischia di esaurire le proprie energie. Cerchi un supporto psicologico ne trarrà sicuramente beneficio.
Dal suo racconto sembra che sua moglie soffra di una grave condizione psichiatrica, molto probabilmente con una componente psicotica (allucinazioni uditive e convinzioni deliranti), inoltre, riferisce di un’importante storia traumatica e sintomi depressivi.
Innanzitutto, le raccomando di non modificare, sospendere o reintrodurre farmaci senza il controllo medico, inoltre non è una situazione che può gestire da solo, ma deve riferirsi ad una struttura dove sua moglie possa essere seguita con continuità, preferibilmente da una équipe psichiatrica multidisciplinare. Se il Centro di igiene mentale le sembra non sia idoneo può rivolgersi anche al servizio ospedaliero per la salute mentale (SPDC) anche per una valutazione del caso più approfondita e per ottenere una diagnosi precisa. Il racconto dei sintomi da lei esposti potrebbe far pensare a elementi di schizofrenia o di disturbo post traumatico da stress o depressione maggiore con psicosi, o una combinazione di più disturbi. Senza una diagnosi precisa non sarà possibile curarla bene. Infine, le suggerisco di pensare anche alla sua salute perché in tali circostanze anche chi le sta accanto rischia di esaurire le proprie energie. Cerchi un supporto psicologico ne trarrà sicuramente beneficio.
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Buongiorno, comprendo quanto possa essere complesso per lei gestire i sintomi di cui soffre sua moglie. Ha fatto bene a rivolgersi agli specialisti psichiatri e mi spiace che ancora non abbiano trovato la cura che migliori tali sintomi, è però questa la strada giusta da percorrere. A lei, per questa situazione complessa che sta affrontando, suggerirei di intraprendere un percorso psicologico che possa esserle di supporto in questo periodo di vita delicato. Se avesse bisogno sono a sua disposizione in presenza o online, per una terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Buongiorno, il trattamento di prima scelta è la psicoterapia, in quanto i farmaci da soli non rappresentano un trattamento consigliato per i risultati prodotti a lungo termine. La terapia farmacologica può essere in alcuni casi introdotta come supporto alla psicoterapia.
Gli obiettivi della terapia sono molteplici e hanno lo scopo di migliorare la qualità di vita della persona in particolare aiutandola a ristrutturare i pensieri disfunzionali di sospetto e sfiducia verso gli altri, sviluppando convinzioni più funzionali, riducendo il senso di minaccia percepito sollecitando un'interpretazione obiettiva degli eventi inoltre migliorano le abilità sociali
Gli obiettivi della terapia sono molteplici e hanno lo scopo di migliorare la qualità di vita della persona in particolare aiutandola a ristrutturare i pensieri disfunzionali di sospetto e sfiducia verso gli altri, sviluppando convinzioni più funzionali, riducendo il senso di minaccia percepito sollecitando un'interpretazione obiettiva degli eventi inoltre migliorano le abilità sociali
Buonasera. Sarebbe speculativo suggerirle qualcosa in questa sede, il quadro che descrive richiede una strategia terapeutica esperta, però direi, da quanto riporta, che sarebbe utile una consultazione con un neuropsicologo, perché almeno parte di quel che indica potrebbe essere non già effetto dei traumi infantili, bensì di disfunzioni legate ai circuiti cerebrali; sono competenze spesso mancanti nei neurologi e richiedono figure specifiche (il neuropsicologo appunto). Se non avete già provato, vi direi di indirizzarvi in tal modo e seguire le relative indicazioni, in ogni caso da integrare con un percorso psicologico completo
Buongiorno, sicuramente la situazione è da approfondire e valutare attentamente.
Gli episodi che riferisce e il presunto abuso di sostanze sono dinamiche da indagare per ulteriore completezza diagnostica e clinica. Dovreste innanzitutto scegliere uno specialista di fiducia e affidarvi esclusivamente alle indicazioni che vi vengono fornite sia sulla tp farmacologica sia sul percorso di supporto psicologico.
Gli episodi che riferisce e il presunto abuso di sostanze sono dinamiche da indagare per ulteriore completezza diagnostica e clinica. Dovreste innanzitutto scegliere uno specialista di fiducia e affidarvi esclusivamente alle indicazioni che vi vengono fornite sia sulla tp farmacologica sia sul percorso di supporto psicologico.
Buongiorno,
Comprendo quanto possa essere spaventante e frustrante assistere sua moglie in questa situazione.
