Esperienze
La visita internistica prevede una valutazione globale dello stato di salute del paziente, considerando sia gli aspetti fisici che quelli psicologici, indagando i sintomi e i segni di tutti gli organi interni. Attraverso una raccolta anamnestica dettagliata e un esame obiettivo generale accurato, coadiuvato dalla diagnostica strumentale e di laboratorio, è possibile inquadrare e trattare i principali stati morbosi dell'adulto. È possibile effettuare un ECG in studio, quando indicato, a completamento diagnostico.
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2 recensioni
Punteggio generale
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Antonello
Ittimo dottore si preuccupa dei pazienti. Spiega bene e molto dettagliato..
SM
Ho chiesto al dottor Atzeni alcune delucidazioni in merito alla mia condizione. È stato molto chiaro e dettagliato nel darmi spiegazioni, oltreché molto gentile.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore
Ho assunto una compressa di claritromicima e dopo 1 ora e mezza ho avuto vomito.
Il tempo trascorso ne pregiudica l’assorbimento?
Grazie
Il vomito, limitando l'assorbimento gastrointestinale dei farmaci, può pregiudicare la corretta assunzione dell'antibiotico. Nel caso specifico vi è la possibilità che sia stato indotto dalla stessa claritromicina come effetto avverso, oppure dalla patologia in questione. Ad ogni modo, in questi casi, è opportuno non assumere una nuova dose di farmaco prima che sia intercorso il tempo tra una dose e la successiva (per il rischio di sovradosaggio), ed è importante avvisare il medico dell'evento verificatosi.
Buongiorno, ieri mia mamma, che ha 85 anni, con pregressa ischemia esattamente a marzo scorso; ha dimenticato di assumere la cardioaspirina.. può costituire un serio problema?
Grazie anticipatamente per la risposta.
L'acido acetilsalicilico, principio attivo della Cardioaspirina, ha un effetto antiaggregante piastrinico ricercato nei pazienti con cardiopatia ischemica e che soffrono di disturbi vascolari; tuttavia, una singola somministrazione mancata, date le proprietà farmacologiche della medicina in questione, non dovrebbe costituire un serio problema. Viceversa, se la dimenticanza è stata protratta nel tempo, può venir meno l'azione protettiva del farmaco sul rischio di recidiva della malattia stessa. Importante sempre prestare attenzione alle terapie prescritte e la rivalutazione periodica presso il medico curante.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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