L'emicrania: cos'è? Impariamo a conoscerla

Esperto Luisa FofiNeurologia, Neurologia • 19 settembre 2016 • Commenti:

Che cos'è l'emicrania?

L’emicrania è una delle più frequenti forme di cefalea, è per questo collocata al punto 1 della classificazione internazionale delle cefalee ICHD 31.

L’emicrania colpisce circa l’11% nella popolazione generale mentre nelle forma cronica (> 15 gg cefalea/mese) varia da 0.5% a 5.1%. Come è noto, l’emicrania colpisce più frequentemente il sesso femminile: spesso esiste una relazione con il ciclo mestruale.

Forme e tipi di emicrania

Distinguiamo clinicamente due forme di emicrania:

  1. l’emicrania senza aura (più frequente)  

  2. l’emicrania con aura (disturbo spesso visivo, ma può anche essere sensitivo o motorio o del linguaggio, che precede l’insorgenza del dolore della cefalea per poi regredire spontaneamente)

Da un punto di vista clinico, l’emicrania è caratterizzata da attacchi di moderata-severa intensità, di lunga7 durata (dalle 4 alle 72 ore), generalmente unilaterali, con dolore pulsante, che si aggrava con l’abituale attività fisica e si associa a nausea e o fotofobia (fastidio per le luci) e fonofobia (fastidio per i rumori).

Cause e fattori che provocano l’emicrania

L’emicrania è una patologia multifattoriale: nella forma primaria non esiste una sola causa, ma un insieme di fattori che contribuiscono allo sviluppo degli attacchi, tra cui:

  • fattori emotivi,

  • fattori climatici,

  • fattori ormonali,

  • fattori alimentari,

  • disturbi del sonno,

  • un non adeguato stile di vita.

Emicrania: rimedi e terapia

Per l’emicrania episodica la terapia si basa sulla cura dell’attacco, mediante l’uso di antinfiammatori (FANS) e triptani, cioè degli antiemicranici specifici.

Quando la frequenza della cefalea diventa progressivamente più alta (> 8 gg/mese) o cronica (>15 gg cefalea/mese), è necessario inserire una terapia preventiva farmacologica o non farmacologica, con lo scopo di ridurre i giorni di cefalea/mese, limitando così l’abuso di FANS o triptani.

E’ noto infatti che l’abuso di farmaci per l’attacco e la loro inefficacia sono tra i primi fattori responsabili della trasformazione dalla forma episodica a quella cronica; anche l’obesità, la depressione, gli eventi di vita stressanti, il sesso femminile e il basso livello di scolarità possono essere responsabili della cronicizzazione2.

Perché è importante prevenire l’emicrania cronica

Il prevenire la forma cronica ha anche un risvolto socio-economico: un recente studio italiano ha evidenziato che i costi diretti (cioè quelli legati alla malattia) annuali per un paziente affetto da emicrania cronica sono di circa 2000 € rispetto a circa 500 € per quelli affetti dalla forma episodica3.

Un corretto stile di vita e una giusta cura riescono a ridurre l’emicrania e a migliorare la qualità di vita di chi ne è affetto.

Tenere un “diario della cefalea” può essere molto utile

Il consiglio per chi soffre di emicrania è quello di registrare su un apposito ‘diario della cefalea’ i giorni in cui si presentano gli attacchi e i farmaci assunti, così da valutare la frequenza degli attacchi in un mese e la riposta alla terapia e  successivamente (se necessario) di recarsi presso un Centro Cefalee della propria città.

Referenze

1. The International Classification of Headache Disorders, 3rd edition (beta version). Headache Classification Committee of the International Headache Society (IHS). Cephalalgia. 2013 Jul;33(9):629-808

2. May A, Schulte LH. Chronic migraine: risk factors, mechanisms and treatment. Nat Rev Neurol. 2016 Aug;12(8):455-64

3. Berra E, Sances G, De Icco R, Avenali M, Berlangieri M, De Paoli I, Bolla M, Allena M, Ghiotto N, Guaschino E, Cristina S, Tassorelli C, Sandrini G, Nappi G. Cost of Chronic and Episodic Migraine. A pilot study from a tertiary headache centre in northern Italy. J Headache Pain. 2015;16:532.

Esperto

Luisa Fofi neurologo, agopuntore Dott.ssa

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