Dott.ssa Annalisa Giannelli

Buonasera, ho iniziato a prendere pregabilin 1 settimana fa perché ho un disturbo di ansia generalizzata, sono all'ottavo giorno di terapia, pongo questa domanda qui per non disturbare sempre la psichiatra che mi segue. Da ieri avverto un senso di oppressione al petto, sento che faccio fatica a respirare, ma respiro, non so spiegarvi. Per il panico ho comprato un saturimetro, saturazione 98-99 quindi perfetta, battiti che variano da 70 a 90. Ho alternato momenti in cui nemmeno sentivo nulla, a momenti come ora in cui la sensazione è persistente. Io cerco di essere razionale, penso che stamattina sono uscita a passeggiare, che mangio spesso, la fame la sento, quindi sto bene e che ho fatto tante cose, se fosse grave sarei già stata malissimo in due giorni, magari è il reflusso e la mia ansia. Ora non so che fare, mi faccio visitare? Vado dal medico di base? Vado al pronto soccorso quando sto così? Lo dico alla psichiatra? Può essere il pregabalin ad avermi causato questo senso di oppressione? Può essere possibile che l'effetto sia sorto dopo 7 giorni di terapia?

Buongiorno, sono stato in cura per anni con sertralina, che poi ho scalato per attenuazione della sintomatologia, ma senza mai sospenderla del tutto in previsione di eventuali ricadute. Fino a una settimana fa assumevo un terzo di compressa da cento. Ora vorrei di nuovo aumentare il dosaggio, perché da alcuni giorni sono preda di una forte ansia, innescata dalla scoperta che ho la pressione alta e che devo smettere di fumare. Gli esami cardiologici sono risultati nella norma e ora il timore di malattie legate alla pressione è scemato, ma al suo posto è subentrata una sorta di paura senza oggetto, che io stesso riconosco come immotivata, che mi soffoca per l'intera giornata e che si accentua in particolare nelle ore notturne: mi sveglio di colpo e quella sensazione torna a farmi visita, facendomi sentire come in pericolo, esposto a una minaccia dai contorni non definiti. Tutta la notte ho cercato di ripetere a me stesso che non esiste nessun pericolo reale e che non ho motivo di avere paura, ma è come se una parte di me non ne sia convinta e resti insensibile ai miei sforzi di rassicurarla. Avrò i battiti a 100 in questo momento e non so come affrontare l'imminente giornata. Mi sono trasferito da quasi due ad Ischia, ma in tutto questo tempo non ho preso contatti con uno psichiatra, non avvertendone la necessità prima dell'ultima settimana. Cosa suggerite?