Trattamento per l’infertilità maschile: tutto ciò che c’è da sapere

Andrologia • 26 marzo 2017 • Commenti:

Identificare la causa precisa dell’infertilità maschile può essere piuttosto complicato. In primo luogo, bisogna rivolgersi ad un andrologo specializzato in fertilità maschile, il quale deciderà i test diagnostici a cui sottoporre il paziente.

Gli esami per l'infertilità

  • Esame obiettivo
    Un approfondito esame da parte dell’andrologo consente di rilevare la presenza di un eventuale varicocele o di ipotizzare un’alterazione ormonale. Qualunque indizio trovato dal medico dev’essere confermato tramite l’esecuzione di un esame strumentale che restituisca una diagnosi pressoché certa.

  • Spermiogramma
    Questo esame viene effettuato raccogliendo un campione fresco di liquido seminale – viene solitamente fornito uno spazio privato corredato da riviste dal contenuto erotico per facilitare la procedura – e analizzando la forma, la motilità e il numero di spermatozoi in esso contenuti. Un’eventuale azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale) può indicare la presenza di un’ostruzione nei dotti adibiti al trasporto degli spermatozoi.

  • Dosaggio ormonale
    Numerosi ormoni, soprattutto il testosterone, influenzano la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli. Tuttavia, l’infertilità maschile è molto raramente causata da un’alterazione ormonale.

  • Biopsia testicolare
    Questo esame viene utilizzato solitamente quando si trovano tracce estremamente ridotte di spermatozoi all’interno liquido seminale. Effettuando l’analisi di un campione di tessuto si può stabilire se i testicoli producano sufficienti spermatozoi.

Trattamento clinico dell’infertilità maschile

L’obiettivo del trattamento dell’infertilità maschile, al netto di eventuali patologie, è di rendere possibile la fecondazione.
Nella migliore delle ipotesi viene riscontrata una causa reversibile e, una volta risolta, si può continuare nel tentativo di concepimento. Una diagnosi di varicocele viene trattata con un intervento chirurgico volto a risolvere l’alterazione del circolo venoso, incrementando in questo modo la fertilità. Allo stesso modo, un impedimento fisico nell’espulsione degli spermatozoi o un’alterazione ormonale possono essere corretti rispettivamente con un trattamento chirurgico o farmacologico.

In passato, se uno di questi metodi non funzionava, ci si doveva arrendere di fronte alla propria infertilità. La tecnologia odierna consiste invece di aggirare il problema in maniera ingegnosa, grazie alle cosiddette tecniche di fecondazione assistita. Queste costose tecniche riescono a massimizzare le possibilità degli spermatozoi di fecondare l’ovulo femminile. Il primo passo consiste nel raccogliere un campione di sperma (tramite fisiologica eiaculazione oppure prelevandolo direttamente dai testicoli), dopodiché si può facilitare l’incontro fra spermatozoi ed ovulo con differenti procedure.

  • Inseminazione intrauterina (IUI)
    Durante l’ovulazione, gli spermatozoi vengono iniettati direttamente all’interno dell’utero. Solitamente vengono somministrati dei farmaci alla madre per incrementarne il rilascio di ovuli.

  • Fertilizzazione in vitro con Embryo Transfer (FIVET)
    In un apposito contenitore, gli spermatozoi vengono messi in contatto con numerosi ovuli provenienti dalla madre. L’embrione formatosi viene successivamente introdotto all’interno dell’utero, nella speranza che vi si annidi.

  • Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI)
    Questa procedura consiste nell’iniezione diretta di un singolo spermatozoo all’interno di un ovulo, che viene in seguito innestato all’interno dell’utero.

Sebbene queste tecniche di riproduzione assistita non garantiscano una sicura riuscita della fecondazione, riescono spesso a regalare una gravidanza tanto desiderata a coppie classificate come infertili. È chiaramente opportuno essere seguiti da un medico durante ogni fase del tentato concepimento.

Come migliorare la propria fertilità

Prima di ricorrere al lungo e costoso iter clinico nel tentativo di ottenere una gravidanza, vale la pena cercare di massimizzare le proprie chance di fertilità, osservando delle semplici linee guida.
Innanzitutto, astenersi da tabacco, marijuana, cocaina e non abusare di alcol consente di eliminare alcuni ben noti fattori di infertilità maschile. Sembra che anche frequenti bagni caldi o vasche idromassaggio forniscano troppo calore ai testicoli, compromettendo la fisiologica produzione di spermatozoi. Lo stesso dicasi per un abbigliamento intimo stretto, al quale sono da preferire boxer che non comprimano i genitali.
Inoltre, l’assunzione di ormoni androgeni (come il testosterone o il deidroepiandrosterone, DHEA) per migliorare le proprie prestazioni sportive può compromettere la fertilità maschile.

Infine, gli esperti raccomandano di attenersi il più possibile ad uno stile di vita sano. Comportamenti in grado di migliorare la qualità della vita, come un’alimentazione salutare e un riposo adeguato, possono incrementare la fertilità maschile.

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