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Leggi di più13/06/2025
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Punteggio generale
Ho iniziato il mio percorso con la Dott.ssa Faragò da poco, ma fin dalle prime sedute ho percepito un clima di ascolto senza giudizio. Nonostante sia all’inizio della sua attività, dimostra già grande attenzione, empatia e professionalità. Percepisco già dei miglioramenti in me grazie al lavoro con lei.
Durante i colloqui con la dottoressa mi sono sentita accolta e compresa. Mi ha fornito consigli utili per affrontare le mie problematiche lavorative e familiari.
Consiglierei certamente di iniziare un percorso con la dott.ssa Faragò se avete bisogno di un supporto psicologico. Fin dai primi colloqui mi sono sentita subito compresa, accolta e a mio agio. La dottoressa è professionale, precisa e molto empatica e ritengo che il suo metodo e il suo approccio siano davvero efficaci.
Non posso fare altro se non ringraziarla e consigliarla, la mia esperienza è senza dubbio positiva!
La dottoressa Faragò è una professionista attenta alle esigenze del paziente, sa ascoltare e mettere a proprio agio, è inoltre sempre puntuale e molto accogliente. La consiglio caldamente a chi necessita di un supporto psicologico, in particolare è molto preparata su aspetti legati alla psicologia scolastica e quindi risulta molto utile alle famiglie che si trovano a vivere le routine scolastiche dei figli.
Ho conosciuto la Dott.ssa Anna nel contesto scolastico e negli anni successivi ho deciso di intraprendere un percorso per mio figlio. Ci siamo sentiti accolti e compresi. Soddisfatti del percorso svolto
La dottoressa mi ha fatto subito un’ottima impressione. Con il suo approccio non mi sono sentito a disagio, che era la mia più grande paura.
Mi sono sentito ascoltato durante i nostri colloqui e il percorso mi sta aiutando molto.
ha risposto a 15 domande da parte di pazienti di MioDottore
Mio figlio 16 anni, è sempre stato chiuso ma ultimamente è peggiorato, a volte sembra anaffettivo ma questo lo imputo all'ambiente in cui vive, xke con mio marito abbiamo deciso di separarci ed ancora nn lo sa. Mi preoccupa molto perché usa troppo il cellulare, si isola, non ti sente quando gli dici le dice le cose, non va a scuola, studia poco. Ho provato a parlarci, a ragionarci, ma x lui va tt bene. Ma sta sempre attaccato al cellulare sembra imbambolato. Ho provato anche a toglierglielo ma si è chiuso ancora di piu. Gli ho anche detto che io stessa vado da uno psicologo x cercare e trovare il modo giusto x aiutarlo, ma se trovo un muro poco posso fare. Ha fatto un primo colloquio con uno psicologo e nn vuole proseguire e qst mi blocca xke so che ne ha bisogno ma nn posso forzarlo
Cara utente,
grazie per aver condiviso una situazione così delicata, che genera in lei tanta preoccupazione. Sicuramente è forte la voglia di voler aiutare suo figlio, ma ciò va a scontrarsi con una comprensibile sensazione di impotenza.
L'isolamento verso cui prova preoccupazione, non è detto che sia necessariamente patologico; potrebbe essere influenzato sia dall'età che dal momento familiare di transizione che state attraversando: anche se non è stato espresso a parole il ragazzo avrà sicuramente colto un cambiamento.
La fuga del ragazzo nel mondo di Internet, inoltre, la interroga e la spaventa: sembra quasi che ciò porti suo figlio ad isolarsi maggiormente e a perdere il senso della realtà. Il mondo di Internet, tuttavia, non è sempre da considerarsi come pericoloso e fonte di dipendenza. In alcuni momenti particolari, momenti di transizione o di forte impatto emotivo (come quello, ad esempio, della separazione) gli adolescenti utilizzano Internet come strumento per tenersi in contatto con il mondo esterno e per cercare di costruire la propria identità. Sottrarre lo strumento talvolta può significare per loro perdere ogni contatto con il mondo esterno e quindi comporta un maggiore isolamento.
Sicuramente, come ha ben sottolineato lei, il ragazzo potrebbe giovare di uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo. L'aver avviato lei un percorso, tuttavia, potrebbe essere proprio il primo passo per creare questo spazio di condivisione. Il continuare il suo percorso terapeutico potrebbe essere d'aiuto sia nelle dinamiche relazionali, che nella comunicazione della separazione, elemento assolutamente necessario e cruciale.
Il senso di impotenza, dunque, è comprensibile, ma aiutare suo figlio non significa necessariamente condurlo dallo psicologo in prima persona; magari quella sarà una tappa successiva, raggiungibile dopo un suo percorso personale.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Anna Faragò
Salve sono un ragazzo di 25 anni e sto attraversando un momento molto difficile, sia fisicamente che emotivamente. Da tempo soffro di sintomi legati al reflusso gastroesofageo, che mi hanno portato a diversi esami, terapie e consulti medici, senza però riuscire ancora a trovare una soluzione definitiva o un miglioramento stabile.
Questa situazione ha avuto un forte impatto sulla mia qualità di vita: mi sento spesso stanco, privo di energie, con pensieri negativi costanti. Ho perso l’entusiasmo per le cose semplici, come uscire con gli amici, mangiare in tranquillità, vivere la mia quotidianità senza paura di stare male. In alcuni momenti mi sento come bloccato, svuotato, e faccio fatica ad affrontare anche le piccole attività della giornata.
Mi rendo conto che, oltre al problema fisico, sto vivendo un disagio emotivo che vorrei affrontare con l’aiuto di un professionista. Per questo motivo mi sto rivolgendo a voi. grazie per l’attenzione
Caro utente,
dalle tue parole emerge in modo chiaro come tu stia attraversando un periodo complesso. Spesso le risposte che la nostra mente e il nostro corpo danno, all'interno di varie situazioni di vita, sono connesse tra loro. Come hai ben sottolineato, il malessere si sta manifestando sia a livello fisico che emotivo. Il voler avviare un percorso psicologico, oltre a quello medico già in corso, rappresenta sicuramente un intervento necessario per poterti prendere cura della tua salute a 360°.
Di approcci psicologici ne esistono diversi e ciascuno ha la propria validità; non esiste, infatti, un approccio in assoluto migliore rispetto ad un altro: è necessario soltanto trovare il professionista che meglio corrisponde alla tua situazione. Anche rispetto alla modalità, in presenza oppure online, è opportuno valutare in base a cosa ritieni di poter sostenere di più in questo momento.
Il mettersi alla ricerca di un professionista rappresenta sicuramente il primo passo per prenderti cura della tua salute.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
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