Come curare l’iperglicemia?

Endocrinologia • 18 febbraio 2017 • Commenti:

Iperglicemia è il termine medico che indica valori elevati di glucosio (uno zucchero) nel sangue. I livelli di glucosio si alzano quando l’organismo non ha sufficiente quantità di insulina o non riesce ad utilizzarla come dovrebbe, situazioni che si verificano in corso di diabete.

Nei malati di diabete, è possibile prevenire l’iperglicemia monitorando i valori glicemici del sangue e tarando la terapia in base alle necessità. Il controllo glicemico è importante per prevenire complicazioni derivanti dal cronicizzarsi dell’iperglicemia. Il medico può intervenire nel trattamento di cura del paziente diabetico con iperglicemia intervenendo con alcune azioni mirate:

L’esercizio fisico regolare è un modo molto efficace per controllare i valori del glucosio nel sangue. L’attività fisica è invece spesso sconsigliata se sono presenti chetoni nell’urina.

Trattamento dell’iperglicemia

Se gli episodi di iperglicemia sono frequenti, il proprio medico varierà di conseguenza tempi e dosaggio dei farmaci, che vanno assunti secondo quanto indicato e con regolarità. Per il trattamento dell’iperglicemia è fondamentale tarare correttamente l’insulina. Una dose supplementare, utilizzata per correggere temporaneamente i valori glicemici alti, può essere indicata dietro suggerimento del medico, che saprà consigliare con quale frequenza potenziare l’insulina in presenza di iperglicemia.

È importante seguire correttamente il programma alimentare, assegnato dal medico o dal nutrizionista, evitando di assumere bevande zuccherate o carboidrati in eccesso.

Il controllo dei valori glicemici dev’essere frequente, soprattutto in presenza dei sintomi di iperglicemia severa.

Trattamento d’emergenza in caso di iperglicemia severa

Quando si è nella condizione di chetoacidosi diabetica o della sindrome iperglicemica iperosmolare, occorre recarsi tempestivamente al pronto soccorso. Il trattamento di emergenza ha come scopo l’abbassamento rapido dei valori glicemici ai livelli ordinari. Per capire se sia il caso di intervenire con urgenza, occorre registrare la presenza di alcuni segnali e sintomi quali:

  • sete eccessiva

  • aumento della minzione

  • nausea e vomito

  • crampi addominali

  • debolezza e stanchezza

  • mancanza di fiato

  • confusione

  • allucinazioni

  • convulsioni

  • coma

Il trattamento normalmente consiste nel:

  • reintegro dei fluidi: per via orale o endovenosa, fino alla reidratazione del paziente. Il ricambio dei liquidi avviene sia per la disidratazione causata dall’eccessiva minzione, sia per diluire lo zucchero in eccesso nel sangue;

  • bilanciamento elettrolitico: gli elettroliti sono minerali presenti nel sangue, necessari per il corretto funzionamento dei tessuti. La mancanza di insulina può abbassare il livello degli elettroliti del sangue. Il bilanciamento avviene via endovena per mantenere il normale funzionamento delle cellule del cuore, dei muscoli e dei nervi;

  • terapia insulinica: l’insulina, somministrata per endovena, riduce i livelli di glicemia e il processo di produzione chetonica.

Controllo del livello ematico

Quando i valori del sangue ritornano normali, il medico analizza le cause che possono aver determinato l’iperglicemia severa. A seconda delle circostanze, si può attivare un trattamento ulteriore: ad esempio, se il medico sospetta la presenza di un’infezione batterica potrebbe prescrivere dei farmaci antibiotici, mentre se si presentasse il rischio di infarto cardiaco, prescriverà una serie di controlli ed esami cardiovascolari, rimandando ad un cardiologo controlli successivi.

Per evitare di dover intervenire e sedare i sintomi dell’iperglicemia, è sempre meglio agire preventivamente. È importante, per la prevenzione, seguire con attenzione le indicazioni e i consigli medici, sia per l’attività fisica che per il regime alimentare. Attenendosi con costanza e accortezza alle prescrizioni mediche e controllando costantemente i valori glicemici si potrà scongiurare il rischio di iperglicemia.

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