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Esperienze

Su di me

Sono una Psicologa clinica iscritta all’Albo Regionale dell’Emilia-Romagna (n. 9247).

Esercito la mia professione presso il centro cli...

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Formazione

  • Scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Studi Cognitivi di Modena
  • Laurea magistrale in Psicologia clinica presso Università di Bologna
  • Laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche presso Università G. D.Annunzio di Chieti - Pescara

Specializzazioni

  • Psicologia Clinica
  • Psicoterapia cognitivo comportamentale

Tirocini

  • Università Alma Mater Studiorum di Bologna
  • Casa di Cura Ai Colli, Ospedale privato accreditato (Bologna)
  • Servizio dipendenze patologiche (SERT), AUSL Bologna EST
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Competenze linguistiche

  • Italiano,
  • Inglese

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Pubblicazioni e articoli

Pubblicazioni (1)

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E
Profilo verificato
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

A conclusione del mio percorso di 7 mesi posso di re di aver incontrato unal persona professionale che è stata capace di capirmi e aiutarmi. É sempre stata puntale e disponibile a livello di orari e modalità. Se avrò dinuovo bisogno di parlare con qualcuno chiamerò lei.

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

Grazie E. per queste parole!

I
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

Dottoressa molto soddisfacente e mi sono trovata benissimo nel parlare con la dottoressa, perché mi ha messo a mio agio nell'esporre il mio problema.Nel suo lavoro è molto seria e con doti professionali. Sicuramente ci tornerò a fare un percorso con lei.La consiglio.

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

Grazie Ines, a presto

C
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

Dottoressa precisa e dolce nel suo lavoro con un approccio col paziente soddisfacente e molto professionale. Molto preparata.


R
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

la dottoressa ha ascoltato con pazienza le mie confusioni che avevo in testa e che non mi facevano vivere bene. Ora sto molto meglio . consiglio la dottoressa. grazie !


I
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

Ho avuto un consulto con la Dott.ssa De Angelis, che ha mostrato grande dedizione, disponibilità, gentilezza e professionalità! La straconsiglio!


A
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

La dott.ssa De Angelis ha compreso subito le mie esigenze ed ha trovato una terapia efficace. Con cortesia e professionalità mi ha supportata durante il percorso. Ho avuto un ottima esperienza, la consiglio.


A
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

La dott.ssa De Angelis ha un approccio molto gentile e professionale. Mi ha messa subito a mio agio. Abbiamo concordato insieme una terapia, in base alle mie esigenze. Mi sono trovata molto bene, la consiglio.

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

Grazie per le sue parole.


M
Profilo verificato
Presso: neurocare clinic Bologna colloquio psicologico

Con la dottoressa mi sono sentito a mio agio e capito. Il percorso fatto insieme mi sta aiutando molto.

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

Grazie M.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve, mi chiamo Alessia e sono una ragazza di 24 anni. Vi scrivo perché ho un dubbio circa dei comportamenti che attuo da moltissimi anni (non ricordo di preciso quando siano iniziati, ma credo nell'adolescenza o anche prima) che consistono, ad esempio, nel ripetere un gesto diverse volte per prevenire eventuali conseguenze negative (aprire e chiudere il rubinetto dell'acqua tre volte perché, qualora non lo facessi, potrebbe accadermi di essere bocciata ad un esame). Ieri sera, per raccontarne un'altra, mentre tornavo a casa, ho pensato che non dovessi attraversare sulle strisce pedonali più vicine a me ma, al contrario, su quelle più lontane, per scongiurare effetti negativi. Altri esempi sono scrivere un messaggio, avere l'impulso di cancellarlo e scriverlo di nuovo, oppure ripetere nella mente una cosa per un certo numero di volte, o ancora prendere una forchetta mentre apparecchio la tavola, rimetterla a posto e infine riprenderla. Se non metto in pratica questi comportamenti (mi rendo conto che siano completamente illogici e bizzarri) allora il ragazzo col quale sto insieme mi tradirà, non riuscirò a finire l'Università, i miei genitori staranno male ecc ecc. Inoltre, per fornirvi un quadro più completo della mia persona, tengo a specificare che a 17 anni ho cominciato a soffrire di attacchi di panico (sebbene io caratterialmente sia stata sempre molto ansiosa, già da bambina) e che ho una scarsissima autostima (non mi sento mai abbastanza capace negli studi, nonostante i risultati siano buoni, non credo di meritare una relazione autentica e monogama come desidererei perché sono stata tradita diverse volte, non mi sento bella, simpatica, intelligente). A 17 anni ho fatto delle sedute di terapia cognitivo comportamentale per i miei problemi di ansia, sono migliorata e così ho interrotto il percorso, ma di fondo essi sono sempre rimasti. So che è impossibile fare una diagnosi a distanza (ho intenzione di ritornare in terapia appena lavorerò, poiché non voglio gravare economicamente sui miei genitori e sono ancora studentessa), tra l'altro non ho mai raccontato questa cosa a nessuno (a parte voi, adesso) perché un po' me ne vergogno (o meglio, so che non tutte le persone sono in grado di comprendere questi problemi senza etichettare l'altro come "pazzo"); credete ci sia la possibilità che si tratti di disturbo ossessivo-compulsivo? Anche questo (come la mia ansia) va affrontato con un approccio terapeutico cognitivo comportamentale? Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto, spero possiate sciogliere in parte alcuni dei miei dubbi