I sintomi che riferisce – voci, convinzioni persecutorie, ritiro sociale, difficoltà motorie residue – sono manifestazioni gravi che richiedono una valutazione specialistica urgente e continuativa. L’uso di farmaci come l’haldol può essere necessario, ma la gestione farmacologica da sola, senza un piano terapeutico complessivo, spesso non basta, specialmente in casi complessi e con storia di traumi.
È fondamentale rivolgersi immediatamente a un team di specialisti esperti in psichiatria e psicotraumatologia, possibilmente in un centro che possa offrire:
-Valutazione psichiatrica completa, con eventuale ristrutturazione del trattamento farmacologico;
-Supporto psicologico mirato, anche con tecniche di trauma-focused therapy;
-Gestione multidisciplinare per il dolore cronico, il sonno e l’ansia.
Nel frattempo, alcune strategie di supporto a casa possono aiutare a contenere la crisi:
-Garantire ambiente sicuro e calmo, senza confronti diretti con le allucinazioni;
-Evitare discussioni sul contenuto delle voci o convinzioni persecutorie, ma essere presenti e rassicuranti;
-Monitorare il sonno, l’alimentazione e l’idratazione;
-Evitare di somministrare farmaci da soli senza indicazione urgente di un medico, tranne che in caso di pericolo immediato per sé o per gli altri, dove può intervenire un pronto intervento medico.
La situazione richiede intervento da parte di professionisti esperti, perché si tratta di un quadro complesso e instabile che non può essere gestito solo in ambito domestico.
Cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Neuropsicologia
Comprendo quanto possa essere spaventante e frustrante assistere sua moglie in questa situazione.
I sintomi che riferisce – voci, convinzioni persecutorie, ritiro sociale, difficoltà motorie residue – sono manifestazioni gravi che richiedono una valutazione specialistica urgente e continuativa. L’uso di farmaci come l’haldol può essere necessario, ma la gestione farmacologica da sola, senza un piano terapeutico complessivo, spesso non basta, specialmente in casi complessi e con storia di traumi.
È fondamentale rivolgersi immediatamente a un team di specialisti esperti in psichiatria e psicotraumatologia, possibilmente in un centro che possa offrire:
-Valutazione psichiatrica completa, con eventuale ristrutturazione del trattamento farmacologico;
-Supporto psicologico mirato, anche con tecniche di trauma-focused therapy;
-Gestione multidisciplinare per il dolore cronico, il sonno e l’ansia.
Nel frattempo, alcune strategie di supporto a casa possono aiutare a contenere la crisi:
-Garantire ambiente sicuro e calmo, senza confronti diretti con le allucinazioni;
-Evitare discussioni sul contenuto delle voci o convinzioni persecutorie, ma essere presenti e rassicuranti;
-Monitorare il sonno, l’alimentazione e l’idratazione;
-Evitare di somministrare farmaci da soli senza indicazione urgente di un medico, tranne che in caso di pericolo immediato per sé o per gli altri, dove può intervenire un pronto intervento medico.
La situazione richiede intervento da parte di professionisti esperti, perché si tratta di un quadro complesso e instabile che non può essere gestito solo in ambito domestico.
Cordialmente
Dott.ssa Cecilia Scipioni, Psicologa esperta in Neuropsicologia
Salve, sicuramente la situazione è molto complessa, posso comunque suggerirle di instaurare con sua moglie dei momenti di profonda calma e allentamento del controllo attraverso passeggiate tranquille, posti sereni in cui stare in contatto con la natura e magari semplicemente tenendovi per mano. Le suggerisco di adoperare abiti morbidi, giacche, coperte che possano infondere morbidezza e tenerezza, anche un animale domestico.
Chiaro che sua moglie comunque necessita di un percorso di cura psicologico costante e sarebbe utile anche per Lei confrontarsi per capire come meglio aiutare sua moglie.
Un caro saluto.
Chiaro che sua moglie comunque necessita di un percorso di cura psicologico costante e sarebbe utile anche per Lei confrontarsi per capire come meglio aiutare sua moglie.
Un caro saluto.
Buongiorno,
la situazione che descrive è molto complessa e richiede una valutazione clinica accurata da parte di specialisti. La presenza di allucinazioni uditive, convinzioni persecutorie e alterazioni comportamentali indica la necessità di un intervento psichiatrico urgente e continuativo, in quanto solo un medico può modulare la terapia farmacologica in modo sicuro e adeguato.
