Quando un bambino non parla: affrontare il mutismo selettivo

Psicologia • 20 gennaio 2017 • Commenti:

Il mutismo selettivo è un disturbo ansioso che si manifesta nell'età evolutiva e si caratterizza per la difficoltà del bambino a parlare in ambienti affollati e nelle occasioni sociali (ad esempio, a scuola o in presenza di adulti). I bambini con mutismo selettivo conservano la capacità di comunicare in ambienti che percepiscono sicuri e rilassati, come la loro casa. Le situazioni che richiedono che il bambino parli generano una grande angoscia e sono vissute con ansia e paura. 

Le manifestazioni del mutismo selettivo possono comprendere:

  • incapacità di iniziare un discorso;
  • parlare a voce bassa o sussurrare;
  • mutismo completo;
  • immobilità del viso e del corpo;
  • lessico povero e uso di parole passepartout (“coso”, “roba”, etc.);
  • assenza di espressività;
  • isolamento sociale;
  • apatia;​
  • difficoltà a relazionarsi con le altre persone.

A questi disturbi si possono associare altri sintomi, come:

  • crisi di pianto,
  • attacchi di panico,
  • irritabilità,
  • disturbi del sonno,
  • sguardo fisso,
  • sbalzi d'umore,
  • tendenza all'isolamento,
  • difficoltà di apprendimento,
  • basso rendimento scolastico;
  • movimenti stereotipati e senza senso (come lisciarsi i capelli, sfregare le mani, soffiarsi il naso)
  • ritardo nel linguaggio;
  • problemi psicosomatici: dolore addominale, diarrea, vomito, dolori muscolari e articolari, mal d testa, orecchie che fischiano, etc.

Cause del mutismo selettivo

La maggioranza dei bambini con mutismo selettivo presenta una base familiare per disturbi ansiosi (ansia da separazione, fobia sociale, disturbo d'ansia generalizzato). La predisposizione genetica, quindi, sembra ricoprire un ruolo preponderante nello sviluppo della malattia.

Alcuni studi hanno dimostrato un'alterazione nell'attività di un'area cerebrale detta amigdala. L'amigdala è coinvolta nelle risposte di attivazione nei confronti di stimoli che il cervello percepisce come potenziali pericoli. Nei bambini con mutismo selettivo, la risposta di fuga innescata dall'amigdala avviene in relazione a normali situazioni sociali.
Anche il bilinguismo sembra avere un ruolo nel determinare il mutismo selettivo.

Il mutismo selettivo non si sviluppa come conseguenza di abuso o di traumi psicologici, a differenza di altre condizioni come il mutismo traumatico, il disturbo post-traumatico da stress e la fobia sociale.

Trattamento del mutismo selettivo

È importante che genitori e insegnanti siano coinvolti in un progetto comune, per affrontare le manifestazioni del mutismo selettivo e aiutare il bambino a sviluppare una strategia per ridurre l'impatto del disturbo sulla sua vita quotidiana.

Il trattamento del mutismo selettivo deve perseguire i seguenti obiettivi:

  • ridurre l'ansia,
  • accrescere l'autostima,
  • incrementare la capacità comunicativa e sociale del bambino.

Spesso, i genitori di bambini con mutismo selettivo si sentono impotenti e sopraffatti dai problemi che questa condizione causa nel figlio. Il ricorso all'aiuto specialistico permette di ottenere buoni risultati e di fornire contemporaneamente sollievo alle famiglie.

La terapia si basa sulla combinazione di più approcci:

  • terapia comportamentale: viene attuata inserendo gradualmente il bambino nell'ambiente “negativo” in presenza di figure che lo tranquillizzano.
  • psicoterapia: uno psicoterapeuta o un esperto in psicologia dell'età evolutiva possono aiutare il bambino attraverso lo strumento del colloquio.
  • “play therapy”: è un approccio basato sull'interpretazione di un gioco di ruolo, attraverso il quale il bambino inscena la situazione che genera ansia in un ambiente controllato.
  • incentivi all'autostima e al pensiero positivo: i genitori dovrebbero attuare meccanismi di incentivo all'autostima del bambino elogiandone i comportamenti positivi.
  • socializzazione: genitori e insegnanti possono produrre grandi benefici creando occasioni di socializzazione, ad esempio attraverso attività in piccoli gruppi o feste con alcuni amichetti.
  • farmaci: l'assunzione di ansiolitici può favorire il controllo dei sintomi del mutismo selettivo. Tuttavia, in considerazione degli importanti effetti collaterali che questi farmaci possono causare, è fondamentale rivolgersi ad un medico esperto in disturbi dell'età evolutiva. La necessità di intraprendere una terapia farmacologica deve essere attentamente valutata.

Questi strumenti consentono di trattare in modo duraturo il mutismo selettivo e coinvolgono un grande numero di specialisti. I bambini con mutismo selettivo possono pertanto trovare grande giovamento dalle terapie proposte e ottenere benefici significativi.

In conclusione, il mutismo selettivo è un disturbo multifattoriale che necessita di un approccio integrato fra diverse figure professionali, genitori e insegnanti. 

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