Segni e sintomi di malattia renale cronica

Nefrologia • 26 marzo 2017 • Commenti:

Esistono molte patologie che colpiscono i reni: quella di cui tratteremo nell’articolo è la malattia renale cronica.

I reni sono due piccoli organi situati nella cavità addominale che svolgono importanti funzioni, ovvero:

  • filtrano il sangue, depurandolo dalle sostanze di rifiuto, e formano l’urina;

  • producono eritropoietina, responsabile della produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo;

  • regolano gli equilibri acido-base e idro-elettrolitici del corpo.

Che cos’è la malattia renale cronica?

Per malattia renale cronica (MRC) si intende la presenza di alterazioni del rene documentate da almeno tre mesi, sia di tipo funzionale che strutturale.

La MRC è una patologia che colpisce il 6 -10% della popolazione italiana ed è considerata un problema sanitario di interesse mondiale, associato a livelli elevati di morbilità e mortalità.

La funzione renale è divisa in 5 stadi a seconda della capacità depurativa del rene: lo stadio 5 è definito lo stadio terminale, nel quale i reni hanno perso irreversibilmente la loro funzione ed è necessario un trattamento che sostituisca la funzionalità renale, ovvero il trapianto di rene o la dialisi.

Cosa causa la malattia renale cronica?

Le cause di malattia renale cronica sono molteplici, alcune tra le principali sono:

  • ipertensione arteriosa;

  • diabete;

  • infezioni renali ricorrenti;

  • calcoli renali non trattati;

  • infezioni generalizzate (sepsi);

  • abuso di farmaci e alcol.

Quali sono i sintomi di malattia renale cronica?

Abbiamo visto in precedenza quali sono le principali funzioni dei reni. Negli stadi 1 e 2 della malattia renale cronica, il paziente può non accorgersi neppure di avere un problema, mentre dagli stadi di più avanzati  i sintomi diventano eclatanti e, se non trattati, possono portare all’insufficienza renale.

Vediamo nel dettaglio i segni e sintomi di insufficienza renale cronica.

  • La capacità di regolare gli elettroliti e i prodotti di rifiuto nel sangue verrà meno; con conseguenze quali:

  • elevati livelli di azoto (prodotto di scarto del corpo che non viene più filtrato dai reni), che provocano:

    • nausea e vomito;

    • alitosi (alito cattivo);

    • bisogno di urinare durante la notte;

    • difficoltà a urinare con progressiva riduzione della quantità di urina escreta;

    • alterazione del colore delle urine (appaiono più scure e talvolta maleodoranti);

  • elevati livelli di fosforo (un altro prodotto di scarto del sangue):

    • prurito;

    • maggior predisposizione a fratture ossee;

    • crampi muscolari;

  • elevati livelli di potassio nel sangue, che determinano:

    • alterazione dei ritmi cardiaci fino alla paralisi del muscolo cardiaco stesso.

  • L’eritropoietina è prodotta a livelli insufficienti, si ha quindi:

    • anemia sintomatica: senso di stanchezza e affaticamento costante, difficoltà di concentrazione e sonnolenza.

  • La capacità di regolare il bilancio idrico è ridotta, con possibile:

    • eccessivo accumulo di fluidi nei tessuti del corpo:

      • edemi a gambe, caviglie, mani e viso;

      • respiro faticoso fino ad arrivare al versamento pleurico e pericardico (raccolta di liquido nello spazio dove sono contenuti i polmoni e il cuore).

  • I danni si ripercuotono anche su altri sistemi:

    • ipertensione arteriosa;

    • prurito;

    • perdita di appetito;

    • maggior rischio di emorragie.

La malattia renale cronica, negli stadi più avanzati, può essere anche causa di dolore renale, che parte dai reni e si irradia al fianco, nella zona bassa della schiena fino alla zona inguinale.

Per confermare l’ipotesi di malattia renale cronica, il medico può avvalersi di:

  • riscontro positivo agli esami delle urine e del sangue degli indici che indicano danno renale (riduzione del valore di VFG, aumento dei livelli di elettroliti quali azoto, fosforo e potassio; riduzione dei livelli di proteine totali);

  • presenza di uno o più sintomi descritti in precedenza ed eventuali complicanze legate alla malattia;

  • ecografia renale positiva;

  • biopsia renale, che nella maggior parte dei casi conferma la diagnosi di malattia renale e permette di individuarne la tipologia.

È molto importante, quindi, recarsi dal proprio medico non appena ci accorgiamo dell’insorgenza di uno di questi sintomi tipici della malattia renale, perché la diagnosi precoce è essenziale per prevenire future complicazioni e l’evoluzione allo stato terminale di insufficienza renale.

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