Suggerimenti per effettuare attività fisica in presenza di diabete

Endocrinologia • 17 febbraio 2017 • Commenti:

Il Ministero della Salute si è espresso da tempo riguardo all’importanza dell’attività fisica come metodo per mantenersi in salute. L’esercizio fisico maggiormente raccomandato è quello di tipo aerobico: uno sforzo fisico prolungato durante il quale i muscoli utilizzano ossigeno per produrre energia. Gli sport considerati aerobi sono il nuoto, la corsa, il ciclismo, e la ginnastica a corpo libero. Considerando che gli abbonamenti in palestra sono spesso costosi, che non tutti sanno andare in bicicletta e che le piscine sono spesso fuori mano, sempre più persone optano per esercizi di corsa o jogging: nessun costo, orari flessibili, possibilità di allenarsi ovunque.

Benefici di una regolare attività fisica

L’attività fisica periodica (effettuata per almeno 30 minuti con un minimo di 4 volte a settimana) produce notevoli effetti positivi sul nostro corpo. Vediamo quali nello specifico:

  • migliora i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue;

  • migliora i livelli di pressione arteriosa, riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari quali infarto e ictus;

  • aumenta la resistenza delle ossa, riducendo il rischio di fratture e di osteoporosi;

  • riduce i sintomi di ansia, stress e depressione;

  • riduce il rischio di obesità, favorendo un aumento della massa magra (rappresentata dai muscoli) con simultanea riduzione della massa grassa (rappresentata dal tessuto adiposo).

Anche i soggetti diabetici possono effettuare attività fisica?

Certamente! L’esecuzione di esercizio fisico (in particolare la corsa) in soggetti con diabete non è solo consigliato, ma fortemente raccomandato. L’attività fisica determina infatti una riduzione dei livelli di glicemia nel sangue, aumentando il trasporto di zucchero all’interno delle cellule muscolari e aumentando la sensibilità dei tessuti all’insulina.

Bisogna innanzitutto distinguere tra:

  • diabete di tipo 1 (giovanile), in cui l’insulina non viene prodotta: in questi soggetti la corsa riduce i livelli di glicemia e, di conseguenza, la quantità di insulina da somministrare quotidianamente. Inoltre, favorendo un miglioramento della circolazione, riduce l’insorgenza di insufficienza renale, crampi e formicolii agli arti;

  • diabete di tipo 2 (dell’adulto), in cui viene prodotta insulina, ma in quantità insufficiente, e i tessuti sono poco sensibili a tale ormone. Questi soggetti sono spesso sovrappeso o obesi, e l’attività fisica all’inizio può essere difficoltosa (a causa del sovraccarico sulle articolazioni di ginocchio e caviglia dovute all’eccesso di peso). L’esercizio potrà aiutare questi pazienti nella perdita di peso che - unitamente agli effetti benefici precedentemente descritti e alla riduzione dei livelli di colesterolo e pressione arteriosa, riduce l’insorgenza di patologie cardiovascolari, prima causa di morte in questi soggetti.

Esercizio fisico e diabete: quale metodo seguire?

Con questi piccoli suggerimenti, i soggetti con diabete che praticano esercizio fisico avranno performance elevate paragonabili a quelle di soggetti sani.

  • Monitorare la glicemia prima, durante e dopo l’attività fisica (una volta ogni 20 minuti circa), per evitare l’iperglicemia e l’ipoglicemia da esercizio. L’ipoglicemia può essere causata dall’adrenalina prodotta a seguito di esercizio fisico strenuo e dal fatto che la quantità di insulina nel sangue è insufficiente a rispondere all’ aumentata richiesta di zucchero da parte muscolo. L’ipoglicemia, invece, è dovuta alla riduzione delle scorte di glucosio (utilizzato come fonte energetica durante l’attività fisica) e all’aumento della sensibilità dei tessuti all’insulina, con conseguente entrata del glucosio all’interno delle cellule e riduzione dei suoi livelli nel sangue.

  • In caso si riscontrino variazioni eccessive dei valori di glucosio legate all’attività fisica, sarà necessario recarsi dal medico per riorganizzare lo schema di assunzione di insulina e dell’alimentazione: la quantità di insulina giornaliera verrà ridotta proporzionalmente alla quantità di attività fisica effettuata.

  • Idratarsi bene durante la corsa, possibilmente con acqua leggermente zuccherata;

  • In caso di ipoglicemia, assumere snack energetici prima di allenarsi e carboidrati (quali pasta, pane) nelle ore successive all’esercizio.

Concludendo, la corsa ha un valore terapeutico anche per migliorare il controllo del diabete, l’importante è effettuarla sempre in modo controllato e con una scrupolosa attenzione ai valori di glicemia. È importante conoscere il proprio corpo per poter individuare precocemente i segnali che ci invia: in questo modo diabete ed esercizio fisico potranno coesistere senza problemi.

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