Comprendo quanto possa essere doloroso e frustrante sentirsi impotenti di fronte alla sofferenza della propria moglie, ma è importante che non gestisca da solo la terapia o i farmaci, anche se già prescritti in passato. Le consiglio di contattare il Centro di Salute Mentale (CIM) o il Pronto Soccorso psichiatrico, spiegando l’aggravamento dei sintomi: in questi casi possono attivare un intervento domiciliare o un ricovero protetto, se necessario, per mettere la paziente in sicurezza e stabilizzarla.
Accanto all’intervento medico, sarà fondamentale un supporto psicologico per lei come caregiver: convivere con un disturbo psichico grave comporta un forte impatto emotivo e richiede strumenti specifici per gestire lo stress, i sensi di colpa e la stanchezza.
Resto a disposizione, anche online, per aiutarla a orientarsi tra le possibilità di sostegno e per offrirle un confronto su come affrontare questo momento difficile.
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
la situazione che descrive è molto complessa e richiede una valutazione clinica accurata da parte di specialisti. La presenza di allucinazioni uditive, convinzioni persecutorie e alterazioni comportamentali indica la necessità di un intervento psichiatrico urgente e continuativo, in quanto solo un medico può modulare la terapia farmacologica in modo sicuro e adeguato.
Comprendo quanto possa essere doloroso e frustrante sentirsi impotenti di fronte alla sofferenza della propria moglie, ma è importante che non gestisca da solo la terapia o i farmaci, anche se già prescritti in passato. Le consiglio di contattare il Centro di Salute Mentale (CIM) o il Pronto Soccorso psichiatrico, spiegando l’aggravamento dei sintomi: in questi casi possono attivare un intervento domiciliare o un ricovero protetto, se necessario, per mettere la paziente in sicurezza e stabilizzarla.
Accanto all’intervento medico, sarà fondamentale un supporto psicologico per lei come caregiver: convivere con un disturbo psichico grave comporta un forte impatto emotivo e richiede strumenti specifici per gestire lo stress, i sensi di colpa e la stanchezza.
Resto a disposizione, anche online, per aiutarla a orientarsi tra le possibilità di sostegno e per offrirle un confronto su come affrontare questo momento difficile.
Un caro saluto,
Dott. Ivan De Lucia
Buongiorno, non mi è ben chiaro, è presente una diagnosi clinica? Solo una valutazione attenta può permettere di comprendere il quadro. I sintomi che descrive: allucinazioni uditive, deliri, da quanto tempo sono presenti?
Per quanto riguarda l'uso della marijuana e dell'alcol, sicuramente potrebbero aver avuto un effetto destabilizzante sulla salute cerebrale (l'eventuale interruzione è solo positiva, non è questa ad aver determinato i disturbi di coordinazione, semmai il contrario).
Sicuramente gli episodi spiacevoli avvenuti nell'infanzia hanno potuto contribuire nel determinare uno stato psicologico alterato, sopratutto in assenza di determinate caratteristiche personali protettive, e uno stile educativo violento.
La prescrizione di psicofarmaci è sicuramente necessaria nel trattare i sintomi psicotici elencati, tuttavia è necessario che siano comunque inseriti in una cornice clinica di valutazione testistica e anamnestica per comprendere la natura precisa dei sintomi e l'entità degli stessi. Vi consiglio di rivolgervi ad uno Psichiatra, che abbia una formazione specifica su traumi e psicosi, per strutturare un'attenta valutazione e solo dopo questa, e sulla base di questa, somministrare dei farmaci adeguati. Un caro saluto.
Per quanto riguarda l'uso della marijuana e dell'alcol, sicuramente potrebbero aver avuto un effetto destabilizzante sulla salute cerebrale (l'eventuale interruzione è solo positiva, non è questa ad aver determinato i disturbi di coordinazione, semmai il contrario).
Sicuramente gli episodi spiacevoli avvenuti nell'infanzia hanno potuto contribuire nel determinare uno stato psicologico alterato, sopratutto in assenza di determinate caratteristiche personali protettive, e uno stile educativo violento.
La prescrizione di psicofarmaci è sicuramente necessaria nel trattare i sintomi psicotici elencati, tuttavia è necessario che siano comunque inseriti in una cornice clinica di valutazione testistica e anamnestica per comprendere la natura precisa dei sintomi e l'entità degli stessi. Vi consiglio di rivolgervi ad uno Psichiatra, che abbia una formazione specifica su traumi e psicosi, per strutturare un'attenta valutazione e solo dopo questa, e sulla base di questa, somministrare dei farmaci adeguati. Un caro saluto.
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