CHRISTMAS BLUES: LA MALINCONIA SOTTO L'ALBERO
Il Natale è spesso raccontato come un periodo di armonia, calore e connessione. Ma spesso quello che sperimentano realmente le persone in questo periodo è qualcosa di ben diverso, talvolta diametralmente opposto. Il Christmas Blues — quella sensazione di malinconia che emerge proprio durante le feste — è un fenomeno sempre più riconosciuto e studiato
Secondo Psychology Today non esistono ancora studi sistematici sul fenomeno, ma quello che riportano molte persone nel periodo delle festività natalizie sono sentimenti di ansia, tristezza e sbalzi di umore, che emergono proprio quando l’ambiente circostante comunica loro che sarebbe adeguato sentirsi felici e motivati alla socialità.
Quello che accade in realtà è che molti invece sono portati ad isolarsi e rifuggire le occasioni di condivisione, spesso proprio perchè si sentono inadeguati in quello che provano, non conformandosi agli ideali che vengono spinti dai media e dal contesto sociale, secondo la convenzione che a Natale “siamo tutti più buoni” ed essere felici e partecipi appare quasi come un dovere. Si tratta di un fenomeno che può portare con sè molta sofferenza e che merita dunque di essere approfondito e affrontato nel modo giusto.
Un’indagine Assosalute-Federchimica del 2024 offre un quadro significativo:
oltre 1 italiano su 3 vive il Natale con sentimenti di malinconia, ansia o stress;
il 55% ha sperimentato almeno una volta spossatezza fisica e mentale durante le festività;
il fenomeno colpisce in particolare giovani, donne e residenti del Centro-Sud
Questi dati confermano che il Christmas Blues non è un’esperienza marginale, ma un vissuto diffuso che merita attenzione psicologica.
Le cause sono molteplici e intrecciate:
1. Aspettative sociali e confronto
Le narrazioni mediatiche del “Natale perfetto” creano un ideale irraggiungibile. Il confronto tra ciò che si vive e ciò che “dovrebbe essere” può generare frustrazione e senso di inadeguatezza
2. Memoria, nostalgia e lutto
Le feste riattivano ricordi affettivi intensi: persone care che non ci sono più, relazioni mutate o finite, momenti del passato idealizzati. Questo può amplificare la percezione della solitudine.
3. Stress e sovraccarico emotivo
Regali, cene, organizzazione familiare e aspettative relazionali possono trasformarsi in un carico mentale significativo, come confermato dalle ricerche sopra citate.
4. Fattori biologici e stagionali
Le giornate più corte e la minore esposizione alla luce solare influenzano i ritmi circadiani e la produzione di serotonina, contribuendo a un calo dell’umore. Alcuni esperti distinguono il Christmas Blues dal Disturbo Affettivo Stagionale, ma riconoscono che i due fenomeni possono sovrapporsi.
Alla luce di ciò che si è detto si può dunque affermare che il fenomeno del Christmas Blues non è da considerarsi intrinsecamente patologico, a meno che non rientri in un quadro più complesso (disturbi d’ansia, disturbi affettivi, disturbi di personalità, etc.), ma si tratta spesso di una risposta emotiva legata a fattori contestuali ed ambientali come specificato sopra. In questi casi alcuni approcci utili per affrontare il periodo delle festività possono essere i seguenti:
Accettazione emotiva: riconoscere la tristezza senza giudicarla riduce il senso di colpa e favorisce la regolazione emotiva.
Ristrutturazione cognitiva: ridimensionare le aspettative e abbandonare l’idea del “Natale perfetto”.
Prendersi cura di sè: concedersi il giusto riposo, dedicarsi ad attività rilassanti e gratificanti.
Connessioni autentiche: coltivare relazioni affettive significative (amici, partner) anche al di fuori delle occasioni di rito (pranzi e cene natalizie).
Gestione dello stress: pianificare con anticipo i propri programmi, ma senza riempire la propria agenda di impegni. Lasciare spazio anche a momenti per se stessi, al tempo libero e ad eventuali programmi improvvisati.
Il Christmas Blues ci ricorda che le emozioni delle feste non sono universali né obbligate. Guardare questo periodo con uno sguardo non condizionato dagli stereotipi culturali e accogliendo quella che è la propria esperienza emotiva senza giudizio significa accogliere la complessità dell’essere umano e trasformare la malinconia in un’occasione di consapevolezza e cura di sé.
13/12/2025