Cara Alessia,
Mi dispiace e posso capire il periodo che sta vivendo. I suoi sintomi potrebbero stare a significare un malessere che si sta intensificando sempre di più e a cui c'è bisogno di dare un nome, non al fine di etichettare la persona, ma piuttosto per comprendere meglio il quadro sintomatologico, in modo da lavorare attraverso un approccio evidence-based, ovvero basato su protocolli con evidenza scientifica (psicoterapia cognitivo-comportamentale). Dare una diagnosi è importante per dare la priorità ai sintomi che la compromettono di più , ma questo non significa che non lavorerà sulla sua persona e sul funzionamento personologico.
Lei è in un periodo in cui si sta rendendo conto che i pensieri intrusivi (ossessivi) e i comportamenti che si sente costretta ad attuare, sono ormai quasi incontrollabili . Allora è proprio in questo momento di consapevolezza, che deve farsi forza e provare ad andare in terapia. Vedrà che passo per passo , con dei piccoli sacrifici si renderà conto che può avere il controllo dei suoi pensieri . Inizierà a sentire che può scegliere di non dare più importanza ai suoi pensieri ossessivi e di essere libera di non attuare più le compulsioni. Inoltre, in terapia avrà la possibilità di lavorare sulla bassa autostima e sul sentimento di non essere mai abbastanza capace , che sono probabilmente aspetti che influiscono negativamente sul suo funzionamento generale.
In bocca al lupo per tutto .
Un caro saluto,
Dott.ssa Veronica Anita De angelis

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

Buongiorno sto con il mio ragazzo da 1 anno e fin dall'inizio abbiamo avuto qualche problema a livello sessuale, ora però non riusciamo quasi più ad avere rapporti. Io ho ³0 anni e lui 33. Il problema è che non riesce a mantenere l'erezione e risulta ormai quasi impossibile avere un rapporto completo. Qualsiasi cosa si faccia x stimolare la situazione non serve a niente. Il problema è che tutto questo si sta trasformando in motivo di angoscia x entrambi. Io fin quasi da subito pensavo di essere il problema (ho una lunga relazione alle spalle dalla quale ho avuto una bimba e immancabilmente il mio corpo è cambiato), iniziando a fare crollare molto la mia gia scarsa autostima. Lui dall'altra parte mi ha sempre detto non essere io il problema, che fosse altro ma senza sapere cosa. Gli ho detto che forse sarebbe il caso di affrontare il problema ma lui non vuole, dice che le cose si risolvono con il tempo. Ma purtroppo io noto che più andiamo avanti e più questa cosa sta rovinando tutto...io provo a fare finta di nulla ma entrambi iniziamo a vergognarci tantissimo..io non riesco quasi più a pensare di avere un rapporto per la paura di non piacergli abbastanza, non riesco a spogliarmi davanti a lui. E lui ovviamente vive male tutto questo e nell'angoscia di non riuscire a portare a termine il rapporto cosa che ormai è quasi all'ordine del giorno. Gli ho anche chiesto se magari potesse servire prendere un periodo senza avere rapporti, ma per lui non se ne parla neache. Come non se ne parla fare una visita e men che meno parlare con uno psicologo. Mi dice anche " fai tu qualcosa" come per scaricare la responsabilità del non riuscire su di me e questo mi butta ancora più giu...davvero non so cosa fare. Come devo comportarmi? Come fare x convincerlo a farsi aiutare da qualcuno? E cosa posso anche fare io per non sentirmi così in difetto in questa situazione? Grazie in anticipo

Gentile utente, mi spiace per il periodo difficile che sta passando. Leggo che ha provato in vari modi ad affrontare le difficoltà del compagno: ha cercato di supportarlo, di comprenderlo e gli ha indicato di intraprendere un percorso di psicoterapia. Credo che lei stia facendo il possibile con i suoi personali strumenti che ha a disposizione. Vista anche la sua attuale sofferenza e la poca motivazione del compagno a cercare un supporto psicologico, le consiglierei di iniziare intanto lei un percorso, in modo che possa lavorare sul suo personale stato psicologico e apprendere nuove modalità di fronteggiamento della situazione. Può rivolgersi ad un psicoterapeuta specializzato in sessuologia.
Cordialmente,

Dott.ssa Veronica Anita De Angelis

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