Teoria e pratica nell’Iniezione di insulina

Endocrinologia • 17 febbraio 2017 • Commenti:

Milioni di persone nel mondo si trovano ogni giorno a dover convivere con una patologia sempre più diffusa, il diabete. Questa malattia riconducibile a difetti nel metabolismo degli zuccheri esiste in due forme prevalenti:

  • diabete di tipo 1, malattia autoimmune che si presenta a partire dall’età infantile o nell’adolescenza;

  • diabete di tipo 2, forma più diffusa e tipica dell’età adulta.

Quasi tutti i diabetici, nella vita quotidiana, condividono un trattamento comune per la loro malattia: l’iniezione di insulina.

In cosa consiste l’iniezione di insulina

Le persone affette da diabete hanno nel sangue una quantità anomala di zuccheri, definita comunemente iperglicemia. Nei pazienti sani, i comuni livelli di glicemia a digiuno non superano i 99 mg/dl, mentre nei pazienti diabetici abbiamo valori superiori ai 126 mg/dl. Questi valori così elevati sono dovuti ad una produzione ridotta di insulina da parte del pancreas: questo ormone è infatti necessario per il corretto utilizzo del glucosio da parte di tutte le cellule del nostro corpo. La mancanza di una quantità sufficiente di insulina prodotta dal nostro organismo deve essere compensata con un’iniezione di insulina che andrà così a regolare la glicemia.

Autosomministrazione di insulina

Molto spesso, le persone che scoprono di avere il diabete si avvicinano con un certo timore al momento di doversi somministrare insulina: la terapia insulinica prevede una dose esatta da somministrare, un orario preciso e anche degli accorgimenti per rendere l’iniezione più efficace possibile, per evitare di compromettere il trattamento. Proprio per questo timore, comune a molti diabetici, negli ultimi decenni si sono evoluti nuovi sistemi e gruppi di supporto nell’ambito del trattamento del diabete. Vediamo come avviene l’iniezione di insulina e alcuni consigli per rendere questa pratica quotidiana semplice e poco invasiva.

  • Iniezione con la penna

Già da molti anni, la terapia insulinica a casa non prevede l’utilizzo di siringhe, ma di uno speciale strumento simile ad una penna, facile da utilizzare e molto discreto. La penna ha un ago, uno stick contenente l’insulina e un dosatore. In base alla quantità di insulina prescritta, si regola il dosatore fino all’esatta quantità da somministrare, che viene mostrata in un piccolo display sulla penna. Esistono sia penne usa e getta che con stick ricaricabili e, sono disponibili in vari colori, utili soprattutto ai pazienti che devono somministrarsi tipi diversi di insulina a seconda della loro patologia.

  • Ago personalizzabile

L’iniezione di insulina è una pratica estremamente personale: alcune persone preferiscono aghi più corti e con un diametro più ampio, altre provano meno fastidio invece con aghi più lunghi e sottili. In commercio si trovano molte penne insuliniche con aghi intercambiabili: è sempre raccomandabile chiedere consiglio al proprio medico che vi fornirà i consigli più utili e adatti alla vostra situazione.

  • Cambiare ago ad ogni iniezione

Le raccomandazioni dei medici sono chiare: ad ogni iniezione è necessario cambiare l’ago. Penetrando nella pelle, l’ago si può danneggiare o curvare rendendo la successiva iniezione più dolorosa e spiacevole, senza menzionare la possibilità di infezioni. Le associazioni dei malati si battono a tal proposito per ottenere dal sistema sanitario nazionale aghi gratuiti in base al numero di somministrazioni mensili necessarie.

  • Scegliere il punto migliore

Le parti del corpo più adatte alla somministrazione di insulina sono pancia, cosce, braccia e glutei. Per evitare di indolenzire lo stesso punto in maniera prolungata è consigliabile ruotare fra le varie zone.

  • Eliminare l’aria

Preparandoci per l’iniezione, una volta montato l’ago è necessario far uscire un piccolo schizzo di insulina (basta una goccia) per eliminare eventuali bolle d’aria che si possono formare nello stick. Se l’insulina non esce dall’ago è necessario cambiarlo e sostituirlo con uno nuovo.

  • Contare

Una volta inserito l’ago perpendicolarmente nella pelle, è necessario contare lentamente fino a 10 mentre col pollice si preme il pulsante della penna per somministrarsi l’insulina. Se quando si rimuove l’ago fuoriesce ancora insulina, l’iniezione non è avvenuta correttamente.

Le prime volte l’autosomministrazione di insulina può far sentire a disagio, ma milioni di persone convivono con questa pratica, comodamente a casa propria, in ufficio o in pubblico. Se anche voi state affrontando questa malattia, chiedete consiglio al vostro medico e unitevi ai gruppi di autoaiuto presenti in molte città, dove potrete condividere le vostre paure ed esperienze.

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