Esperienze
• Crescita personale, dal punto di vista emotivo, cognitivo e relazionale: comunicazione, autostima, intelligenza emotiva, autoefficacia, flessibilità, relazioni di coppia, problematiche adolescenziali, autoconsapevolezza, problem solving;
• Benessere psicofisico: miglioramento qualità di vita; inquadramento delle risorse individuali per fronteggiare i problemi; miglioramento delle prestazioni lavorative, personali, scolastiche; adattamento alle esigenze individuali e ambientali; cambiamento delle abitudini quotidiane disfunzionali; gestione dello stress; controllo e gestione delle emozioni;
• Sostegno psicologico: crisi evolutive, passaggio alle cosiddette età cerniera (adolescenza, passaggio dall’adolescenza al mondo adulto, menopausa), evoluzione e cambiamento a livello identitario, sociale, familiare, relazionale (ad es. fase di lutto, divorzi, separazioni, nascita di un figlio, perdita del lavoro); raggiungimento di obiettivi a breve termine;
• Mediazione familiare;
• Prevenzione del disagio psichico e promozione della salute psicofisica.
Aree di competenza principali:
- Criminologia clinica
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Stress
- Ansia
- Dipendenza affettiva
- Problemi comportamentali
- Somatizzazione
Indirizzi (3)
Piazza Bologna, 5, Roma 00162
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Flaminia 493, Roma
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
70 € -
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Colloquio psicologico clinico
70 € -
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Consulenza online
60 € -
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Consulenza psicologica
70 € - 80 € -
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Studio clinico
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Recensioni
5 recensioni
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M
MCG
ho avuto il piacere e la fortuna di avvalermi della prestazione della Dott.ssa Giordani che mi ha aiutata e supportata in un periodo difficile della mia vita.
la sua capacità comunicativa, la sua empatia e la sua capacità di comprendermi mi hanno positivamente stupita dal primo momento e sono state fondamentali per il superamento delle difficoltà presentate.
la consiglio vivamente.• Consulenza online • consulenza online •
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G
Giuseppe
Dottoressa preparata e professionale, mi sono sentito subito a mio agio e sereno. Sicuramente continuerò il percorso appena iniziato
• Studio privato Latina • consulenza psicologica •
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S
Stefano
Ho avuto modo di collaborare a livello professionale con la dott.ssa Giordani.
Professionista dedita al lavoro, puntuale, precisa e preparata. Ciò che la contraddistingue in particolare è però una spiccata umanità e sensibilità nei confronti dell'altro: facendolo sentire in un posto sicuro e libero di confrontarsi.
La consiglio vivamente• Altro • Altro •
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F
Francesca
Ho collaborato professionalmente con la Dottoressa Giordani.
Persona molto educata, disponibile ed empatica, riesce a mettere a proprio agio.
È molto dedita al proprio lavoro e per questo la consiglio assolutamente.• Altro • Altro •
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S
Sofia
Ho avuto modo di conoscere professionalmente la dottoressa Giordani grazie ad una comune esperienza lavorativa.
Persona eccellente dal punto di vista umano e professionale… capace di mettere a proprio agio con cortesia ed empatia. Molto puntuale, disponibile e capace di creare un ambiente confortevole in cui aprirsi e confrontarsi.• Altro • Altro •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, sono una ragazza di 28 anni e ancora soffro per il rapporto con mia madre. Premetto che non sono ancora realizzata nella vita, ho fatto delle scelte che mi hanno rallentato. Ho un fidanzato da tanti anni con cui ho dei progetti.
Mia madre è una donna con conflitti irrisolti, che ha dato la sua vita al lavoro riuscendoci alla grande ( ha sempre guadagnato più di mio padre ), da bambina la temevo, c'è sempre stato un certo distacco. Ho una sorella maggiore che ha avuto un conflitto molto acceso con lei ma che ha adesso sembra averla perdonata, con il lavoro hanno un argomento di conversazione. Io non sono in grado di avere un rapporto con mia madre, perché ogni volta che apro bocca minimizza quello che dico, non ascolta o resta in silenzio, espone quello che pensa lei senza possibilità si instaurare uno scambio e si altera perché non le dò ragione o parlo in termini che non ha voglia di capire. Ho passato tutta la mia vita adolescente a cercare di sistemare la situazione, di provocare per ottenere una reazione o un punto di inizio per un cambiamento che non è mai avvenuto. Ho deposto le armi il giorno in cui piangendo in ginocchio davanti a lei dicendole che non avevamo un rapporto ed era una cosa che mi faceva soffrire mi ha detto quasi ridendo che non è vero e mi invento un sacco di cose. Ho un padre piuttosto succube e taciturno che non è mai intervenuto a sufficienza e oggi che mi ritrovo a vivere uno dei momenti più complessi della mia esistenza ( ho deciso di concludere una laurea lasciata in sospeso e non so cosa fare nella vita ) mi sento molto sola nel mio dolore. I miei amici, il mio fidanzato lo conoscono, ma i miei genitori sembra di no, esprimono solo preoccupazione e mai supporto emotivo. Non mi mettono pressione, ma neanche mi parlano come una persona adulta dovrebbe fare con un figlio/ un' altra persona adulta. Io di mio nel tempo ho tirato su un muro fatto di paura, vergogna e sensi di colpa. Mia madre spesso si arrabbia perché rispondo male o sto nel mio, se chiudo la porta della mia stanza ( a 28 anni... ) senza chiedersi mai di cosa ha bisogno mia figlia ? Percepisco impotenza, incapacità emotiva, la solita distanza. Vorrei avere un rapporto diverso ma so che non succederà mai, come posso metabolizzare e andare avanti con la mia vita ?
Cara, innanzitutto sia fiera della sua consapevolezza e del suo coraggio, raccontare a se stessi e poi a noi il suo dolore è un grande segno di forza e sicuramente non c'è cosa più difficile di non sentirsi emotivamente accolti da una figura importante come quella materna. Sà, una delle sfide più difficili nel passaggio dall'adolescenza al mondo adulto consiste proprio nel ricostruire un'immagine realistica e funzionale delle figure genitoriali. Più che pensare ad un eventuale percorso di sostegno psicologico finalizzato al ricongiungimento con sua madre, lo penserei come un percorso per distanziarsi dall'idea di sua madre che porta con sè dalla prima infanzia e che le comporta anche un bagaglio di esigenze e bisogni emotivi insoddisfatti, per vederla in tutta la sua umanità fallibile e come lei con un bagaglio di vita che l'ha portata a porsi anche con lei in un determinato modo..questo non per giustificare il suo modo di porsi, ma al fine di accettarla dopo tutti questi anni per come è realmente e non per come lei vorrebbe che fosse, seppur sia normale e giusto che lei voglia da parte sua un determinato modo di stare nella relazione con lei..Ma sà, nella vita alcuni muri possiamo abbatterli, altri scavalcarli, altri ancora solo decorarli..e se un genitore non si rende disposto a mettersi in discussione, l'unica cosa che è in nostro potere è accettarlo e poi capire cosa poter trarre di positivo da ciò che rimane e dal nostro atteggiamento nei suoi confronti, che dopo l'accettazione cambia di solito radicalmente. Potrebbe trovare, attraverso un percorso psicologico, le risorse e gli strumenti adatti per creare con sua madre un legame basato su qualcosa che ora non vede ma che vi accomuna , seppur minimo. Abbiamo molte più risorse di quelle che di solito pensiamo di avere, serve però spesso qualcuno che ce le mostri.
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