Esperienze



La sua attività lavorativa quotidiana è dedicata alla diagnosi ed il trattamento dell'infarto acuto del miocardico, dell'angina instabile e dell'angina stabile, alla valutazione delle cardiopatie strutturali (valvulopatie quali stenosi aortica ed insufficienza mitralica) da candidare a riparazione transcatetere come la TAVI (impianto transcatetere di valvola aortica) e MitraCLip (impianto transcatetere di Clip mitralica), alla valutazione del paziente ad elevato rischio emorragico da candidare a chiusura di auricola sinistra.
Ad oggi, ha eseguito più di 4000 coronarografie ed oltre 1800 angioplastiche coronariche con impianto di stent come primo operatore e partecipa all'attività interventistica strutturale. Negli anni si è dedicato alla ricerca scientifica pubblicando su prestigiose riviste scientifiche internazionali, collaborando in registri nazionali ed internazionali ed in Trial clinici randomizzati. Tale ricerca si è rivolta all'approfondimento dell'uso delle moderne tecniche di imaging coronarico (IVUS, OCT) per la valutazione dell'aterosclerosi vulnerabile, per l'ottimizzazione delle procedure ad alta complessità (malattia del tronco comune, coronaropatia multivasale, biforcazioni, dissezione coronariche spontanee), alle tecniche di studio della fisiologia coronarica (FFR, iFR) ed allo studio non invasivo dell'anatomia coronarica (TAC coronarie).
Chi è il cardiologo interventistista (emodinamista)?
Il cardiologo interventista (emodinamista) è un medico specialista in cardiologia che, oltre a gestire le patologie del cuore con esami strumentali non invasivi (es. elettrocardiogramma ed ecocardiogramma-ecocolordoppler) e terapie farmacologiche, si distingue per essersi iperspecializzato nel trattamento invasivo e poter integrare tale gestione intervenendo personalmente con cateterismi cardiaci, coronarografie, angioplastiche coronariche con palloncino e con impianto di stent coronarico durante l'infarto acuto del miocardio o nei pazienti affetti da angina pectoris, nel trattamento percutaneo della valvola aortica e della valvola mitrale.
Come Cardiologo clinico ed interventista il dott. Boi svolge regolarmente attività libero professionale ambulatoriale presso lo studio privato ADUE sito in Via Peretti 13 a Cagliari, dedicandosi alla diagnosi e cura del paziente affetto da: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, ischemia cardiaca, infarto miocardico, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi delle valvole cardiache, paziente sottoposto ad angioplastica coronarica ed impianto di stent, paziente sottoposto a by pass aorto-coronarico, paziente sottoposto a TAVI e MitraClip.
Aree di competenza principali:
- Cardiologia
Indirizzo
Via Peretti 13, Cagliari
Disponibilità
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
- Pazienti con assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Prima visita cardiologica + elettrocardiogramma (ECG)
180 € -
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Visita cardiologica + elettrocardiogramma + ecocardiocolordoppler
200 € -
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Visita di controllo
110 € - 160 € -
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Angio TC
200 € -
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Coronarografia
200 € -
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507 recensioni
Punteggio generale
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Ubaldo A.
Da quando sono seguito da Dott.Boi mi ha risolto molti problemi,lo ringrazio tantissimo
Giuseppe
Cardiologo empatico e molto professionale, mi sono trovato bene. Complimenti anche all'assistente.
AM
Dottore altamente qualificato, attento alla cura dell'assistito
Marcello
Grande Albi! Sempre iper professionale, il top di tutta la Provincia.
MT
Il dott. Boi ha fatto una visita attenta e accurata. È stato professionale e gentile.
Giada Pireddu
Il Dott. Alberto Boi mi segue da anni ed è un professionista che merita tutta la mia stima. Sempre gentile, disponibile e attento, trasmette grande competenza e umanità. È raro trovare un medico così preparato e al tempo stesso così vicino al paziente.
Benedetto
Il dottor Boi si è dimostrato preciso e professionale. Mi ha spiegato tutti i dettagli della mia condizione in modo chiaro ed esaustivo.
Simone P
Un'eccellente professionista attento , preciso e molto disponibile con I pazienti , inoltre ha una capacità nella spiegazione della tua patologia da far capire a chiunque una materia così complessa !!! Nella sfortuna di un'impresto cardiologico sono stato molto fortunato ad incrociare il mio percorso operatorio e post operatorio! Se tutti i medici fossero come lui la sanità sarebbe sicuramente ad un'altro livello in Italia !!!
M.C.
Competenza e cortesia, un'attenzione al paziente che tranquillizza.
Una prima visita accurata che mi ha lasciato davvero contenta!
Luca Pacini
Un vero professionista con grande umanità e attenzione al prossimo. Inutile aggiungere commenti che non elevano la statura professionale a sufficienza come merita. Consigliato a chi vuole attenzione al..cuore .
Risposte ai pazienti
ha risposto a 12 domande da parte di pazienti di MioDottore
Come posso cambiare cardicor da 10 che mi procura disfunzione erettile
Ne parli col suo cardiologo di fiducia, a seconda dell'indicazione per cui lo assume il farmaco può essere ridotto o sostituito sotto supervisione cardiologica.

Buon pomeriggio dottori,
vi scrivo per conto di mio padre, 74enne affetto da cardiopatia ischemica (portatore di Pacemaker e di 8 stent cardiaci) , diabete di tipo 2 e ipertensione arteriosa, il tutto tenuto sotto controllo da adeguata terapia farmacologica (doppia antiaggregazione, plavix, lasix, norvacs, sinvacor, triatec, lopresor) . Ama il buon cibo, ed a quello non sa rinunciare, ma purtroppo ultimamente ha dovuto rinunciare alle passeggiate che faceva volentieri per dolore lancinante all'anca. Da radiografia è emersa: " coxartrosi bilaterale con riduzione di ampiezza delle rime articolari, ma con relativa conservazione della convessità di carico delle teste femorali. Sclerosi dei tetti acetabolari" .
Purtroppo nonostante fisioterapia, un'infiltrazione di acido ialuronico ed una di depomedrol non si hanno avuti miglioramenti. Il mio quesito è: può un paziente con questo profilo cardiologico esser sottoposto ad intervento di protesi all'anca?
Il predittore più importante per complicanze in corso di chirurgia non cardiaca (es. protesi anca) è la funzione del ventricolo sinistro (FE%). Se suo padre, nonostante infarti e pacemaker, ha una FE conservata il rischio operatorio di una protesi d'anca potrebbe essere accettabile, sopratutto se la sua qualità della vita si è molto ridotta. Sicuramente dovete entrare nell'ottica che è comunque un intervento ad alto rischio, le consiglie eventualmente di farlo esclusivamente in una struttura dotata di cardiologia con unità coronarica ed emodinamica

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